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Alessio II: Il Patriarcato di Mosca
continuerà a cooperare con la Chiesa cattolica
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Un ampliamento della cooperazione
tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica romana avrà importanti
implicazioni per il futuro di tutta l'Europa, ha detto il Patriarca di Mosca e
di Tutte le Russie Alessio II.
“Questa cooperazione è estremamente importante nel Continente europeo, che ha
profonde radici cristiane. Sfortunatamente, oggi, queste radici cristiane sono
state oggetto di oblio e persino calpestate”, ha detto Alessio II durante un
incontro tenutosi a Mosca, il 14 giugno, con il Cardinale Péter Erdő, Presidente
del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE), secondo quanto
riferito dall'agenzia “Interfax”.
Lo stesso giovedì, il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio
Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ha espresso la speranza
per un possibile incontro, entro un anno, tra Benedetto XVI e il Patriarca
Alessio II.
Secondo Alessio II, oggi, i tentativi di imporre nella nostra società una
mentalità secolarizzata e di estromettere la religione dalle questioni pubbliche
sono particolarmente attivi in Europa.
“Io ritengo che la cooperazione tra le nostre chiese venga arricchita dalla
similarità delle nostre posizioni su molte questioni importanti, così come la
globalizzazione, il ruolo della religione nella società, i diritti umani e la
dignità, i valori legati alla famiglia, la demografia, la bioetica, e molti
altri”, ha detto.
La cooperazione tra ortodossi e cattolici può svilupparsi in molte aree, ha
osservato ancora il Patriarca di Mosca, mostrando apprezzamento per il fatto che
sia la Chiesa ortodossa russa che la Chiesa romana cattolica hanno dei
rappresentanti a Bruxelles (Strasburgo), e presso le Nazioni Unite.
Allo stesso modo, Alessio II non ha però mancato di sottolineare che i rapporti
tra il Patriarcato di Mosca e i cattolici in Russia non sono stati sempre privi
di ombre.
“Penso – ha poi detto – che queste relazioni potrebbero essere migliorate con il
coinvolgimento del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa”, l'organismo
di collegamento e collaborazione pastorale al servizio della collegialità tra
gli episcopati cattolici delle nazioni europee, che conta tra i membri anche
l'episcopato della Federazione Russa.
Infatti, nell'ottobre del 2006, al termine dell’Assemblea plenaria del CCEE, i
Presidenti delle 34 Conferenze episcopali cattoliche europee, riunitisi a San
Pietroburgo, avevano indirizzato una lettera al Patriarca Alessio II per
manifestare il loro impegno a rinsaldare e migliorare i rapporti tra la Chiesa
cattolica e la Chiesa ortodossa russa.
Da parte sua, il Cardinale Erdö, Arcivescovo di Esztergom–Budapest e Primate
d'Ungheria, ha rivelato che l'incontro con il Patriarca ortodosso è stato “molto
cordiale”.
Partendo dai valori fondamentali, ha rivelato alla “Radio Vaticana”, “la
convinzione comune era che senza Dio la nostra visione della realtà oggettiva
non è completa - come ha detto anche sua santità Benedetto XVI nel Brasile - e
se esiste soltanto il mondo, l’universo ma Dio non esiste, allora l’universo non
ha valore e tutto il discorso sui valori perde il suo senso”.
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[Fonte: Zenit 15 giugno 2007]
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