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2. All'inizio del nostro incontro, desidero incoraggiarvi nella vostra
missione specifica di Pastori. Siete divenuti Vescovi per mezzo dell'ordinazione
sacramentale, successori degli Apostoli e primi responsabili, insieme al
Successore di Pietro, dell'annuncio della Buona Novella al mondo intero. So
quanto vi sta a cuore rendere le comunità cristiane a voi affidate delle
comunità vive, che siano testimoni autentici del Vangelo "coi fatti e
nella verità", come ci invita a fare l'apostolo san Giovanni (1 Gv 3, 1).
In seno alla società egiziana, tanto ricca di storia e di cultura e fortemente
caratterizzata dalla presenza dell'Islam, sapete che la testimonianza più
importante è quella della vita quotidiana, incentrata sul doppio comandamento
dell'amore di Dio e dell'amore del prossimo. 7. La Chiesa cattolica che è in Egitto non rivendica per se stessa alcun
vantaggio particolare, ma solo il diritto di poter vivere, in seno alla nazione,
della grazia che il Signore le ha fatto di chiamarla al suo servizio. Mi
compiaccio dell'importante lavoro che la Chiesa cattolica svolge in seno alla
società egiziana nell'ambito socio-educativo, al servizio della promozione
della donna, dell'assistenza alla maternità e all'infanzia, della lotta contro
l'analfabetismo, occupando così il suo posto nello sviluppo del Paese. ______________ |