di Eleuterio Fortino
Il gruppo locale che
ha preparato il primo progetto di
sussidi, rappresenta un continente,
quello europeo che ha una
particolare responsabilità nella
divisione dei cristiani, ma anche
grandi meriti nel movimento
ecumenico moderno. Vi ha lavorato un
gruppo di specialisti organizzato
dal Consiglio delle Conferenze
Episcopali Cattoliche d'Europa (CCEE)
e dalla Conferenza delle Chiese
Europee (KEK) che comprende gli
ortodossi, i protestanti, gli
anglicani e i vetero cattolici del
continente europeo. In seguito un Comitato
Misto Internazionale coordinato
congiuntamente dal Pontificio
Consiglio per la Promozione
dell'Unione dei Cristiani (Vaticano)
e della Commissione "Fede e
Costituzione" del Consiglio
Ecumenico delle Chiese (Ginevra)
si è incontrato nel Centro del
movimento dei focolari a Ottmaring
in Germania. Ha rielaborato il
progetto adattandolo alle necessità
di una divulgazione internazionale.
Il Comitato internazionale ha
mantenuto il tema scelto "In te
è la sorgente della vita"
(Salmo 36, 6-10) e l'impostazione
generale, proposta dal grippo
europeo.
Quest'anno la preghiera per la
ricomposizione dell'unità di tutti
i cristiani intende riaffermare idue
cardini fondamentali dell'unità:
- La creazione e la nuova
creazione per mezzo del
battesimo, nella prospettiva
della preghiera di Gesù
"che tutti siano uno
affinché il mondo creda" (Gv
17,21)
- L'unità dei cristiani per
l'unità dell'umanità di Dio
Il versetto del
Salmo 36 "in te è la fonte
della vita", proposto per
ciascun giorno, fa da filo
conduttore e unificante. Viene
indicato come lettura permanente per
gli otto giorni proprio per questo
scopo: fare anamnesi continua del
fatto che la vita del mondo, la vita
dell'uomo, la vita nuova redenta e
la vita eterna proviene da Dio, per
mezzo di Gesù Cristo, nello Spirito
Santo.Questa visione teologica della
vita è comune a tutti i
cristiani. In
un'epoca secolarizzata e
tendenzialmente sempre più
materialistica, la professione di
fede dei cristiani che in Dio è la
fonte della vita assume la
dimensione di una testimonianza
comune. Testimonianza di fede comune
in Dio creatore, in Gesù Cristo
redentore, nello Spirito Santo che
comunica la santità, la vita in
Dio. La
creazione
È opera
di Dio.Il primo degli otto giorni
propone la lettura della Genesi: la
creazione dell'uomo, nel contesto
della creazione del mondo. In
principio Dio creò il cielo e la
terra. Dio creò l'uomo a sua
immagine, a immagine di Dio li
creò, tali creò l'uomo e la donna.
Plasmò l'uomo dalla polvere, ma
"alitò nelle sue narici un
soffio vitale e l'uomo divenne
persona vivente" (Gen 2,7).
Dio è la fonte della vita. Dio à
vita. Non solo crea ma mantiene in
vita. Il Salmo canta:
"Tutti questi attendono da
te,
che tu dia a loro tempo il
nutrimento.
se lo dai loro lo accolgono a gara,
apri la destra e li colmi di bene.
perché nulla senza di te ha vita.
ritrai loro il tuo spirito e vengono
meno,
nella polvere loro fan ritorno.
Ridai loro il tuo spirito e li
ricrei,
e rinnovi la faccia della
terra" (Sal 104 (103),
27-30) Questa
visione, ora esplicitamente, ora in
modo allusivo, domina l'intera
settimana come fede comune di tutti
i cristiani. Nel
primo articolo del Simbolo
niceno-costantinopolitano tutti
i cristiani dichiarano:
"Crediamo in Dio Padre
onnipotente (Pantokrator),
creatore del cielo e della
terra". Questo simbolo di fede
"è tuttora comune alla grandi
Chiese dell'Oriente e
dell'Occidente" (Catechismo
della Chiesa Cattolica, n.195). La
nuova creazione
La seconda
parte della settimana è dedicata
alla nuova creazione. "Se
uno è in Cristo, egli è una
creatura nuova: l'uomo vecchio è
sparito, ecco è sorto il nuovo"
(2 Cor 5, 17)- L'incorporazione
in Cristo è operata dal battesimo
che comporta "remissione dei
peccati" e partecipazione alla
"novità di vita". L'uomo
attraverso l'acqua e per mezzo dello
Spirito è ricondotto a Dio, fonte
della vita. Chi rinascerà per acqua
e Spirito Santo entrerà nel Regno
dei cieli (cf. Gv 2,5). I
giorni seguenti fanno riflettere e
pregare su alcuni aspetti che hanno
dirette implicazioni per la
ricomposizione dell'unità dei
cristiani: Dio, sorgente di unità (quinto
giorno), di carità (sesto
giorno), di speranza (ottavo
giorno). I
cristiani, tutti battezzati nel nome
del Padre, del Figlio e dello
Spirito Santo, sono messi in
comunione con Dio uno e trino.
