È interessante l'impegno ecumenico
che il Papa Benedetto XVI ha espressamento dato ai Monaci Benedettini
di San Paolo fuori le Mura con il n° 9 del Motu proprio che
pubblichiamo. Tra le tante istituzioni che promuovono l'Ecumenismo per propria iniziativa,
si tratta ora, per così dire, della prima ed unica Basilica nel mondo (pure Pontificia) che fa
Ecumenismo anche per incarico papale.
1. L’antica e venerabile Basilica di San Paolo fuori le Mura, che
sorge nel luogo in cui si venera la memoria dell’Apostolo delle
Genti, ha sempre avuto una peculiare importanza nella storia della
cristianità, insieme con le altre tre Basiliche Maggiori di Roma,
meta di numerosi pellegrinaggi, particolarmente in occasione degli
Anni Santi. Accanto alla Basilica di San Paolo esiste poi da tredici
secoli la prestigiosa omonima Abbazia dei Monaci Benedettini, per i
quali la medesima Basilica riveste anche la funzione di Chiesa
Abbaziale.
2. Con il Trattato Lateranense del 1929 e con i
successivi Accordi intercorsi fra la Santa Sede e l’Italia, è stato
riconosciuto che le aree e gli edifici costituenti il complesso di San
Paolo fuori le Mura appartengono alla Santa Sede e godono di uno
specifico status giuridico, secondo le norme del Diritto
internazionale. Sull’intero complesso extraterritoriale di San Paolo
fuori le Mura il Sommo Pontefice esercita i poteri civili secondo le
norme vigenti (cfr Legge
Fondamentale dello Stato della Città del Vaticano, del 26
Novembre 2000, in AAS Suppl. 71 [2000] pp. 75-83).
3. Tenendo presente che nel passato la Santa Sede ha
definito solamente alcuni aspetti delle competenze sia
dell’Amministrazione Pontificia della Basilica, sia dell’Abbazia
Benedettina, ritengo ora opportuno emanare alcune norme generali allo
scopo di chiarire o definire i principali aspetti della gestione
pastorale ed amministrativa del complesso di San Paolo fuori le Mura.
Ciò consentirà di compilare poi uno Statuto che fissi le competenze
dei soggetti interessati e ne regoli i rapporti.
4. Alla Basilica di San Paolo fuori le Mura, che
confermo quale ente canonico con personalità giuridica pubblica,
stabilisco che sia preposto, al pari delle altre tre Basiliche
Maggiori, un Arciprete nominato dal Romano Pontefice. In detta
Basilica, l’Arciprete eserciterà la giurisdizione ordinaria ed
immediata. Egli avrà un suo Vicario per la Pastorale nella persona
dell’Abate dell’Abbazia Benedettina di San Paolo, nonché un suo
Delegato per l’Amministrazione. L’Arciprete di San Paolo, inoltre,
dovrà sovrintendere a tutto il complesso extraterritoriale,
coordinando le varie amministrazioni ivi operanti, secondo le finalità
proprie, salvo quanto rientra nelle competenze esclusive dell’Abate
all’interno dell’Abbazia.
5. L’Abate del Monastero di San Paolo fuori le Mura,
dopo essere stato canonicamente eletto, deve ricevere la conferma del
Romano Pontefice. Egli gode di tutti i diritti e le prerogative quale
Superiore della Comunità benedettina. Al fine di consentire
all’Abate di attendere sempre più ai suoi doveri all’interno
della Comunità monastica (cfr PAOLO VI, M. p. Catholica
Ecclesia, del 23 ottobre 1976, in AAS 68 [1976] pp.
694-696), è stato disposto dal mio Venerato Predecessore Giovanni
Paolo II che l’area extraterritoriale contigua all’Abbazia sia
sottratta alla giurisdizione dell’Abate di San Paolo, il quale
conserverà la sua giurisdizione ordinaria intra septa monasterii
e la sua funzione liturgica all’interno della Basilica, come è
definito nel presente documento e sarà specificato nel successivo
Statuto.
6. L’Abbazia, a partire dal 7 marzo 2005, ha assunto
la denominazione di “Abbazia di San Paolo fuori le Mura”, essendo
stato recentemente soppresso il carattere ed il titolo di
circoscrizione “territoriale”. Fatte salve perciò le competenze
dell’Arciprete di San Paolo e quelle proprie dell’Abate, la potestà
di giurisdizione pastorale ordinaria sull’intera area
extraterritoriale di San Paolo fuori le Mura spetta al Cardinale
Vicario di Roma, il quale la esercita mediante la parrocchia
territorialmente competente della Diocesi.
7. Pertanto la “Pontificia Amministrazione della
Patriarcale Basilica di San Paolo”, costituita dal Papa Pio XI di
v.m. con Chirografo del 30 aprile 1933 ed aggiornata dal Beato
Giovanni XXIII con Chirografo del 20 dicembre 1962, è soppressa e
tutte le sue funzioni sono trasferite all’Arciprete, il quale le
eserciterà secondo quanto stabilito nello Statuto che sarà approvato
dai competenti Uffici della Santa Sede.
8. Poiché mi sta particolarmente a cuore che nella
Basilica di San Paolo fuori le Mura sia assicurato il ministero della
Penitenza in favore di tutti i fedeli che la frequentano, sia di
quelli appartenenti alla Diocesi dell’Urbe, sia dei numerosi
pellegrini provenienti dalle varie parti del mondo, confermo
volentieri quanto stabilito dal mio Predecessore il Papa Pio XI (cfr
Costituzione Apostolica Quod divina favente, del 3 maggio 1933,
in AAS 25 [1933] pp. 229 - 232), e cioè che
l’amministrazione del sacramento della Penitenza continui ad essere
affidato alla attenta cura di Penitenzieri, scelti fra i Monaci
Benedettini e costituiti secondo quanto disporrà il prossimo Statuto.
9. In tempi recenti, la Santa Sede ha dimostrato
particolare interesse nel promuovere nella Basilica, o nell’ambito
dell’Abbazia, lo svolgimento di speciali eventi di carattere
ecumenico. Sarà quindi compito dei Monaci, sotto la supervisione
dell’Arciprete, organizzare, coordinare e sviluppare tali programmi,
con l’aiuto anche di confratelli Benedettini di altre Abbazie ed in
accordo con il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità
dei Cristiani.
10. L’Apostolo delle Genti illumini e protegga
quanti svolgono le loro mansioni nella Basilica a lui dedicata e
conceda aiuto e conforto a tutti i fedeli ed ai pellegrini che con
sincera devozione si recano nel luogo sacro alla memoria del suo
martirio, per ravvivare la loro fede ed invocare la sua protezione sul
proprio cammino di santificazione e sull’impegno della Chiesa, per
la diffusione del Vangelo nel mondo contemporaneo.
Nonostante qualunque disposizione in contrario, anche
se degna di speciale menzione.
Dato nella Città del Vaticano, il 31 maggio 2005,
Festa della Visitazione della Beata Vergine Maria.
BENEDETTO PP. XVI