|
|
“Speranze” di mons.
Kondrusiewicz per l’incontro tra cattolici e ortodossi
Messaggio
dell’arcivescovo della diocesi della Madre di Dio a Mosca in vista della
ripresa dei lavori della Commissione mista, a Belgrado dal 18 al 25 settembre.
La speranza che il prossimo
incontro di Belgrado della Commissione teologica mista cattolici-ortodossi possa
trovare soluzioni ai problemi che dividono le due Chiese è stata espressa da
mons. Tadeusz Kondrusiewicz, arcivescovo della diocesi della Madre di Dio, a
Mosca, in un messaggio al clero e ai laici.
“Questa buona notizia –
scrive l’arcivescovo, a proposito della riunione che si svolgerà dal 18 al 25
di questo mese –ispira speranza per lo sviluppo delle relazioni tra cattolici
e ortodossi. Grazie a Dio, noi riprendiamo a discutere i problemi per essere
confortati nel nostro cammino verso l’unità”.
Il messaggio ricorda che
Benedetto XVI si è detto ottimista nei confronti del prossimo incontro,
descritto come “una nuova fase” nel dialogo ed ha rilevato che i cattolici e
gli ortodossi russi “possono confermare il loro desiderio di unità pratica
nella difesa dei valori morali di fronte alle sfide del secolarismo del
relativismo morale e del sempre minaccioso liberismo”.
Mons. Kondrusiewicz si dice
convinto che l’incontro sarà una chiara testimonianza che possono trovare
soluzione attraverso il dialogo i problemi del mondo attualmente frammentato.
“Nella complessità delle questioni, sarebbe ingenuo credere che la ripresa
del dialogo sia facile e sia capace di risolvere tutti i problemi dei nostri
rapporti. Ma va ricordato che il dialogo ecumenico è espressione della volontà
di Cristo e del lavoro dello Spirito Santo e che noi siamo chiamati ad essere
uno strumento nelle Sua mani”.
Al termine del suo messaggio,
mons, Kondrusiewicz invita a pregare durante I lavori della commissione perché
essi siano fruttuosi e per l’ulteriore sviluppo del dialogo tra cattolici e
ortodossi.
La Commissione congiunta è stata istituita nel 1980, ma le sue riunioni sono
state interrotte dall’incontro di Baltimora del 2000, a causa della mancanza
di accordo sulla questione degli uniati, i cattolici di rito orientale. L’argomento
dovrebbe nuovamente essere affrontato nella riunione di Belgrado.
________________
[Fonte: AsiaNews 13 settembre 2006]
Cardinal Kasper: l’unità fra
le Chiese ortodosse è vitale per l’ecumenismo
A conclusione della Plenaria
della Commissione cattolico-ortodossa per il Dialogo Teologico
Affinché cattolici e ortodossi
possano progredire lungo il cammino verso la piena unità è necessaria l’unità
delle Chiese ortodosse, riconosce il Cardinale Walter Kasper, Presidente del
Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani
Il porporato tedesco ha commentato questo mercoledì le conclusioni della IX
Sessione plenaria della “Commissione Mista Internazionale per il Dialogo
teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme”,
tenutasi a Belgrado (Serbia) dal 18 al 25 settembre.
Con questa Plenaria la Commissione per il Dialogo Teologico ha voluto continuare
i passi concreti di riavvicinamento iniziati nel 1980, con l’incontro a Patmos
e Rodi, per giungere al ristabilimento della piena comunione, basata sull’unità
di fede e la tradizione della Chiesa primitiva, e che troverà la sua piena
espressione nella comune celebrazione dell’Eucaristia.
Con l’incontro di Belgrado, ospitato dal Patriarcato ortodosso di Serbia, la
“Commissione” ha ripreso i suoi lavori dopo la Sessione plenaria tenutasi a
Baltimora (Stati Uniti), nel luglio 2000.
L’apertura ufficiale ha avuto luogo nella Cappella del Patriarcato Serbo in
presenza di Sua Santità il Patriarca Pavle che ha dato il benvenuto ai membri
della Commissione ed ha offerto le sue “umili preghiere” a sostegno di
questo “dialogo teologico di amore e verità”, rivela un comunicato diffuso
al termine dell’incontro.
In apertura della Plenaria, che ha avuto luogo nel “Sava International Centre”,
i Copresidenti della Commissione hanno introdotto i lavori, mentre il
Metropolita Jovan di Zagabria ha rivolto alcune parole di benvenuto a nome del
Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Serba.
Nel commentare ai microfoni di “Radio Vaticana” i lavori della Plenaria,
svoltisi “in una atmosfera amichevole, positiva e costruttiva”, il Cardinal
Kasper ha detto: “Un passo avanti sta già nel fatto che la Commissione si sia
potuta riunire nuovamente, dopo una interruzione di sei anni. Erano presenti
tutte le Chiese ortodosse”.
Durante i lavori è stato studiato un documento elaborato dalle Sotto–commissioni
e sintetizzato a Mosca nel 1990 dal “Comitato misto di coordinamento”, in
vista della Plenaria di Freising, in Germania (giugno 1990), e mai esaminato
poiché, su richiesta degli ortodossi, venne affrontata nel dialogo la questione
del cosiddetto “uniatismo” (termine con il quale gli ortodossi indicano la
questione delle Chiese presenti in Paesi di tradizione ortodossa che sono in
unione con il Vescovo di Roma).
Il documento si intitola: “Le conseguenze ecclesiologiche e canoniche della
natura sacramentale della Chiesa: conciliarità ed autorità nella Chiesa”, ai
tre livelli della vita ecclesiale: locale, regionale e universale.
