In un clima solenne e al tempo stesso festoso
si apre a Torre Pellice il Sinodo delle Chiese valdesi e
metodiste. "Sinodo", etimologicamente, significa
"cammino insieme" e la prassi del camminare insieme è
davvero tipica dell'ecclesiologia protestante. Questa settimana di
fine agosto, ogni anno, segna il momento di sintesi e di
programmazione della vita delle Chiese riformate italiane; si
tratta di una verifica a cui partecipano uomini e donne,
responsabili di comunità e semplici credenti.
Sono 180 membri che
intervengono con diritto di voto a questa importante assise. Una
metà è data dal corpo pastorale (in Italia i ministri iscritti
al ruolo sono 96; di questi una ventina sono donne); l'altra metà
è formata da persone che sono state elette dalle Chiese locali
oppure dalle cosiddette "assemblee intermedie", cioè
dalle conferenze distrettuali. Tutti i pastori vanno al Sinodo di
diritto, ma non tutti hanno diritto di voto : possono farlo
soltanto a rotazione così che il numero dei pastori che votano
non costituisca mai la maggioranza.
Oggi le strade di Torre Pellice saranno stipate dalla folla: ci
sono i rappresentanti ufficiali delle Chiese valdesi e metodiste
di ogni parte d'Italia, osservatori, accompagnatori, addetti ai
lavori, ospiti sia delle Chiese protestanti estere, sia delle
varie denominazioni evangeliche presenti in Italia. Sarà presente
anche una delegazione della Chiesa Ortodossa. Per la Chiesa
cattolica italiana saranno venuti il presidente della Commissione
Cei per l'ecumenismo e il dialogo, il vescovo di
Terni-Narni-Amelia Vincenzo Paglia, e il vescovo della diocesi di
Pinerolo, Pier Giorgio Debernardi. Numerosi saranno anche i
cattolici, preti religiose e laici, giunti dalle comunità locali
: questa giornata è diventata, infatti, per tutti un momento di
festa e di fraternità.
Il Sinodo si aprirà alle 15. Subito dopo, si comporrà il corteo
inaugurale: i membri e gli ospiti si recheranno al Tempio.
Qui
l'inizio dei lavori sarà segnato dal culto solenne presieduto da
Yann Redaliè. Nel cuore della celebrazione oggi avverrà la
consacrazione pastorale di Marcello Salvaggio e la presentazione
della diacona Alessandra Trotta. Salvaggio, nato nel 1972 a
Palermo, ha già animato le comunità di Trapani e Marsala. Forte
è anche la testimonianza offerta da Alessandra Trotta : figlia di
un noto avvocato siciliano,si è a sua volta laureata in
giurisprudenza.Aveva davanti a sè una carriera brillante, ma ha
scelto di rinunciarvi per dedicarsi totalmente al centro diaconale
"La Noce" che a Palermo si occupa dei bambini in
situazioni di disagio.
All'ordine del giorno per questo Sinodo 2004 c'è la riflessione
sul senso della presenza dei protestanti in Italia e sulle loro
prospettive, la questione degli ospedali valdesi e della diaconia,
il tema della distribuzione territoriale delle forze pastorali.