Nell'unità divina e nella
distinzione delle persone, Dio è la
fonte dell'unità, ma anche della
diversità dei carismi e delle
funzioni dell'unico corpo di Cristo.
Dio è amore e, nei credenti in lui,
è sorgente di carità degli uni
verso gli altri. Dio infine sostiene
la speranza di coloro che credono in
lui. A chi crede nulla è
impossibile. In
questa parte, connesse con il tema
fondamentale della settimana, Dio
sorgente di vita, sono presenti due
immagini: quella dell'acqua
zampillante di vita eterna e
quella dell'albero piantato lungo
il fiume. La
prima immagine proviene dalla
conversazione di Gesù con la
samaritana. Gesù contrappone
l'acqua del pozzo ad un'acqua
diversa: "Chi beve di
quest'acqua (del pozzo) tornerà ad
avere sete; chi invece beve l'acqua
che io gli darò, non avrà più
sete in eterno". Non solo:
diventerà acqua zampillante che
scorre verso altri, a cui altri
possono attingere. "L'acqua
che io gli darò, diventa il lui
sorgente di acqua zampillante fino
alla vita eterna" (Gv 4,
13-14). L'immagine
dell'albero piantato lungo il fiume
viene dal salmo: "E
sarà come albero piantato
su rivi di acque correnti,
che dà frutto nella sua stagione
né una foglia a terra ne cade.
Così l'uomo che teme il Signore.
Ogni cosa che fa riesce bene"
(Salmo 1, 3-4) La
tematica dell'acqua, oltre alle
affermazioni esplicite, fa
riferimento al battesimo, elemento
fondante del ristabilimento della
piena unità dei cristiani. Il tema
del battesimo è stato oggetto di
studio fin dall'inizio del movimento
ecumenico. La Commissione "Fede
e Costituzione" del Consiglio
Ecumenico delle Chiese ha
elaborato un documento di singolare
importanza, quello su
"Battesimo, Eucaristia e
Ministero" (1984). Il reciproco
riconoscimento del battesimo è
tuttavia una questione aperta nelle
relazioni tra diverse Chiese. Per
la Chiesa Cattolica il Concilio
Vaticano II ha preso una decisione
sostanziale e coerente: "il
battesimo costituisce il vincolo
sacramentale dell'unità che vige
tra tutti quelli che per mezzo di
esso sono stati rigenerati". Il
Concilio ha aggiunto che il
battesimo è "inizio ed
esordio", poiché esso tende
interamente "all'acquisto della
pienezza della vita in Cristo".
E conclude indicando la
realizzazione piena delle
implicazioni battesimali:
"Pertanto il battesimo è
ordinato all'integra professione
della fede, all'integrale
incorporazione dell'istituzione
della salvezza, come lo stesso
Cristo ha voluto, e infine, alla
piena inserzione nella comunione
eucaristica" (Unitatis
Redintegratio 22). Per
tutte queste prospettive, ma
soprattutto per l'orientamento
generale che fa riporre in Dio la
sorgente di ogni bene, la settimana
di preghiera di quest'anno mette a
fuoco la prospettiva giusta della
ricerca della piena unità. Gesù
stesso si è rivolto al Padre in una
preghiera chiedendo che "siano
uno" tutti i suoi discepoli di
ogni tempo. "Come tu sei in
me, o Padre, ed io in te; che siano
anch'essi una cosa sola in noi"
(Gv 17,21). A
questa visione di Dio, come fonte
della vita e dell'unità guardava il
Concilio Vaticano II (UR 7) quando
dichiarava: "Si ricordino tutti
i fedeli che tanto meglio
promuoveranno, anzi vivranno in
pratica l'unione dei cristiani,
quanto più si studieranno di
condurre una vita conforme al
Vangelo. Pertanto con quanta più
stretta comunione saranno uniti con
il Padre, col Verbo e con lo Spirito
Santo, con tanta più intima e
facile azione potranno accrescere le
mutue relazione
fraterne".
[Perché l'unità, che non è
data, non siamo noi a costruirla; ma
è il Signore che - se rimaniamo in
Lui - la costruisce in noi, con noi,
per noi e tra tutti i suoi. NdR]
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