Londra.
Tanti mazzi di fiori per la Regina, che quest'anno
festeggia I cinquant'anni di regno e strette di mano
calorose per il primate cattolico Cormac Murphy-O'Connor,
il primo rappresentante della gerarchia cattolica a
predicare a una funzione su invito del sovrano inglese dal
lontanissimo 1532, anno in cui Enrico VIII staccò
l'Inghilterra dalla Chiesa di Roma.
Domenica è stata la sua discendente Elisabetta II, capo
supremo della Chiesa inglese, a compiere un gesto
importante di avvicinamento. Se ancora non si può parlare
di ricomposizione della storica frattura, certo si tratta
di una tappa importante.
L'invito della regina al cardinale O'Connor, a pochi
giorni dall'inizio della settimana di preghiera per l'unità
dei cristiani, a predicare nella chiesa di St. Mary's, la
parrocchia ospitata nella tenuta di Sandringham nel
Norfolk, nord est di Inghilterra, dove la famiglia reale
trascorre le vacanze natalizie, è l'ennesimo segno dei
sempre migliori rapporti tra cattolici e anglicani.
La chiesetta è stata presa di assalto dai cattolici della
zona, felicissimi di poter ascoltare la predica del loro
leader, ed entusiasti del privilegio di poter sedere
accanto a membri importanti della famiglia reale come il
principe Filippo, marito della Regina, il conte di Wessex,
il figlio più piccolo della sovrana e la moglie. I
parrocchiani di St. Mary's hanno ceduto senza problemi i
loro posti ai cattolici. Un nutrito gruppo - almeno
duecento comprese alcune suore del convento di Swaffham -
che non è riuscito ad entrare in chiesa ha aspettato il
termine della funzione ansioso di stringere le mani al
cardinale e alla sovrana.
Il Vangelo di domenica del calendario anglicano,
comunicato all'ufficio del Cardinale insieme con l'invito
a trascorrere tutto il fine settimana nella residenza
reale, era il passo di Giovanni sulle nozze di Cana.
I due temi principali della predica di Murphy-O'Connor
sono stati la figura della Madonna e il cammino verso
l'ecumenismo. Centrare il sermone sulla figura della madre
di Gesù è stato considerato un gesto coraggioso dal
momento che nella chiesa anglicana la devozione mariana
risulta un po' marginale. O'Connor, invece, con una
interpretazione originale, ha spiegato come sia stata
Maria, anziché Gesù l'ospite di onore a Cana.
L'atteggiamento fondamentale di Maria che unisce tutti I
cristiani siano essi anglicani, cattolici, ortodossi o
riformati, ha spiegato Murphy-O'Connor durante la sua
predica, è una profonda e completa accettazione della
volontà di Dio.
Con la stessa sottomissione con la quale la Madonna
accetta di portare in grembo il Figlio di Dio, i cristiani
delle diverse denominazioni devono cercare l'unità, un
cammino che li avvicini gli uni agli altri.
«Sento oggi mentre predico in questa chiesa - ha detto il
Cardinale - che non si tratta di un evento isolato. É il
Santo Spirito di Dio che in tutte le chiese cristiane,
negli anni recenti, ci chiama a una unità più grande, a
una comunione più profonda». L'ecumenismo è una strada
lunga, ha detto ancora Murphy-O'Connor, ma molto fruttuosa
ed è molto significativo che, da cristiani, siamo uniti
in questa impresa.
Anche se il progresso ecumenico è lento, ha aggiunto il
Cardinale, «se ascoltiamo e cerchiamo di fare la volontà
di Dio nella nostra stessa vita, abbiamo buone ragioni per
sperare che alla fine l'unità tra i cristiani si
realizzerà».
Il cardinale ha dichiarato al termine di essere molto
felice di trovarsi con la Regina all'inizio di una
settimana scelta per la preghiera in favore dell'unita'
dei cristiani.
«Avverto un senso di grande privilegio nel trovarmi qui»,
ha proseguito il primate cattolico di Inghilterra e
Galles. «Penso che la mia presenza sia un segno della
crescente unità tra le due chiese».
L'invito al caridnale Murphy-O'Connor a predicare a
Sandringham fa parte della tradizione natalizia secondo la
quale la Regina invita ogni gennaio un rappresentante delle
altre chiese cristiane a commentare il Vangelo durante la
settimana dedicata all' unità dei cristiani. Lo scorso
anno lo stesso compito era toccato al reverendo Anthony
Burnham, il Moderatore delle Chiese evangeliche.
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