Mons. Robert Le Gall, Arcivescovo di Tolosa (da non confondere con il collega
Patrick Le Gal) è Presidente della Commissione Episcopale per la Liturgia. Un
ente il cui solo nome dovrebbe far correre brividi gelati nella schiena d'ogni
buon cattolico. Nella sua qualità, gl'incombe l'onere di supervisionare e dare
l'imprimatur al Messale domenicale per la Francia, con l'elenco delle feste
fisse e mobili.
La prima sorpresa nell'edizione del prossimo anno, ci informa
Periepiscopus
riprendendo un articolo di J. Madiran, è la soppressione, anzi la silenziosa
scomparsa dei santi patroni di Francia (per informazione: N.S. Assunta, S.
Giovanna d'Arco e S. Teresa del Bambin Gesù) annientati dalla rivoluzione
mondialista. Un po' come se, da noi, il Messale
si dimenticasse che S. Francesco è patrono d'Italia.
Ma quel che è favoloso è l'inserzione nel Messale di una lista, tanto esotica
quanto incongrua, di nuove feste e commemorazioni, chiamiamole così. Le
citazioni che seguono sono tradotte fedelmente dal testo originale di questo
"Messale" (possiamo chiamarlo ancora così?). Giudicate voi:
Il 29 novembre 2009: "Nella comunità musulmana, Aid al Kabir, festa del
sacrificio dell`ariete che Abramo ha immolato al posto di suo figlio."
Dal 12 al 19 dicembre: "Festa ebrea di Hanukkah che commemora la vittoria dei
Maccabei e la nuova dedicazione dell`altare del tempio di Gerusalemme dopo la
sua profanazione nell`anno 160 prima della nostra era."
Il 18 dicembre: "Festa dell`anno nuovo per la comunità musulmana."
Il 27 febbraio 2010: "Festa ebrea di Purrim in cui la comunità fa memoria del
digiuno di Ester, quando il popolo è stato liberato dal progetto di sterminio
degli ebrei in esilio in Persia."
Pagina 192: "quattordici secoli fa, nel 610, Maometto, allora semplice
carovaniere cominciò a predicare per riportare il popolo dalla Mecca alla
religione del Dio unico e insegnargli la sottomissione alla volontà divina."
[sic! sic!]
Il 21 marzo: "Colletta di doni per la CCFD" [l'assai politicizzato Comitato
Cattolico contro la Fame e per lo Sviluppo]
Il 19 maggio: "Festa ebrea di CHAVUOT, festa delle mietiture e del dono della
Legge."
Il 12 agosto: "comincia per i musulmani il mese di digiuno del Ramadan"
Il 18 settembre "la comunità ebraica celebra il grande perdono,Yom Kippur, il
giorno più solenne dell`anno consacrato all`espiazione dei peccati"
Dal 23 settembre al 1 ottobre, "nella comunità ebraica, festa di Sukkot o delle
Capanne che commemora il soggiorno nel deserto durante l`Esodo"
Ultima domenica di ottobre:" Festa della Riforma." [riforma protestante,
naturellement!].
Ci stupiamo poi se, in Francia, il cattolicesimo si sta estinguendo in una
manciata di anni?
Quel che è più strano è che questo vescovo, presidente della
Commissione episcopale per la liturgia è colui che, a questo titolo, dà
l'imprimatur ogni anno al Messale delle domeniche ed
è l'abate dell'Abbazia Benedettina di Sainte-Anne de
Kergonan. Un benedetti, come minimo, dovrebbe amare la liturgia così come ha
parlato Benedetto XVI nella sua catechesi su Cluny l'11 novembre scorso.
Tecnicamente, da come lo descrive l'editore (Tutto l'anno liturgico
2009-2010 in un solo volume - - Liturgia della Messa - Preghiere liturgiche
e letture bibliche-Introduzioni - Indicazioni per gli animatori - Calendario
liturgico - Feste da ricordare - Testi per la meditazione) sembra più un
sussidio liturgico per i fedeli o per gli animatori liturgici, piuttosto che
un calendario liturgico o un vero e proprio Messale. Tuttavia, anche
se non è "messale", è pur sempre un sussidio liturgico fondamentale e, così
com'è presentato, è chiaramente fuori della Verità e
del senso della Messa cattolica.
Si potrebbe
dire: fosse almeno andato a farsi un giro per vedere ciò che avviene durante
le ricorrenze altrui! Le altre religioni nella stragrande maggioranza dei
casi (tolti forse i protestanti, ma nemmeno tutti) praticano riti
tradizionali in luoghi intrisi di sacro. Assistervi non fa che aumentare la
voglia di riscoprire il nostro meraviglioso Rito Romano Gregoriano. No, questi
signori amano riempirsi la bocca di chiacchiere per mostrarsi "aperti" ed
"ecumenici", ma non sanno nemmeno di cosa stanno parlando.
Baggianate come
questa rientrano nel calabraghismo imperante nella Chiesa e non solo e sono
un preludio di dhimmitudine(1) da un lato e di diluizione del
cristianesimo nell'ebraismo dall'altro...
(1)La "dhimma" è la condizione in cui sono i cristiani e gli ebrei, secondo
il Corano, nelle terre d'Islam. Non possono fare atti contro l'Islam, come
diffondere la loro fede, e devono riconoscere in molti modi la superiorità
islamica. Infatti, mentre la "umma" è la comunità dei credenti (che
naturalmente sono solo loro) i "dhimmi" sono gli infedeli sottomessi, che
per avere protezione un tempo - e ancora oggi - devono pagare una tassa.
Precisazione di non secondaria rilevanza: l'Islam non ha una connotazione
geografica o di nazionalità: è Islam qualunque 'luogo' dove c'è una
comunità.