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    Messaggio di Kirill I a benedetto XVI. Spero sinceramente in un fruttuoso sviluppo delle relazioni tra le nostre Chiese

Santità,
La ringrazio cordialmente delle calorose parole di augurio per la mia elezione a Patriarca di Mosca e di tutta la Rus', e anche per aver inviato alla cerimonia dell'intronizzazione un'alta delegazione guidata dal Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.
Obbedendo alla volontà di Dio, con umiltà e consapevolezza della responsabilità assunta ho accolto la decisione espressa dalla pienezza della Chiesa Ortodossa Russa riunita nel Concilio Locale, di affidarmi la croce del ministero patriarcale. Tra i molti compiti che si presentano al Primate della Chiesa Ortodossa Russa, una delle priorità è costituita dalla necessità fondamentale di attestare ed affermare i valori del Vangelo di Cristo nella società contemporanea.
Sono convinto che a questo debbano contribuire il dialogo e la collaborazione di tutti coloro che si fanno chiamare cristiani. Proseguendo le tradizioni createsi negli anni del ministero del mio predecessore il Santissimo Patriarca Alessio ii, Le assicuro che la Chiesa Ortodossa Russa resterà immutabilmente aperta alla cooperazione con quanti si dichiarano seguaci del Signore Gesù Cristo e mantengono la visione tradizionale circa i contenuti del messaggio che i cristiani debbono recare al mondo contemporaneo. Tra i collaboratori in questo campo, la Chiesa cattolica di Roma occupa un posto particolare, così come un posto particolare negli sforzi comuni dei cristiani, orientati al raggiungimento delle finalità sopra esposte, è quello occupato da Lei personalmente, Santità. Spero sinceramente in un fruttuoso sviluppo delle relazioni tra le nostre Chiese.
Le auguro a mia volta pace, salute e aiuto di Dio nel Suo operato.
Con affetto nel Signore.
(©L'Osservatore Romano - 14 febbraio 2009)

A Sua Santità
CIRILLO
Patriarca di Mosca
e di tutte le Russie


La saluto con gioia mentre assume la responsabilità di pastore della venerata Chiesa Ortodossa Russa. Ricordo bene la buona volontà che ha caratterizzato i nostri incontri durante il suo servizio come Presidente del Dipartimento delle Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca. In occasione della sua intronizzazione desidero, quindi, riaffermare la mia stima e la mia vicinanza spirituale. Prego affinché il nostro Padre celeste le conceda i doni abbondanti dello Spirito Santo nel suo ministero e le permetta di guidare la Chiesa nell'amore e nella pace di Cristo.
Lei è ora il successore del nostro amato fratello di venerata memoria, Sua Santità Alessio ii, che ha lasciato al suo popolo un'eredità profonda e duratura di rinnovamento e di sviluppo ecclesiale, poiché ha guidato la Chiesa Ortodossa Russa fuori dal lungo e difficile periodo della sofferenza causata dal sistema totalitario e ateo verso una presenza e un servizio nuovi e attivi nella società di oggi. Il Patriarca Alessio ii ha operato assiduamente per l'unità della Chiesa Ortodossa Russa e per la comunione con le altre Chiese Ortodosse. Parimenti ha conservato uno spirito di apertura e cooperazione con altri cristiani e con la Chiesa cattolica in particolare, per la difesa dei valori cristiani in Europa e nel mondo. Sono certo che Lei, Santità, continuerà a edificare su questa solida base per il bene del suo popolo e a beneficio dei Cristiani ovunque.
Quale Presidente delle Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca, lei stesso ha svolto un ruolo eccezionale nell'instaurare un nuovo rapporto fra le nostre Chiese, un rapporto basato su amicizia, accettazione reciproca e dialogo sincero nell'affrontare le difficoltà del nostro cammino comune. Spero con fervore che continueremo a cooperare per elaborare modalità per promuovere e rafforzare la comunione nel Corpo di Cristo, in fedeltà alla preghiera del nostro Salvatore che tutti siano una cosa sola perché il mondo creda (cfr. Gv 17, 21).
Consapevole delle enormi responsabilità che accompagnano il ministero spirituale e pastorale a cui lo Spirito Santo l'ha chiamata, le rinnovo, Santità, l'assicurazione delle mie preghiere e della mia buona volontà fraterna. Chiedo a Dio Onnipotente di benedirla con il suo amore, di vegliare sull'amata Chiesa russa e di sostenere i Vescovi, i sacerdoti e tutti i fedeli nella speranza incrollabile che è nostra in Gesù Cristo.
Dal Vaticano, 28 gennaio 2009

BENEDETTO PP. XVI


© Copyright 2009 - Libreria Editrice Vaticana
(©L'Osservatore Romano - 2-3 febbraio 2009)

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