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Dal
testamento spirituale di fra' Cristiano,
il superiore dei 7 monaci trappisti
uccisi sette anni fa in Algeria
Avevo già
letto anni fa questo testamento. Mi aveva
colpito. Ma ora, rileggendolo parola per
parola e in una terra musulmana, mi ha
impressionato. Vi si riflette il volto di
Gesù e l'essenza del suo vangelo. È una
luce per tutti noi. Un dono di grazia
calato in un momento di contrapposizione,
di odio, di violenza. Una via da seguire
nell'incontro con i nostri fratelli,
diversi, ma salvati dallo stesso Gesù e
guardati dallo stesso amore di Padre. Ho
ringraziato Dio di questi monaci
trappisti e ho pregato: donami Signore il
loro stesso cuore. [Andrea Santoro]
"Se
dovesse arrivare il giorno, e potrebbe
essere oggi, di essere vittima del
terrorismo che sembra voler ingoiare oggi
tutti gli stranieri che vivono in
Algeria, mi piacerebbe che la mia
comunità, la mia chiesa, la mia
famiglia, si ricordassero che la mia vita
era DONATA a Dio e a questo paese. Che
accettino che il Padrone unico di tutti
non saprebbe essere estraneo a questa
partenza così brutale. Che preghino per
me: come potrei essere trovato degno di
una tale offerta? Che sappiano accostare
questa morte alle tante altre ugualmente
violente ma lasciate nell'indifferenza
dell'anonimato. La mia vita non vale più
di altre… Ho vissuto abbastanza per
sapermi complice del male che sembra
prevalere nel mondo e anche del male di
colui che mi ucciderà ciecamente. Mi
piacerebbe, quando dovesse venire il
momento, avere un lampo di lucidità che
mi permettesse di sollecitare il perdono
di Dio e di tutti i miei fratelli in
umanità e nello stesso tempo di
perdonare io, con tutto il cuore, colui
che mi avrà colpito. Io non posso
augurarmi una tale morte: mi sembra
importante dirlo chiaramente. Non vedo
infatti come potrei rallegrarmi che
questo popolo che amo potesse essere
accusato tutto del mio assassinio. È un
prezzo troppo alto quello di dovere
"la grazia del martirio" (come
si chiama) a un algerino, chiunque esso
sia, soprattutto se questi dovesse dire
di agire per fedeltà a ciò che egli
pensa sia l'Islam. Conosco il disprezzo
di cui sono circondati tutti gli algerini
insieme. Conosco anche la caricature
dell'Islam che incoraggiano un certo
islamismo. È troppo facile mettere a
posto la coscienza identificando il
cammino religioso dell' Islam con
l'integralismo degli estremisti. Per me
l'Algeria e l'Islam sono un'altra cosa:
sono come il corpo e l'anima. Ho già
parlato chiaramente credo, a destra e a
sinistra di ciò che ho ricevuto
dall'Islam e dall'Algeria: vi ho
ritrovato molto spesso il chiaro filo
conduttore del vangelo imparato sulle
braccia di mia madre, che è stata la mia
prima chiesa, proprio qui in Algeria. La
mia morte sembrerà dare ragione a quelli
che mi hanno così facilmente trattato da
ingenuo o da idealista: "Lo dica
adesso quello che ne pensa!". Ma
costoro devono sapere che alla fin fine
io sarò stato liberato dalla curiosità
più lancinante che mi porto dentro:
affondare il mio sguardo in quello del
Padre per vedere i suoi figli dell'Islam
come lui li vede: tutti illuminati della
gloria di Cristo, anche loro frutto della
sua passione, investiti del dono dello
Spirito, la cui gioia segreta sarà di
ristabilire la comunione e la somiglianza
giocando con le differenze. Di questa mia
vita perduta, totalmente mia e totalmente
loro, io ringrazio Dio che sembra l'abbia
voluta tutta intera proprio per questa
GIOIA, contrariamente a tutto e malgrado
tutto. In questo GRAZIE, dove tutto è
detto ormai della mia vita, io includo
naturalmente voi, amici di ieri e di oggi
e voi, amici di qui, mettendovi accanto a
mia madre e mio padre, accanto ai miei
fratelli e alle mie sorelle, voi che
siete il centuplo che mi è stato dato
secondo la promessa. E includo anche te,
amico dell'ultimo minuto, che non sai
quello che fai. Si, lo voglio anche per
te questo GRAZIE e questo A - DIO, Dio
che porta il tuo volto. E che ci venga
concesso, se Dio lo vorrà, Lui Padre di
tutti e due, di ritrovarci finalmente
felici in Paradiso.
AMEN. InschAllah (se Dio lo
vorrà!)".
[dal sito
www.finestramedioriente.it promosso da
Don Andrea Santoro]
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