“Il tema riguardava la Chiesa come comunione – ha proseguito il porporato
tedesco –. Abbiamo lasciato da parte il tema dell’uniatismo, che ci ha
bloccato per circa 10 anni, ed abbiamo invece affrontato il tema della Chiesa
come comunione e i fondamenti sono già nella prima fase del dialogo”.
“Penso che abbiamo trovato molti punti di contatto, anche se ci sono
evidentemente delle difficoltà, che sono ben conosciute – ha poi aggiunto –.
Ma poiché abbiamo discusso in un’atmosfera serena e positiva abbiamo la
speranza che si possa ora avanzare”.
Il Cardinale si è quindi detto “stupito della pubblica protesta” del
Rappresentante della Chiesa ortodossa russa presso le Istituzioni europee, il
Vescovo di Vienna e Austria, Hilarion (Patriarcato di Mosca), diramata dall’Agenzia
di stampa “Interfax” e relativa ad “un singolo punto di una discussione
che implica molte questioni di grande importanza e difficoltà per il dialogo”.
Secondo quanto riferito da “Interfax”, nella sessione finale dei lavori è
stata sollevata una questione su una sezione del documento concernente l’autorità
dei Concili Ecumenici, nel quale si afferma fra le altre cose che dopo il Grande
Scisma del 1054 una convocazione di un “Concilio Ecumenico” nel senso
stretto della parola è divenuto impossibile, ma tuttavia “entrambe le Chiese
hanno continuato a tenere concili ‘generali’ che radunano insieme Vescovi
delle Chiese locali in comunione con la Sede di Roma o con la Sede di
Costantinopoli”.
Su questo argomento il Vescovo Hilarion avrebbe sollevato alcune obiezioni,
affermando che nella tradizione ortodossa la “comunione con la Sede di
Costantinopoli” non è mai stata percepita come un termine vincolante di
conciliarità, come invece la “comunione con la Sede di Roma” viene
generalmente percepita fra le Chiese occidentali.
A tal proposito il Cardinal Kasper ha commentato: “La questione sollevata dal
Vescovo Hilarion si riferisce al modo di comprendere l'ordine tradizionale (taxis)
tra le Chiese ortodosse, secondo il quale la Sede di Costantinopoli gode di un
primato d'onore tra di esse. La questione è interortodossa, e non costituisce
un argomento di discussione tra cattolici ed ortodossi”.
“La parte cattolica ha esplicitamente dichiarato che non desiderava
intervenire in tale controversia interna – ha spiegato il porporato –. In
effetti, la Commissione non poteva decidere in merito alla sostanza della
questione. Essa è stata affrontata soltanto dal punto di vista procedurale, ed
unicamente nel senso di come sia possibile sormontarla”.
“Tale posizione è stata espressamente spiegata alla delegazione ortodossa
russa, ciò che rende difficilmente comprensibile la sua pubblica protesta. La
Commissione ha deciso di riunirsi ancora il prossimo anno per continuare il
dialogo”, ha affermato.
“Ci auguriamo che nel frattempo si giunga ad una soluzione delle differenze
esistenti a livello ortodosso. Se la questione restasse aperta, provocherebbe
infatti una permanente difficoltà per il dialogo internazionale cattolico –
ortodosso”, ha sottolineato il Cardinal Kasper.
Il porporato ha poi rivelato che il prossimo incontro si terrà nell’ottobre
del 2006, ma che “questa volta sarà la Chiesa cattolica a rivolgere l’invito
per la prossima Sessione, che sarà in Italia, anche se non sappiamo ancora dove
si svolgerà”.
Al termine dei lavori un Comitato misto è stato incaricato di rivedere il testo
del documento alla luce delle molte osservazioni e commenti emersi nel corso
della discussione. Il testo opportunamente rivisto verrà nuovamente discusso in
occasione del prossimo incontro della Commissione che si terrà ad ottobre del
2007.
Nei giorni dei lavori, le due delegazioni hanno avuto anche momenti di preghiera
comune. Giovedì 21 settembre i membri cattolici hanno assistito alla Liturgia
ortodossa nella Chiesa di San Marco a Belgrado in occasione della Festa della
Natività della Madre di Dio. Inoltre, sabato 23 settembre i membri ortodossi
hanno partecipato alla Messa nella Cattedrale cattolica dell’Ascensione della
Santa Vergine, su invito dell’Arcivescovo di Belgrado, monsignor Stanilav
Hocevar. Domenica 24 settembre, infine, i membri cattolici hanno partecipato
nuovamente alla Divina Liturgia celebrata dagli ortodossi.
I partecipanti alla Plenaria sono stati ricevuti anche dal Presidente della
Repubblica di Serbia, Boris Tadic, e dal Capo del Governo, Vojislav Kostunica.
La “Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa
cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme” è stata ufficialmente resa
pubblica il 30 novembre 1979 ad Istanbul, in occasione della visita al Fanar di
Papa Giovanni Paolo II al Patriarca Dimitrios I. La sua prima riunione si è
tenuta però nel giugno dell'anno successivo.
La Commissione è composta da 30 membri della Chiesa ortodossa e da 30 membri di
quella Romano Cattolica. I Copresidenti sono il Cardinale Walter Kasper e il
Metropolita di Pergamo, Ioannis; i due Segretari sono il Metropolita di Sassima,
Gennadios, e monsignor Eleuterio F. Fortino, Sottosegretario del Pontificio
Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
_________________
[Fonte: Zenit 27 settembre 2006]
|
|
|