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Christodoulos: “La Chiesa è coscienza
dell'Europa. Non va emarginata”
“Ci sono correnti che vogliono sradicare il mondo spirituale edificato dalla
Chiesa. Forze che metodicamente lavorano per espellerla dalla vita dell’uomo
europeo”. È la denuncia dell’arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, Christodoulos, che oggi è stato insignito di un dottorato honoris causa in
diritto civile e canonico dalla Pontificia università Lateranense. Nel suo
discorso il capo della chiesa ortodossa greca ha puntato l’indice contro “la
desacralizzazione della vita in nome della scienza. Si sviluppano interventi
sui geni per distruggere l’unicità della persona e sostituirla con un
omuncolo, per abolire i valori morali e la famiglia”. Il bersaglio di queste
tendenze “è la Chiesa. Il centro di resistenza a questi modelli è il mondo
europeo, poiché in Europa la Chiesa non è una setta ma la fonte della
socialità stessa. Da secoli la civiltà europea si trova in rapporto dialettico
con la Chiesa. La coscienza dell’Europa è opera della Chiesa e l’uomo europeo
è figlio della Chiesa. Per questo le forze che vogliono marginalizzare la
Chiesa trovano in Europa tanta resistenza. Per la stessa ragione agiscono per
togliere al diritto il suo fondamento morale ma anche per strappare
l’educazione dal seno della fede cristiana, cercando di annientare gli
elementi dell’identità dell’uomo europeo”.
Secondo Christodoulos "serve insegnare al
cristiano la fede e la qualità dei temi che riguardano la vita. Sarebbe un
grave peccato lasciare che l'Europa diventi straniera, se non ostile, alla
Chiesa". La Chiesa, ha proseguito, "subisce enormi pressioni per costringerla
ad adattare il suo discorso alle esigenze delle potenze di questo mondo, di
accettare l'abolizione del peccato, di condividere il suo spazio con tutte le
religioni ed eresie per rispettare i diritti di tutti, di non esprimersi
contro l'aborto, di smettere di sostenere la famiglia patriarcale e di
lasciare che la gente formi delle famiglie secondo le preferenze sessuali. Le
si chiede di consentire l'instaurazione di una società relativista e
sincretista". "La nostra missione nel mondo contemporaneo è di esporre e
proclamare la verità della nostra fede", il Vangelo ma perché "la Chiesa possa
affrontare il suo viaggio nel mondo ha bisogno di amici e uomini di spirito
che vivano e sostengano i principi in esso contenuti e che lo facciano in modo
credibile in un mondo tormentato da violenza, disoccupazione, xenofobia,
totalitarismo, terrorismo e sfruttamento di esseri umani".
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[Fonte: SIR 15 dicembre 2006]
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