vi ringrazio per la grande gentilezza
che mi avete dimostrato in questo giorno che ho
trascorso in vostra compagnia, qui nei Territori
Palestinesi.
Sono grato al Presidente, il Sig. Mahmoud Abbas, per la
sua ospitalità e le sue gentili parole. E’ stata una
profonda emozione per me ascoltare anche le
testimonianze dei residenti che ci hanno parlato delle
condizioni di vita qui nella Zona Ovest ed in Gaza.
Assicuro tutti voi che vi porto nel mio cuore e bramo di
vedere pace e riconciliazione in queste terre
tormentate.
E’ stato davvero uno dei giorni più memorabili, fin da
quando sono arrivato a Betlemme questa mattina, ed ho
avuto la gioia di celebrare la Messa con una grande
moltitudine di fedeli nel luogo dove nacque Gesù Cristo,
luce delle nazioni e speranza del mondo.
Ho visto la cura prestata ai bambini di oggi nel Caritas
Baby Hospital.
Con angoscia, ho visto la situazione dei rifugiati che,
come la Santa Famiglia, hanno dovuto abbandonare le loro
case. Ed ho visto il muro che si introduce nei vostri
territori, separando i vicini e dividendo le famiglie,
circondare il vicino campo e nascondere molta parte di
Betlemme.
Anche se i muri possono essere facilmente costruiti,
sappiamo tutti che non durano in eterno. Possono essere
abbattuti. Ma prima è necessario rimuovere i muri che
costruiamo attorno ai nostri cuori, le barriere che
erigiamo contro il nostro prossimo.
Ecco perché, nel congedarmi da voi, voglio rinnovare il
mio appello all’apertura e alla generosità di spirito,
alla fine dell’intolleranza e dell’esclusione. Per
quanto un conflitto possa apparire senza via di uscita e
profondo, ci sono sempre motivi per sperare che possa
essere risolto, che gli sforzi pazienti e perseveranti
di quelli che lavorano per la pace e la riconciliazione
alla fine porteranno i loro frutti.
Il mio fervente desiderio per voi, popolo di Palestina,
è che questo possa realizzarsi presto e che possiate
finalmente godere di quella pace, libertà e stabilità di
cui per tanto tempo siete stati privati.
Vi assicuro che coglierò ogni opportunità per esortare
coloro che sono coinvolti nei negoziati di pace a
lavorare per una soluzione giusta che rispetti le
legittime aspirazioni di entrambi, Israeliani e
Palestinesi.
Come importante passo in questa direzione, la Santa Sede
desidera stabilire presto, in accordo con l'Autorità
Palestinese, la Commissione Bilaterale di Lavoro
Permanente che è stata delineata nell'Accordo di base,
firmato in Vaticano il 15 febbraio 2000 (cfr Accordo di
base tra la Santa Sede e l’Organizzazione di Liberazione
della Palestina, art. 9).
Signor Presidente, cari Amici, ancora una volta vi
ringrazio e affido tutti voi alla protezione
dell'Onnipotente. Che Dio rivolga il suo sguardo d’amore
su ognuno di voi, sulle vostre famiglie e su tutti
coloro che vi sono cari. Che egli benedica il popolo
Palestinese con la pace.
© Copyright 2009 - Libreria Editrice Vaticana