“Offese orribili e attacchi ripugnanti”. Così l’assemblea dei
vescovi cattolici di Terra Santa, in una nota del 18 febbraio, condanna un
programma notturno, andato in onda in questi giorni, sul canale 10 della tv
israeliana in cui “vengono attaccate le figure di Gesù Cristo e della Vergine
Maria”.
La nota firmata da 12 leader religiosi cattolici, tra cui il patriarca latino di
Gerusalemme, Fouad Twal e l’emerito Michel Sabbah, il Custode di Terra Santa,
padre Pierbattista Pizzaballa e mons. Elias Chacour, arcivescovo greco-melchita
di Akka, parla di “offese lanciate contro la nostra fede e di conseguenza contro
i cristiani. Il programma ha diretto i suoi attacchi contro le figure più sante
del nostro credo nel tentativo, esplicitamente dichiarato dal suo regista, di
distruggere il cristianesimo.
Nel fare così Canale 10 è stato usato per profanare la nostra fede ed offendere
centinaia di migliaia di cittadini israeliani cristiani e milioni di cristiani
nel mondo”.
Per i vescovi cattolici il programma “è un sintomo dei grandi problemi che
disturbano la società, come l'intolleranza, il rifiuto di accettare e rispettare
gli altri” e si inserisce “nel più ampio quadro degli attacchi contro i
cristiani in tutto Israele nel corso degli anni”. Tra questi i vescovi ricordano
le copie del Nuovo Testamento bruciate in pubblico nel cortile della sinagoga di
Or Yehuda.
Da anni – scrivono i vescovi - il Cristianesimo sta facendo molto per fermare le
manifestazioni di antisemitismo e adesso i cristiani in Israele devono
ritrovarsi, essi stessi, vittime di manifestazioni anti cristiane di basso
profilo?”. Nel condannare il programma l’assemblea dei vescovi chiede anche alle
autorità interessate di “adottare le azioni necessarie per porre fine a tale
orribile profanazione della nostra fede. È inconcepibile che questi incidenti
debbano verificarsi in Israele, che ospita alcuni dei santuari più cari della
cristianità, e che confida molto sui pellegrinaggi dalle nazioni cristiane.
Chiediamo al popolo israeliano e alle sue autorità di prendere le misure
adeguate nei confronti di tale inaccettabile offesa e dei suoi autori. Al tempo
stesso, chiediamo a Canale 10 di riconoscere la propria responsabilità, e
chiedere ufficialmente e pubblicamente scusa per questo incidente e per evitare
che si ripeta”.
Nella nota essi ringraziano anche “per la solidarietà mostrata i rappresentanti
musulmani ed ebrei, anche loro sconvolti e sconcertati” dal programma.
© Copyright Sir 19 febbraio 2009