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Giordania: dialogo tra cristiani, ebrei e musulmani contro il consumismo e il fondamentalismo 

Scuole e matrimoni misti i luoghi dove cresce la conoscenza fra religioni diverse. Ma è necessario il rispetto dei diritti umani e la libertà religiosa.


Il dialogo interreligioso in Medio oriente deve svilupparsi con chiarezza fra le tre religioni monoteiste (cristianesimo, ebraismo, islam). Per questo occorre conoscersi reciprocamente e trovare elementi e valori comuni che legano le tre tradizioni.

Sono queste alcune delle conclusioni  emerse al termine di un convegno del "Gruppo arabo per il dialogo interreligioso" tenutosi dal 19 al 22 settembre nella capitale giordana. L’incontro, sostenuto dall’Istituto americano per la promozione della pace, ha visto la partecipazione di 40 delegati della regione e un rappresentante degli Stati Uniti.

Abd El salam Daoud El Ebadi, Ministro giordano dei beni religiosi, ha detto che il governo di Amman è pronto a sostenere ogni processo di dialogo, purché basato sul rispetto dei diritti umani e sulla libertà religiosa.

I partecipanti hanno discusso anche dei problemi che frenano il dialogo, quali il fondamentalismo, l’ignoranza dell’altro, la non accettazione della diversità come voluta da Dio creatore.

Il dialogo interreligioso si sta sviluppando anche in alcune nuove situazioni: i matrimoni misti e l’afflusso di studenti musulmani nelle scuole cristiane. Da tempo le famiglie musulmane preferiscono l’educazione nelle scuole tenute dai religiosi cattolici.

Il messaggio finale del convegno condanna il consumismo e il fondamentalismo e chiede a tutti di avere cura delle famiglie miste, sottoposte a pressioni ed emarginazioni. Il messaggio esorta tutti a intensificare gli sforzi per stabilire la pace in Sudan, Iraq, Terra Santa, domandando una patria per i palestinesi, con Gerusalemme “capitale per ogni religione”.
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[Fonte: AsiaNews 23 settembre 2005]


   
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