Ganni Santamaria, su "Avvenire" del 7 maggio 2004


Come guardare al continente con gli occhi dello Spirito? 8 maggio 2004 - in diecimila all'incontro cui partecipano 175 realtà cristiane dell'Est e dell'Ovest. Interventi di Kasper, Rylko, Lubich e Riccardi  - Il precedente - Da sapere

Per dieci nuovi ingressi nell’Ue c’è un continente di fede che festeggia. Un continente che vuole costruire la nuova unione su basi spirituali, cercando di fare dei passi per superare gli steccati che lungo la storia hanno diviso i cristiani. Un continente a lungo diviso anche socialmente e politicamente, che sempre più respira con i due polmoni della celebre immagine usata da Giovanni Paolo lI. E questi polmoni, entrambi, sono ben presenti e funzionanti qui a Stoccarda nel sud-ovest della Germania, dove, una settimana dopo l’ingresso dei nuovi partner del’Unione, 175 movimenti e comunità cristiane dell’Est e dell’Ovest festeggiano oggi il loro primo Congresso continentale.

Insieme per l’Europa è lo slogan sotto il quale diecimila persone tra cattolici, protestanti, ortodossi, e anglicani sono arrivate giovedì nel capoluogo del Baden-Württemberg, provenienti da ventinove nazioni, per far risplendere quello spettro multiforme di esperienze che lo Spirito ha dettato al Vecchio Continente. 

Fino a ieri i partecipanti si sono impegnati in un Forum tematico sulla condivisione delle ricchezze spirituali, che ha visto protagoniste esperienze di evangelizzazione, missione, preghiera («Unità con Dio»), dibattere questioni che toccano l’essere cristiani in famiglia, nella città, nel rapporto tra generazioni («Vita della comunità») fino a delineare l’impegno verso i poveri, nel lavoro, nel saper usare mezzi di comunicazione, nella politica («Vita sociale»).

Oggi il Congresso vero proprio vedrà come relatore d’eccezione il presidente della Commissione europea Romano Prodi, che parlerà dell’«Unità europea». In apertura il presidente del Pontificio consiglio per i laici, monsignor Stanislaw Rylko leggerà il messaggio del Papa. Nel corso della mattinata prenderanno la parola anche il pastore Friedrich Aschoff, presidente del Rinnovamento nello Spirito della Chiesa evangelica, Chiara Lubich, fondatrice e presidente del movimento dei Focolari, Andrea Riccardi, fondatore della comu nità di Sant’Egidio, il pastore Ulrich Parzany, responsabile per la Germania dell’associazione giovanile Ymca. Nel pomeriggio il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani (già vescovo di Rottenburg-Stoccarda) e il vescovo luterano della Baviera Johannes Friedrich si confronteranno su «Il contributo dei carismi all’unità europea».

E di carismi sarà pieno oggi il palasport "Hans Martin Schleyer" come tuta la città in questi giorni. Si presenteranno e conosceranno realtà distanti, ma accomunate dalla fraternità nel Vangelo, come l’associazione della gioventù ortodossa finlandese, che insieme ai giovani ortodossi del Libano, agli albanesi di Sons of light-Bij Të Dritës e ai polacchi della Fellowship of ortodox Youth fa parte di Syndesmos, una rete che raggruppa 126 tra movimenti associazioni e facoltà teologiche dell’ortodossia. Oppure i corsi «Alpha» nati nella Chiesa anglicana e da questa estesisi ad altre confessioni. O ancora il Charismatische Werkgroep olandese o gli svizzeri di Initiatives et Changements o l’associazione Ekumena di Kosice, in Slovacchia. Nutrita sarà anche la presenza di personalità religiose delle diverse confessioni cristiane.

Un momento per riscoprirrsi finalmente tutti insieme. Cita un aneddoto dal recente pellegrinaggio a Santiago don Aldo Giordano, segretario del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee) che ieri ha tenuto una conferenza sull’allargamento e sul trattato costituzionale: «"Benvenuti in Europa" diceva un rappresentante dell’Ovest a uno dell’Est. Ma gli altri gli rispondevano: "Ci siamo sempre stati". L’allargamento dell’Unione non crea la nuova Europa; in realtà essa è già costituita da culture, tradizioni e Chiese. È l’Unione che si deve adeguare a questa ricchezza»
«Questo incontro ecumenico di Stoccarda – continua Giordano – dice che ci siamo. Questo popolo è già al di là delle frontiere dell’Europa e guarda anche agli altri continenti. E lo stesso dibattito sull’inserimento nel trattato delle radici cristiane è un’occasione per riflettere su cosa veramente è il cristianesimo e qual è il suo compito».

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L'incontro col Papa nella Pentecoste 1998

L'idea del convegno di Stoccarda è nata nel maggio 2002 durante un incontro tra i responsabili di alcuni movimenti cattolici ed evangelici. A rendere possibile l'organizzazione sono state due recenti date. La prima è il 30 maggio 1998 quando si tenne in piazza San Pietro il grande incontro con il Papa alla vigilia di Pentecoste, dal quale è venuto nuovo slancio alla sinergia tra movimenti e comunità cattolici. L'anno dopo è iniziato l'interesse per un lavoro comune da parte degli evangelici, che già dal 1969 avevano iniziato l'esperienza dei «Convegni periodici tra i responsabili» di 120 tra comunità e movimenti. L'altra data essenziale è il 31 ottobre 1999, quando ad Augusta, in Germania, venne firmata la «Dichiarazione congiunta cattolico-luterana sulla Dottrina della giustificazione». Nel settembre del 2003 hanno aderito al "progetto Stoccarda" anche movimenti ortodossi.


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Maxi schermi anche in Italia

All'iniziativa di Stoccarda saranno collegati in due tornate - al mattino e al pomeriggio - 151 analoghi incontri che si tengono in altrettante città (43 in Italia) di 29 Paesi europei. Inoltre l'incontro di Stoccarda sarà seguito in 45 luoghi di 33 Paesi nelle Americhe, in Africa, in Asia e in Oceania. Tra i più significativi punti di ritrovo del Continente ci sono il romano Campidoglio, la Maison dell'Unesco a Parigi, una sala presso il Parlamento europeo di Strasburgo. L'elenco completa delle città italiane dove è possibile seguire la manifestazione è consultabile nella sezione italiana del sito ufficiale www. europa2004.org.

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