I cristiani, quando hanno dato vita ai più alti ideali della loro fede,
hanno difeso il debole e il vulnerabile e hanno lavorato instancabilmente
per proteggere e rafforzare le istituzioni vitali della società civile, a
cominciare dalla famiglia.
Noi siamo cristiani ortodossi, cattolici ed evangelici che si sono uniti
nell’ora presente per riaffermare le verità fondamentali della giustizia e
del bene comune, e per lanciare un appello ai nostri concittadini, credenti
e non credenti, affinché si uniscano a noi nel difenderli. Queste verità
sono:
- la sacralità della vita umana,
- la dignità del matrimonio come unione coniugale tra marito e moglie,
- i diritti di coscienza e di libertà religiosa.
In quanto queste verità sono fondative della dignità umana e del
benessere della società, esse sono inviolabili e innegoziabili. Poiché esse
sono sempre più sotto attacco da parte di forze potenti nella nostra
cultura, noi ci sentiamo in dovere oggi di parlare a voce alta in loro
difesa e di impegnare noi stessi a onorarle pienamente, non importa quali
pressioni siano esercitate su di noi e sulle nostre istituzioni affinché le
abbandoniano o le pieghiamo a compromessi. Noi prendiamo questo impegno non
come partigiani di un gruppo politico ma come seguaci di Gesù Cristo, il
Signore crocifisso e risorto, che è la Via, la Verità e la Vita.
Vita umana
Le vite dei nascituri, dei disabili e dei vecchi sono sempre più
minacciate. Mentre l’opinione pubblica si muove in direzione pro-life, forze
potenti e determinate lavorano per promuovere l’aborto, la ricerca
distruttiva degli embrioni, il suicidio assistito e l’eutanasia. Nonostante
la protezione del debole e del vulnerabile sia il dovere primo di un
governo, il potere di governo è oggi spesso guadagnato alla causa della
promozione di quella che Giovanni Paolo II ha chiamato “la cultura della
morte”. Noi ci impegniamo a lavorare incessantemente per l’eguale protezione
di ogni essere umano innocente ad ogni stadio del suo sviluppo e in
qualsiasi condizione. Noi rifiuteremo di consentire a noi stessi e alle
nostre istituzioni di essere implicati nel cancellare una vita umana e
sosterremo in tutti i modi possibili coloro che, in coscienza, faranno la
stessa cosa.
Matrimonio
L’istituto del matrimonio, già ferito da promiscuità, infedeltà e
divorzio, corre il rischio di essere ridefinito e quindi sovvertito. Il
matrimonio è l’istituto originario e più importante per sostenere la salute,
l’educazione e il benessere di tutti. Dove il matrimonio è eroso, le
patologie sociali aumentano. La spinta a ridefinire il matrimonio è un
sintomo, piuttosto che la causa, di un’erosione della cultura del
matrimonio. Essa riflette una perdita di comprensione del significato del
matrimonio così come è incorporato sia nella nostra legge civile, sia nelle
nostre tradizioni religiose. È decisivo che tale spinta trovi resistenza,
poiché cedere ad essa vorrebbe dire abbandonare la possibilità di ridar vita
a una giusta concezione del matrimonio e, con essa, alla speranza di
ricostruire una corretta cultura del matrimonio. Questo bloccherebbe la
strada alla credenza falsa e distruttiva che il matrimonio coincida con
un’avventura sentimentale e altre soddisfazioni per persone adulte, e non,
per sua natura intrinseca, con quell’unico carattere e valore di atti e
relazione il cui significato è dato dalla sua capacità di generare,
promuovere e proteggere la vita. Il matrimonio non è una “costruzione
sociale” ma è piuttosto una realtà oggettiva – l’unione pattizia tra un
marito e una moglie – che è dovere della legge riconoscere, onorare e
proteggere.
Libertà religiosa
Libertà di religione e diritti della coscienza sono gravemente in
pericolo. La minaccia a questi principi fondamentali di giustizia è evidente
negli sforzi di indebolire o eliminare l’obiezione di coscienza per gli
operatori e gli istituti sanitari, e nelle disposizioni antidiscriminazione
che sono usate come armi per forzare le istituzioni religiose, gli enti di
assistenza, le imprese economiche e i fornitori di servizi sia ad accettare
(e anche a facilitare) attività e rapporti da essi giudicati immorali,
oppure di essere messi fuori. Gli attacchi alla libertà religiosa sono
pesanti minacce non solo a persone singole, ma anche a istituzioni della
società civile che comprendono famiglie, enti di assistenza e comunità
religiose. La salvaguardia di queste istituzioni provvede un indispensabile
riparo da prepotenti poteri di governo ed è essenziale affinché fiorisca
ogni altra istituzione su cui la società si appoggia, incluso lo stesso
governo.
Leggi ingiuste
Come cristiani, crediamo nella legge e rispettiamo l’autorità dei
governanti terreni. Riteniamo che sia uno speciale privilegio vivere in una
società democratica dove le esigenze morali della legge su di noi sono anche
più forti in virtù dei diritti di tutti i cittadini di partecipare al
processo politico. Ma anche in un regime democratico le leggi possono essere
ingiuste. E fin dalle origini la nostra fede ha insegnato che la
disobbedienza civile è richiesta di fronte a leggi gravemente ingiuste o a
leggi che pretendano che noi facciamo ciò che è ingiusto oppure immorale.
Simili leggi mancano del potere di obbligare in coscienza poiché esse non
possono rivendicare nessuna autorità oltre a quella della mera volontà
umana.
Pertanto, si sappia che non acconsentiremo a nessun editto che obblighi
noi o le istituzioni che guidiamo a compiere o a consentire aborti, ricerche
distruttive dell’embrione, suicidi assistiti, eutanasie o qualsiasi altro
atto che violi i principi della profonda, intrinseca ed eguale dignità di
ogni membro della famiglia umana.
Inoltre, si sappia che non ci faremo ridurre al silenzio o
all’acquiescenza o alla violazione delle nostre coscienze da qualsiasi
potere sulla terra, sia esso culturale o politico, indipendentemente dalle
conseguenze su noi stessi.
Noi daremo a Cesare ciò che è di Cesare, in tutto e con generosità. Ma in
nessuna circostanza noi daremo a Cesare ciò che è di Dio.
Manhattan Declaration Executive Summary, 20 novembre 2009
Dichiarazione firmata da cattolici, ortodossi ed evangelici degli Stati
Uniti.
[Fonte]