Gli auguri del mondo al Papa

Un coro unanime si è levato da tutte le Chiese cristiane per confortare il Pontefice. Iniziative di preghiera da ebrei e musulmani. Solidale anche il mondo dello sport. Gli auguri di Bartolomeo: «Vai avanti nel Signore» L'auspicio del patriarca perché Dio «accordi una guarigione completa e rapida al Papa, nostro fratello anziano e amato». Messaggio augurale anche del metropolita d'Italia, Gennadios

Tutto il mondo prega per Giovanni Paolo II. Senza distinzioni di frontiere, confessioni e religioni. Da Costantinopoli giungono l'augurio e la preghiera del Patriarca ecumenico Bartolomeo I. Da Roma l'affetto del rabbino Di Segni e di tutta la comunità ebraica. In Italia e nei più diversi Paesi del mondo si moltiplicano le iniziative delle diocesi, delle parrocchie, di singoli gruppi di fedeli. Persino il mondo dello sport si mobilita per il Papa «campione della fede».
Preghiere ecumeniche
«In questi giorni difficili - scrive Bartolomeo I - di tutto cuore e con la preghiera noi chiediamo al Signore, medicina delle nostre anime e dei nostri corpi, di accordare una guarigione completa e rapida al Papa, nostro fratello anziano ed amato». «Il Signore - conclude il messaggio - doni al Papa il coraggio di continuare per lungo tempo la sua missione sacra ed efficace a favore della sua Chiesa e del mondo intero».
Alla voce del Patriarca ecumenico si aggiunge quella del metropolita ortodosso d'Italia, Gennadios. «Auspichiamo che il Pontefice possa continuare la sua meravigliosa opera sui temi della pace, della giustizia, dei diritti umani e dell'unità dei cristiani». Lo stesso augurio che formula Gianni Long, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia.
Ebrei e musulmani
Ma non pregano solo i cristiani. Ieri Il rabbino Riccardo Di Segni si è recato al "Gemelli" insieme con una delegazione della comunità ebraica di Roma. «Abbiamo recitato un salmo in una saletta a parte, come facciamo quando assistiamo un malato sofferente», ha detto ai giornalisti. E Amos Luzzatto, presidente delle comunità ebraiche in Italia, parlando con l'agenzia Sir, ha aggiunto: «Il Papa è un amico di noi ebrei. La nostra preghiera è che guarisca presto e che possano essergli rispettate le sofferenze».
In preghiera per Giovanni Paolo II anche numerose comunità musulmane, come ha assicurato il presidente dell'Ucoii Mohamed Nour Dacan.
Dalle Alpi alla Sicilia
Tutte le diocesi italiane si stringono idealmente in queste ore intorno al letto del "Gemelli". «Torino - ha ricordato l'arcivescovo del capoluogo piemontese, cardinale Severino Poletto - ha motivi di speciale riconoscenza» verso il Papa. «Ora è il momento di esprimere questa riconoscenza con iniziative concrete di preghiera per le quali invito a farsi promotrici tutte le comunità ecclesiali sia parrocchiali che religiose». Lo stesso invito formulato a Palermo dal cardinale Salvatore De Giorgi. «Le notizie sempre più rassicuranti sul regolare decorso post operatorio - afferma l'arcivescovo della città siciliana - rafforzano la nostra preghiera che soprattutto nelle chiese parrocchiali avrà i più significativi momenti comunitari». Una iniziativa particolare nella diocesi di Firenze. «In tutte le chiese - annuncia l'arcivescovo, cardinale Ennio Antonelli - domani si pregherà in particolare per il Papa. Che il Signore lo conservi alla Chiesa e al mondo. Abbiamo ancora bisogno di lui». E da Roma, dove ieri è stato presentato un suo libro, anche il cardinale Carlo Maria Martini fa gli auguri al Pontefice: «Siamo tutti uniti nella preghiera - dice l'arcivescovo emerito di Milano - perché il Signore lo sostenga».
«Tutta la Puglia, vescovi, sacerdoti, e popolo sono in trepida preghiera per la salute del Papa». Lo fa presente l'arcivescovo di Lecce, Cosmo Francesco Ruppi, anche a nome della Conferenza episcopale pugliese, della quale è presidente. «Una volta il Santo Padre mi disse - aggiunge Ruppi - "La preghiera del popolo è la mia forza". Non ci stanchiamo di pregare e mobilitiamo soprattutto la preghiera dei bambini, dei malati e dei sofferenti».
Analoghe iniziative vengono annunciate a Terni (il vescovo, monsignor Vincenzo Paglia, durante il precedente ricovero accompagnò 100 vescovi di 40 Paesi del mondo e di tutte le confessioni cristiane per un incontro di preghiera nella cappella del "Gemelli"); a Trieste, dove questa sera i giovani animeranno una veglia nella cattedrale di San Giusto, presente il vescovo, monsignor Eugenio Ravignani; nelle chiese di Calabria, dove è stato l'arcivescovo di Reggio Calabria e presidente della conferenza episcopale regionale, monsignor Vittorio Mondello, a rivolgersi ai fedeli. «Il Signore ci conservi il Papa, martire per le sue malattie e la sua sofferenza». Assicurazioni di vicinanza spirituale provengono anche da Trento (l'arcivescovo Luigi Bressan: «Accompagniamo la degenza del Pontefice con la costante invocazione al Signore»); dagli scout e dalle guide dell'Agesci e da San Giovanni Rotondo, dove ieri sera si è svolta una veglia per il Papa, trasmessa integralmente da Tele Radio Padre Pio.
In tutto il mondo
Impossibile dar conto di tutte le iniziative nei cinque continenti. Da Madrid al Burundi. Dall'Uruguay al Messico, dalla Turchia allo Sri Lanka fino a Sumatra le comunità sono accanto a Giovanni Paolo II con l'affetto e la preghiera. Anche in Cina riferisce l'agenzia Fides, è «costante» la preghiera» dei fedeli, informati dalle tivù satellitari, da internet e via sms.  
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[Fonte: Avvenire febbraio 2005]

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