I
cristiani europei preparano un’assemblea
ecumenica “a tappe” fino al 2007 - La
“Charta Oecumenica” guida le
tematiche
“La luce
di Cristo illumina tutti. Speranza di
rinnovamento e unità in Europa”: è
questo il tema della terza Assemblea
Ecumenica Europea (AEE3), proposta dal
Comitato congiunto della Conferenza delle
Chiese Europee (KEK) e del Consiglio
delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE)
e riunita a Chartres (Francia) dal 3 al 6
febbraio 2005.
“Si tratterà di una ‘assemblea a
tappe’ che culminerà nell'incontro di
Sibiu (Romania) dal 4 all'8 settembre
2007, e sarà preceduta da un processo
comune, a livello nazionale e regionale,
per sviluppare il comune impegno
ecumenico delle Chiese in Europa”,
afferma un comunicato stampa conclusivo.
“Nei prossimi mesi la proposta del
Comitato Congiunto sarà sottoposta
all'approvazione definitiva dei
rispettivi organismi direttivi”.
Le tappe previste, secondo quanto è
stato annunciato questo lunedì, sono:
- “Un incontro europeo dei delegati
delle Chiese, delle Conferenze
episcopali, degli organismi e movimenti
ecumenici, che dovrebbe svolgersi a Roma
dal 24 al 26 gennaio 2006”;
- “una serie di incontri a livello
regionale e nazionale nel corso del 2006”;
- “un secondo incontro europeo
all'inizio del 2007, previsto a
Wittenberg (la città di Lutero, in
Germania)”;
- “ed infine, con la partecipazione di
3.000 delegati, la tappa finale di Sibiu,
per la prima volta al centro di un Paese
a tradizione prevalentemente ortodossa”.
“Durante il processo assembleare si
affronteranno le tematiche di attualità
con cui le Chiese sono confrontate oggi
in Europa, contenute nella ‘Charta
Oecumenica’, firmata da CCEE e KEK nel
2001: dall'unità visibile delle Chiese
al contributo dei cristiani alla
costruzione dell'Europa, alla
riconciliazione fra popoli e culture,
alla salvaguardia del creato e al dialogo
con le altre religioni e visioni del
mondo, a partire dall'ebraismo e
dall'islam”, afferma il comunicato
stampa distribuito dopo l'incontro di
Chartres.
“Il Comitato congiunto ha inoltre
adottato una serie di raccomandazioni
relative al mandato e alla metodologia di
lavoro del nuovo Comitato KEK-CCEE per le
Relazioni con i Musulmani in Europa, in
sostituzione del preesistente Comitato
‘Islam in Europa’”, rivela.
“Fra gli obiettivi del nuovo gruppo di
lavoro, lo sviluppo di contatti con i
musulmani e la riflessione sul progetto
di integrazione europea sotto il profilo
interreligioso”, si aggiunge poi.
“Nel corso della riunione, la
Commissione degli Episcopati della
Comunità Europea (COMECE) e la
Commissione Chiesa e Società della KEK
hanno ampiamente riferito sulle
prospettive di applicazione dell'art. 52
del nuovo Trattato costituzionale
europeo, che riconosce esplicitamente il
contributo delle chiese al dibattito
pubblico europeo, e prevede un ‘dialogo
aperto, trasparente e regolare’ con le
Chiese e le altre comunità religiose”.
“La COMECE e la Commissione Chiesa e
Società guardano attentamente al
progetto di adesione della Turchia
all'Unione Europea, sottolineando che
tale adesione non costituisce di per sé
un problema religioso, quanto di rispetto
dei diritti umani e della libertà
religiosa”, si legge di seguito nel
comunicato.
“Dopo un ampio dibattito sulla
situazione ecumenica in Europa, il
Comitato congiunto ha chiesto a KEK e
CCEE di raccogliere dati sulla situazione
delle ‘coppie miste’ e di riflettere
sulle possibilità di una più ampia
partecipazione delle associazioni di
famiglie interconfessionali alla vita
ecumenica”, sottolinea.
Infine si afferma che il Comitato
congiunto ha inoltre auspicato l'invio di
“una delegazione comune KEK-CCEE alle
Chiese del Medio Oriente. All'inizio dei
lavori, i co-presidenti Card. Cormac
Murphy O'Connor e Pastore Jean-Arnold de
Clermont hanno inviato un messaggio di
solidarietà al Papa Giovanni Paolo II,
esprimendo a nome di tutti i partecipanti
la loro gratitudine per il suo servizio
per la riconciliazione fra i cristiani
(vedi comunicato stampa del 4 febbraio
2005)”.
La prossima riunione del Comitato
Congiunto avrà luogo a Roma il 25-26
gennaio 2006.
Tra i partecipanti cattolici figuravano
il cardinal Josip Bozanic, Arcivescovo di
Zagabria, Vicepresidente CCEE, Croazia;
il cardinale Cormac Murphy-O'Connor,
Arcivescovo di Westminster,
Vicepresidente CCEE, Inghilterra;
monsignor Bernard N. Aubertin, Vescovo di
Chartres, Francia; monsignor Noël
Treanor, Segretario generale COMECE,
Belgio; monsignor Andrew Sommersgill,
Segretario generale della Conferenza
Episcopale dell'Inghilterra e del Galles.
In rappresentazione della KEK vi erano
invece il pastore Jean-Arnold de Clermont,
Presidente KEK, riformato, Francia; il
vescovo Atanasios d'Acaia, ortodosso,
Grecia; la decana Margarethe Isberg,
luterana, Vicepresidente aggiunta KEK,
Svezia; il vescovo Richard Chartres,
Vescovo di Londra, anglicano,
Inghilterra; il metropolita Daniel di
Moldavia e Bucovina, ortodosso, Romania;
OKRin Dr. Hannelore Reiner, luterana,
Austria; il metropolita Emanuele di
Francia, ortodosso, Francia.
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[Fonte: Zenit.org 7 febbraio 2005]