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Comunicato del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace

“La celebrazione delle esequie di don Andrea Santoro è occasione di cristiana pietà e orante meditazione su ciò che realmente serve la nobile causa dell’incontro tra i popoli e della pace”. È quanto sottolinea il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, in un comunicato diramato a margine delle esequie del sacerdote ucciso in Turchia domenica scorsa. “Mentre non si arrestano le ingiustificabili reazioni violente per l’oltraggio recato al sentimento religioso musulmano dalle ormai tristemente famose vignette satiriche su Maometto – si legge nel comunicato - non si può non rilevare che laicisti irrispettosi sbeffeggiano gratuitamente sentimenti sacri e intangibili ma chi paga con la vita sono religiosi dediti al dialogo e alla pace”.

Il comunicato di “Giustizia e Pace” ribadisce dunque che “restano certamente da condannare le violenze di massa dell’altrui sentimento religioso oltraggiato, tuttavia non è certo elogiabile l’indifferenza, men che mai talvolta il compiacimento per le offese recate ai nostri simboli religiosi, in particolare al Crocefisso, simbolo universale di riconciliazione, fraternità e amore”. Infine, si sottolinea che “la solidarietà cristiana nei confronti dei fratelli musulmani offesi e la riaffermata necessità del rispetto della loro libertà religiosa reclamano indubbiamente la mai abbastanza sottolineata esigenza di reciprocità nei riguardi della fede cristiana”.
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[Fonte: Radio Vaticana 10 febbraio 2006]

   
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