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Un sacerdote critica le
ingiustizie contro i cristiani in Terra Santa
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KÖNIGSTEIN, venerdì, 30
settembre 2005 - In una recente intervista ad “Aiuto alla Chiesa che
Soffre” (ACS), padre Peter Madros, direttore del Centro Biblico
Pastorale di Gerusalemme, si è scagliato contro i Governi occidentali
perché ignorano la difficile situazione in cui si trovano i cristiani a
causa della rinascita della violenza.
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Padre Madros ha denunciato che
l’assediata comunità cristiana della Palestina subisce ingiustizie come la
confisca delle terre, l’accesso limitato alle autorizzazioni per viaggiare,
l’impossibilità di influire sul Governo e sporadici atti di violenza.
“Il popolo e il Governo ebraico israeliano ci rifiutano perché siamo arabi e
il popolo musulmano della Palestina perché siamo cristiani”, ha affermato il
sacerdote palestinese, che ha vissuto e lavorato per molti anni a Betlemme.
Attribuendo gran parte del problema all’apatia dell’Unione Europea e dei
Governi occidentali, ha spiegato: “L’Occidente parla sempre di diritti umani
per la popolazione del Medio Oriente; concede sempre diritti a gruppi minoritari
in Occidente, senza esigere lo stesso dai Paesi da cui provengono”.
Padre Madros ha anche accusato i Governi occidentali di concentrare
preferibilmente i loro aiuti sulla maggioranza musulmana, anziché appoggiare
gruppi minoritari come i cristiani, che sono molto più bisognosi: “L’Unione
Europea ha molta voglia di aiutare i Palestinesi, ma la maggior parte del suo
sostegno va ai musulmani, con poca considerazione verso i cristiani. Questo è
ingiusto, perché i musulmani ricevono già molti aiuti dai Paesi arabi del
Medio Oriente”.
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[Fonte:Zenit.org 30 settembre 2005]
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