“Siamo
davanti ad una fase storica. L’inizio
dei negoziati di adesione all’Unione
europea è un grosso risultato ma il
vero cammino comincia adesso. Aspetterei
ad esultare”. È soddisfatto padre
Lorenzo Piretto, vicario di Istanbul, ma
la notizia dell’accordo dei negoziati
tra Turchia e Ue non gli fa dimenticare
una certa prudenza. “Il Paese – dice
al Sir – è chiamato a superare
ostacoli grossi che hanno un nome
preciso, Cipro e questione armena tra
tutti, e le istituzioni turche lo hanno
detto e ripetuto più volte che, per
risolverle, non svenderanno il loro
onore”. “Siamo davanti – prosegue
– ad un lungo cammino, tortuoso ma
sono fiducioso. Le reazioni qui in
città sono di grande esultanza. La
parte laica della popolazione crede che
con l’ingresso in Europa il Paese
possa crescere nel benessere e nelle
libertà. Ovviamente c’è anche chi,
come i fedeli musulmani, crede che un
ingresso in Europa possa mettere a
rischio la tradizione islamica. Da parte
cattolica – conclude – non possiamo
che appoggiare questo ingresso perché
favorirà una maggiore libertà
religiosa e non solo di culto, maggiore
rispetto delle minoranze e finalmente il
riconoscimento giuridico della Chiesa
cattolica”.
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Fonte: Agenzia SIR 4 ottobre 2005]