Londra, 7 luglio 2005
La reazione della Chiesa
Salvatore Mazza, su "Avvenire" dell' 8 luglio 2005

Intervista al Cardinale O'Connor

Benedetto XVI: «Atti barbarici contro l'umanità». Dopo gli attentati di questo giovedì a Londra, il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato vaticano, ha lanciato un appello a superare l’odio e ad evitare che il terrorismo promuova lo scontro di civiltà. Cristiani e musulmani britannici condannano il terrorismo in un comunicato congiunto.


Sgomento, dolore, solidarietà. E l’invocazione alla «consolazione che solo Dio può dare in circostanze così dure» davanti a questi «atti barbarici contro l’umanità». Benedetto XVI ha voluto esprimere tutti i suoi sentimenti nel telegramma inviato, a firma del cardinale Segretario di Stato Angelo Sodano a poche ore dagli attentati che hanno sconvolto Londra, all’arcivescovo di Westminster cardinale Cormac Murphy-O’Connor.

«Profondamente addolorato – si legge nel testo del telegramma – dalle notizie degli attacchi terroristici nel centro di Londra, il Santo Padre offre ferventi preghiere per le vittime e per tutti coloro che stanno soffrendo. Mentre deplora questi atti barbari contro l’umanità chiede di porgere alle famiglie di coloro che sono stati colpiti la sua spirituale vicinanza in questo momento di dolore. Sul popolo della Gran Bretagna invoca la consolazione che solo Dio può donare in queste circostanze».

Più tardi, intervistato dal Tg5, lo stesso cardinale Sodano ha spiegato come «ovviamente anche il Santo Padre ha appreso questa dolorosa notizia con profonda tristezza, come tutti noi qui in Vaticano. Subito il Papa ha inviato un telegramma di condoglianze per le tante vittime, incaricando il cardinale Murphy O’Connor, l’arcivescovo di Westminster in Londra, di trasmettere alle famiglie la sua partecipazione in quest’ora di prova». Tuttavia, ha messo in evidenza il Segretario di Stato vaticano «ciò che più preoccupa tutti noi cattolici, e anche noi qui nella Santa Sede, è questo momento di odio che è alla base di questi eccidi, che è alla base di questi efferati delitti». E, rispondendo alla domanda se la risposta adeguata a questi eventi tragici sia "la parola o l’uso delle armi", Sodano ha osservato che «gli stati hanno dei doveri specifici di difesa dei loro cittadini. Noi come uomini di Chiesa abbiamo il dovere di ricordare la via del dialogo, la via dell’intesa e poi la via dell’incontro, perché nel cuore umano c’è in tutti l’aspirazione al bene.

Certo – ha scandito ancora il porporato – dobbiamo poi lavorare oltre che pregare». Infatti «il Vangelo cristiano è un Vangelo di pace e non ci stancheremo mai nonostante le sconfitte dei momenti dolorosi di annunciare al mondo questo Vangelo». E «di qui, anche da Roma, dalle rive del Tevere – ha quindi detto Sodano – rivolgiamo questo appello ai tanti uomini di buona volontà che ci sono in tutte le religioni. Nel nome dello stesso Padre che è nei cieli dobbiamo terminare questo scontro di civiltà, dobbiamo inaugurare un’era nuova per la nostra umanità. Siamo tutti fratelli nel nome dello stesso Padre che sta nei cieli, e quest’odio deve terminare». Di «attentato alla civiltà» ha parlato anche la Conferenza episcopale italiana, che in un comunicato della presidenza sottolinea come «di fronte agli attacchi terroristici che questa mattina hanno devastato alcune zone della città di Londra, la Chiesa italiana esprime profondo dolore e vivo cordoglio ai familiari delle vittime e vicinanza ai numerosissimi feriti». Si tratta di «azioni disumane» e «prive di ogni giustificazione», che «oggi feriscono il popolo della Gran Bretagna» ma, insieme, «colpiscono anche l’intera umanità e costituiscono un pericoloso attentato alla civiltà».

Per questo «le comunità ecclesiali sono invitate a unirsi nella preghiera al Santo Padre per "invocare la consolazione – si legge ancora nel comunicato, con la citazione di quanto scritto da Benedetto XVI nel suo telegramma al cardinale Murphy-O’Connor – che solo Dio può dare in tali circostanze", e a operare affinché, malgrado tutto, crescano tra gli uomini vincoli di solidarietà, giustizia e pace, in grado di liberare l’umanità da simili barbare e aberranti manifestazioni di violenza». Analogo il cordoglio espresso dal Vicariato di Roma, dove domenica prossima in tutte le chiese si pregherà per le vittime degli attentati.

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Parla a Radio Vaticana l’arcivescovo di Westminster, cardinale Cormac Murphy O’ Connor 
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ONE OF THE WAYS, PARTICULARLY OF THIS TIME, IN GREAT BRITAIN, ...

 “C’è una sorta di consuetudine in Inghilterra, in questo tempo, di mostrare una specie di solidarietà con i capi di altre confessioni religiose, non solo con gli anglicani o con i fedeli della Free Church, ma anche con le persone della comunità islamica, che qui da noi è piuttosto vasta, e con la comunità ebraica. Domenica ho in programma un incontro con il capo della comunità islamica e con il rabbino capo, oltre che con l’arcivescovo di Canterbury. In questo momento, in realtà, possiamo dichiarare in comune quanto questo orrore ci abbia colpito. Credo che sia particolarmente importante per la comunità islamica, in occasione di questo ultimo atto terroristico, affinché essi non abbiano la sensazione di poter diventare in qualche maniera bersaglio della gente che vive in questo Paese. Il capo della comunità islamica di Londra rilascerà una dichiarazione, insieme all’arcivescovo di Canterbury, a me e al capo della comunità ebraica. Si tratterà di un comunicato congiunto, per dichiarare la nostra solidarietà non solo contro il terrorismo, ma anche che noi tutti, musulmani o cristiani, abbiamo valori in comune, valori che ci legano, e per questo dobbiamo trattarci con rispetto e in maniera pacifica e collaborativa”.

Cristiani e musulmani britannici condannano il terrorismo in un comunicato congiunto                                                                                           torna su

Cristiani e musulmani hanno inviato un messaggio congiunto alla nazione per condannare il terrorismo. "Questo attacco criminale è condannato nella maniera più assoluta. Nessun fine giusto può essere raggiunto attraverso un uso indiscriminato e crudele del terrore". Il messaggio è firmato dall’organismo ecumenico "Churches Together in Britain and Ireland" che raggruppa le principali chiese cristiane in Inghilterra e in Irlanda e dal Consiglio musulmano britannico che riunisce oltre 400 organizzazioni e realtà islamiche presenti nel paese (dalle moschee alle scuole).

"Le Scritture e le tradizioni delle comunità sia islamiche che cristiane ripudiano l’uso di una simile violenza. I precetti religiosi non possono essere usati per giustificare simili crimini che sono completamente contrari al nostro insegnamento e alla nostra pratica. Rifiutiamo ogni tentativo di associare le nostre comunità ad atti così violenti compiuti da minoranze che falsamente proclamano di rappresentarci. In un tempo di incertezza, chiediamo ai leader di tutte le comunità di dare esempio di saggezza, tolleranza e compassione. Gli eventi di questi recenti anni sfidano musulmani e cristiani a lavorare insieme per una maggiore comprensione delle nostre differenze, per affermare la nostra comune umanità e trovare strade per condividere la vita insieme".

 
 

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