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Il Vecchio
Continente non ha futuro se perde le sue radici cristiane
Maurizio Shoepflin, su Avvenire dell' 1 luglio
2005
Nell'estate del
2003, il frate francescano Nello Casalini, professore di esegesi e teologia del
Nuovo Testamento nello «Studium Biblicum Franciscanum» di Gerusalemme, compì
un lungo viaggio nell'Europa orientale e settentrionale, che si rivelò, nel
medesimo tempo, come un ritorno alle sorgenti della storia e della cultura del
nostro continente e come uno sguardo gettato sul futuro possibile che lo
attende. Casalini ha affidato le riflessioni più forti e i ricordi più vivi
originati da questo viaggio a un diario storico e letterario, che si giova delle
più diverse forme di espressione, tra le quali la poesia, il saggio, la
lettera, l'aforisma: ne è scaturito un libro molto coinvolgente, il cui titolo
e sottotitolo, «Viaggio di addio. Un manifesto per l'Europa», risultano di per
sé esplicativi dell'animus con il quale l'autore lo ha redatto e lo propone
all'attenzione del lettore. Scrive Casalini riguardo al suo lavoro: «Ho
espresso con franchezza e in forma rigorosamente logica un timore profetico, su
cui tutti tacciono, ma che ha afferrato alla radice il Cristianesimo europeo …
La marea montante e sommergente dell'Islamismo, che invade tutto, lascia
presagire la totale scomparsa della religione di Cristo dal suo naturale humus
storico, come scomparve in un baleno dal suo humus originario, il vicino oriente
e il bacino del Mediterraneo, sostituito dalla religione di Maometto». Ogni
tappa del cammino di Casalini evoca una straordinaria quantità di ricordi: la
Boemia e Jan Hus, Vienna e Marco d'Aviano, l'Ungheria e il cardinale Mindszenty,
la Polonia, ove si può dire che ogni pietra parla del cattolicesimo, e la Rus
con la sua celebre conversione a Cristo, e, ancora, le terre baltiche e le
nazioni scandinave, così lontane eppure raggiunte dall'annuncio del Vangelo e
vivificate dal vento dello Spirito. Che ne sarà di questa Europa
inscindibilmente legata al Cristianesimo? Casalini non nasconde i suoi timori:
«In un tempo di generale dissoluzione - si legge nella Premessa - quale è il
presente, a me non restava altro che rievocare con la memoria la storia del
passato per ridestare la coscienza di tutti coloro che, accecati e confusi dai
bagliori della cultura moderna, non vedono che l'Europa procede a grandi passi
verso la sua decadenza e la sua rovina. Se non preserva e salva dalla
distruzione la religione cristiana da cui è sorta vivificando la cultura
umanistica ricevuta in eredità dalla Grecia e da Roma, la sua morte è sicura e
può essere già ora diagnosticata».
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Nello Casalini, "Viaggio di addio" - Un manifesto per l'Europa, Sallustiana.
Pagine 432. Euro 35,00
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