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    Dopo 60 anni inaugurata a Sofia la nuova cattedrale cattolica presenti anche ortodossi e musulmani

È stata consacrata ieri a Sofia, in Bulgaria, la nuova concattedrale di S.Giuseppe, costruita esattamente al posto della vecchia cattedrale, distrutta durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Durante il comunismo le autorità non hanno mai dato il permesso per la costruzione di una nuova chiesa e per più di 60 anni i fedeli hanno celebrato nel salone teatrale. La costruzione è iniziata il 2 luglio del 2002. La chiesa può contenere 350 persone. La messa solenne è stata presieduta dal Segretario di Stato cardinale Angelo Sodano e dai tre vescovi cattolici bulgari. Erano presenti anche autorità istituzionali e rappresentanti della Chiesa ortodossa bulgara e dei musulmani: il metropolita di Russe Neofit, il segretario del Santo Sinodo l’archimandrita Naum, il vicemuftì Shelom Ali. “Grande è oggi la nostra gioia - ha detto mons. Gheorghi Jovcev, vescovo di Sofia-Plovdiv - perché possiamo celebrare degnamente la liturgia”. “Questo tempio ci ricorda il nostro passato”, ha detto il presidente della Conferenza episcopale bulgara, mons. Hristo Projkov: “Non dimentichiamo coloro che hanno portato la croce, i nostri martiri, perché anche grazie a loro possiamo vivere oggi questa gioia”. “La chiesa nuova è una grande gioia per tutti i cristiani”, ha affermato il metropolita ortodosso Neofit, regalando un’icona della Vergine di Dio. Secondo il parroco della cattedrale, padre Cristoforo Kujok, “oggi Sofia assomiglia ad una piccola Gerusalemme: in un quadrilatero si trovano la sinagoga, la moschea, la cattedrale ortodossa e quella cattolica”.

   
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