La Santa Sede alla
Conferenza sulla missione
del Consiglio mondiale delle Chiese
Il
vescovo Farrel sarà il rappresentante vaticano nell'incontro di Atene,
insieme ad altri 26 delegati cattolici
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Il vescovo Brian
Farrell, L.C., Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione
Unità dei Cristiani, rappresenterà la Santa Sede nella
quattordicesima edizione della Conferenza Ecumenica Mondiale sulla
Missione e la Evangelizzazione convocata dal Dipartimento della
Missione e la Evangelizzazione del Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC,
acronimo in inglese).
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L’incontro, che si celebrerà ad Atene dal 9 al 16 maggio, avrà
luogo per la prima volta in un Paese a maggioranza ortodossa (Cfr. http://www.mission2005.org).
Insieme a monsignor Farrell, parteciperanno altri 26 delegati
cattolici, fra i quali figurano rappresentanti del Gruppo Misto di
Lavoro tra la Chiesa cattolica e il Consiglio Mondiale delle Chiese,
della Curia Romana, delle Federazioni degli Istituti di Vita
consacrata e delle Società di Vita apostolica, di Ordini Missionari,
di Movimenti Laicali incardinati in Ordini Missionari e Movimenti
impegnati nella Unità dei Cristiani.
L'obiettivo centrale della Conferenza è di promuovere tra i
partecipanti l'impegno ad essere agenti attivi della riconciliazione e
della guarigione in Cristo nelle proprie Chiese, comunità e contesti.
Il tema scelto per questa edizione è appunto "Vieni, Spirito
Santo, guarisci e riconcilia! Chiamati in Cristo ad essere comunità
di riconciliazione e di guarigione".
La Conferenza verrà inaugurata la mattina del 10 maggio con una
solenne cerimonia sulla spiaggia del Centro ricreativo "Agios
Andreas" di Atene, dove più di 500 partecipanti dei cinque
Continenti e di tutte le grandi Chiese e confessioni cristiane,
insieme ad un centinaio di autorità locali, accoglieranno una grande
croce di legno di ulivo inviata da Gerusalemme.
Il programma prevede: cinque sessioni plenarie, trasmesse in diretta
su internet ; 50-60 synaxeis (= incontri di persone su
determinati temi); incontri di lettura e meditazione biblica per
piccoli gruppi di dieci persone (home groups, che si riuniranno
anche la sera per fare un bilancio dei lavori della giornata); e
momenti di spiritualità e preghiera.
Le tematiche trattate oltre ad essere legate al tema principale della
Conferenza, riprenderanno le riflessioni e le questioni lasciate
aperte dalle ultime due Conferenze sul rapporto tra il cristianesimo e
le altre religioni (1989, San Antonio, Texas) e tra il Vangelo e le
culture (1996, Salvador da Bahia, Brasile).
“Gli organizzatori si augurano che dalla Conferenza di Atene affiori
una nuova visione capace di dare un rinnovato impulso alla missione
– spiega una nota informativa a cura del Pontificio Consiglio per la
Promozione dell'Unità dei Cristiani –, di convincere della necessità
di incentrarla sulla guarigione delle memorie e sulla riconciliazione;
una visione, infine, che incoraggi i partecipanti ad assumere un
impegno concreto di riconciliazione nei loro contesti ecclesiali”.
La Conferenza si concluderà il 16 maggio con una celebrazione per
l'invio missionario nel mondo all'Areopago di Atene, dove l'Apostolo
Paolo predicò agli ateniesi esortando i credenti delle altre
religioni a cercare Dio (Atti 17,27).
La prima Conferenza ecumenica mondiale di questo tipo si è tenuta nel
1910 ad Edimburgo (Scozia), e portò alla costituzione dell'
International Missionary Council (Imc), successivamente entrato a
far parte nel 1961 del WCC.
Ogni otto anni - tra una Assemblea generale e l'altra - il WCC convoca
una Conferenza a livello mondiale dedicata al tema della Missione e
dell'Evangelizzazione.
Il WCC, costituitosi nel 1948 ad Amsterdam (Paesi Bassi), riunisce 347
Chiese cristiane diffuse in 120 Paesi di tutti i Continenti. La Chiesa
cattolica non vi fa parte, ma collabora con esso, tra l'altro, nella
sua Commissione dottrinale Fede e Costituzione. Al vertice del WCC vi
è il Segretario Generale, Samuel Kobia, della Chiesa Metodista del
Kenya.
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[Fonte: Zenit.org del 10 maggio
2005]
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