Cattolici
e Ortodossi riportino insieme il Vangelo nel vecchio continente
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Denuncia
del Patriarca russo Alessio II: In Europa, ai cristiani è impedito di parlare
liberamente
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Il
Patriarca ortodosso russo Alessio II, incontrando ieri a Mosca il presidente
della Camera italiana Pier Ferdinando Casini, ha lanciato un appello perché
cattolici e ortodossi possano affrontare insieme “le negative tendenze
anti-cristiane” serpeggianti in Europa. Per il Patriarca di Mosca e di tutte
le Russie – riferisce l’agenzia ANSA – una delle cruciali “sfide” che cattolici e ortodossi devono affrontare
insieme è quella di riportare i valori cristiani in Europa.
Alessio II ha denunciato una “forma di tolleranza assurda” e cioè il
fatto che nell'Europa laica “ai cristiani è quasi impedito di fare pubblica
professione dei propri valori”. “E' strano che in una società che si vuole
libera si impedisca ai cristiani di esprimere liberamente la fede”, ha
lamentato il Patriarca, che ha riferito al presidente della Camera di aver
seguito da vicino “il caso di Buttiglione perseguitato perché la pensava
diversamente”. Alessio II ha detto di confidare molto in Benedetto XVI per
operare insieme “contro la violenza, l'egoismo e il relativismo morale”. Il
presidente della Camera Casini, sintetizzando il suo colloquio con il Patriarca,
ha detto che “c'è un grande timore che nella nuova Europa i cristiani siano
considerati cittadini di serie B”. Alessio II è stato chiaro nel rilevare
anche “l’occasione mancata della Costituzione europea dove non c’è un
riferimento specifico all’identità cristiana”. Quasi contemporaneamente
ieri in Vaticano il cardinale segretario di Stato, Angelo Sodano, incontrava il
ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. “L’incontro – ha dichiarato il
portavoce vaticano Navarro Valls – ha permesso di rilevare i cordiali rapporti
esistenti tra Russia e Santa Sede e la possibilità di svilupparli
ulteriormente.” A tale fine, il ministro Lavrov ha invitato a Mosca per il
prossimo autunno il segretario per i rapporti con gli Stati, l’arcivescovo
Giovanni Lajolo.
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Il patriarca ha parlato dei
rapporti con il Vaticano durante una lunga intervista pubblicata dal
quotidiano russo “Russkaja Gazeta”.
L’apertura alla possibilità
di un dialogo è giunta dopo le dichiarazioni di Benedetto XVI, che ha parlato
della necessaria unità dei cristiani e in modo particolare dell’importanza di
compiere “passi concreti” nell’ottica di un miglioramento dei rapporti tra
le Chiese.
Il capo della Chiesa ortodossa
russa è sempre stato molto critico nei confronti del cosiddetto
“proselitismo” portato avanti dalla Chiesa cattolica nei Paesi dello spazio
post-sovietico, motivo che aveva impedito a papa Giovanni Paolo II di compiere
il desiderato viaggio a Mosca.
Nel corso dell’intervista
Alessio II ha auspicato che “il Vaticano passi dalle parole ai fatti e
intraprenda quei passi necessari per superare i problemi esistenti e favorire il
positivo sviluppo del dialogo e della cooperazione”. “I cristiani - ha
concluso il patriarca - hanno bisogno di cooperare nel complicato mondo moderno
che alcuni cercano di allontanare da Dio”.
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[Fonte:
Radio Vaticana 8 giugno; AsiaNews 15 giugno 2005]
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