McLuhan: i «Nuovi Media»,
le «folle elettroniche» e il «nichilismo»
“La Chiesa ha sempre proclamato la dottrina delle
anime individuali e della salvezza privata, che presuppone alla base
l’identità personale e la responsabilità individuale. Ma ultimamente il
mondo occidentale ha preso una direzione diversa, dovuta interamente
agli effetti dei nuovi media”. È l’analisi fatta da Eric McLuhan,
dell’Università di Toronto, che intervenendo oggi al Convegno su “Europa
e Americhe insieme, verso uno sviluppo integrale e solidale” si è
soffermato sulla “nuova cultura” dei media, in cui “l’identità
individuale non può più essere data per scontata, nel mondo
iper-partecipato di Internet e delle tecnologie interattive”. Grazie
alla “simultaneità” tipica della rete, ha spiegato infatti l’esperto,
“tutto è immediatamente disponibile ovunque”, e a dominare è la “folla
elettronica”, “invisibile” e composta di “intelligenze senza corpi”:
quando l’essere umano è trasformato in “bits” di informazioni, ha
ammonito McLuhan, la conseguenza è il “disorientamento della gente”. Per
McLuhan, infatti, la “folla elettronica vive come se fosse già morta, e
di conseguenza trova il nichilismo naturale”. Composta di “nuovi nomadi”
il cui unico obiettivo è “essere coinvolti”, la “folla elettronica” – o
“pubblico di massa” – è sintomo di “una nuova sensibilità che incoraggia
la crescita di nichilismo e di amoralità”. Un esempio: “l’infatuazione
per l’eutanasia e l’aborto”.
Nota di InternEtica: Le osservazioni sono più che
valide; ma occorre tener presente che i "Nuovi Media" presentano,
insieme ai rischi anche molte opportunità e - come tutti gli strumenti
del nostro vivere - devono rimanere mezzi e non fini, che acquistano
valenze positive o negative a seconda dell'uso che ne facciamo noi.
Quello che conta è sviluppare consapevolezza e responsabilità...