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maggio 2005 - Dopo la giornata di ieri, interamente dedicata alla
registrazione dei partecipanti, oggi ha inizio in modo solenne la XIV
Conferenza ecumenica sulla missione
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Alle
ore 10 ha avuto inizio il ‘culto di apertura’, con una processione
sulla spiaggia e l’accoglienza, al suono dei tamburi africani, di
una grande croce di legno proveniente da Gerusalemme. Il gesto si
carica di vari significati: vuole essere un segno di riconciliazione
che arriva da una terra assetata di pace; è un ricordo dell’arrivo
via mare del vangelo in terra europea, attraverso san Paolo che per
primo portò in Europa l’annuncio di Gesù (che, va detto, non era
un europeo ma un ebreo).
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Infine, il richiamo al cuore del cristianesimo, che trova
la propria sintesi nel mistero della croce ("scandalo per i Giudei e
stoltezza per i pagani”): la missione della/e chiesa/e non deve in
nessun modo “rendere vana la croce di Cristo”. In essa, i credenti
trovano realizzata la piena riconciliazione e guarigione del genere
umano.
Dopo
la suggestiva celebrazione sulla riva del mare, il programma prevede
la prima plenaria sul tema “Vieni, Spirito Santo, guarisci e
riconcilia”.
La
moderatrice della Conferenza, Ruth Bottoms (ministro ordinato della
Unione Battista della Gran Bretagna) pronuncerà un saluto. Il
benvenuto ad Atene sarà dato dall’Arcivescovo di Atene e di tutta
la Grecia, Sua Beatitudine Christodoulos. Dopo di lui interverrà il
segretario generale del CEC, il pastore metodista keniano Samuel Kobia.
Terminati
i saluti introduttivi, la conferenza entra nel vivo mettendo a fuoco
il tema principale, pneumatologia e missione, con due interventi che
presentano prospettive diverse: prenderanno la parola Kirsteen Kim,
professore onorario all’Università di Birmingham (UK) e Wonsuk Ma,
missionario e teologo coreano pentecostale che vive nelle Filippine.
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[Fonte: nabot.org del 10 maggio
2005]