CCEE: Un rapporto
sull'insegnamento della religone nelle scuole europee
Elaborare un rapporto sulla
situazione dell’insegnamento della religione (Ir) nelle scuole del proprio
Paese. È il “compito” che attende i delegati delle 34 conferenze
episcopali europee che fanno parte del Ccee (Consiglio delle Conferenze
episcopali europee), riuniti fino ad oggi a Roma per il seminario di avvio
della ricerca promossa dal Ccee su proposta della Conferenza episcopale
italiana. Il progetto, approvato dall’assemblea plenaria del Ccee nell’ottobre
2005, “si propone di coinvolgere le Chiese cattoliche d’Europa,
promuovendo il confronto sull’Ir nella scuola, rinforzando lo scambio di
esperienze tra le diverse comunità ecclesiali e la consapevolezza della
responsabilità in campo educativo e scolastico. Si vuole anche favorire un
sentire comune sempre più consapevole nella società europea del contributo
offerto dalla/e religione/i e dalle comunità ecclesiali alla costruzione dell’uomo
e della nuova Europa, contribuendo ad una riflessione continua, che accompagni
i cambiamenti in corso nel contesto europeo attuale”. I delegati delle
Chiese cattoliche d’Europa hanno costituito a Roma un gruppo di ricerca,
incontrandosi e lavorando insieme su una griglia di rilevazione elaborata
dallo staff che conduce la ricerca. L’impegno assunto è di elaborare e
inviare allo staff il Rapporto entro novembre 2006.
Al centro dell’attenzione dei
delegati europei per l’Ir è la complessità della situazione dell’Europa,
da sempre crogiolo di diversità e luogo di incontri tra popoli e culture
differenti. Ne ha parlato, in particolare, il preside della facoltà di
Lettere e Filosofia dell’Università di Bergamo, Mauro Ceruti, nella prima
delle due relazioni previste dal programma. Nella seconda è stato invece
monsignor Vincenzo Zani, sottosegretario della Congregazione vaticana per l’educazione
cattolica, a proporre un panorama delle politiche educative degli organismi
internazionali e dell’Unione europea, insieme alle riflessioni sul
contributo della Chiesa e dell’insegnamento della religione alla formazione
dell’uomo europeo. Nei prossimi mesi, la ricerca prevede la raccolta dei
rapporti nazionali e la successiva lettura comparata, per evidenziare temi e
modelli variamente sviluppabili. Si concluderà nel 2007, con un simposio, per
presentare i risultati e offrirli alle Chiese e alle comunità europee. Tra i
delegati delle Chiese europee all’incontro di Roma, che si è concluso oggi,
alcuni vescovi, tra i quali l’arcivescovo Tadeusz Kondrusiewicz (Mosca), l’ausiliare
di Lisbona (Tomas Pedro Barbosa da Silva Nunes), l’abate di Einsiedeln
(Svizzera) Martin Werlen e l’ausiliare di Budapest, mons. György Udvardy.
Numerosi i responsabili delle scuole nei diversi Paesi, “dall’Atlantico
agli Urali”, per un incontro che ha messo le premesse per una rete di
collegamento sui temi dell’Ir tra le comunità cristiane d’Europa.
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[Fonte: SIR 11 luglio 2006]