Una personalità
forte, pronta alle sfide dell'ecumenismo. È Benedetto XVI negli
auspici e nei commenti dei maggiori organismo ecumenici
L'ottimismo del WCC
Il Consiglio mondiale
delle Chiese (WCC) valuta con favore l'impegno del nuovo Papa a
ricostruire l'unità in modo «pieno e visibile». Ottimista il capo
delle relazioni ecumeniche Teny Pirri Simonian che ricorda come
"l'intero Consiglio mondiale sia stato istituito per avviare
un'unità visibile delle Chiese.
Kobia: «Integro e
leale»
Il segretario generale
del Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec), Samuel Kobia, nella
lettera inviata al nuovo Pontefice, lo definisce «uomo conosciuto per
la sua integrità teologica e lealtà ecclesiale, per la sua
semplicità evangelica e sensibilità pastorale». Di qui l'auspicio
che «sia guidato dalle visione ecclesiologica del Concilio Vaticano
II»
Williams colpito dal
nome
«Non vedo l'ora di
incontrarlo e di lavorare insieme per costruire sull'eredità del suo
predecessore», ha dichiarato l'Arcivescovo di Canterbury Rowan
Williams, primate della Chiesa Anglicana. Ratzinger «è teologo di
grande statura, che ha scritto profonde riflessioni sulla natura di
Dio e della Chiesa... La scelta del nome, Benedetto, suggerisce
come voglia legare la sua visione della Chiesa allo spirito monastico
di servizio e contemplazione».
Clements: una via
segnata
Il nuovo Papa dovrà
«guidare la Chiesa Cattolica in un futuro che pone molte sfide»
all'interno della Chiesa stessa, nelle relazioni con le altre Chiese e
con il mondo.Lo ha detto il Pastore Kleith Clements, segretario
generale della Conferenza delle Chiese europee (che raccoglie le
confessioni protestanti e ortodosse del continente), aggiungendo «Non
c'è alternativa al dialogo».