Il portavoce di
Tsahal (l’esercito israeliano), ha precisato che Israele
manterrà il blocco aereo e navale sul Libano per prevenire l’arrivo
di armi agli Hezbollah.
Intanto a Beirut,
un incontro del governo, che doveva decidere l’invio di truppe
libanesi nel sud e il disarmo degli Hezbollah, è stato
rimandato. Il ritardo potrebbe compromettere l’attuazione del
cessate-il-fuoco e della risoluzione Onu, che prevede il ritiro
di Israele dal Libano nel momento in cui 15 mila soldati
libanesi si insediano nel sud e disarmano gli Hezbollah. Hassan
Nasrallah, leader della milizia sciita, ha detto che gli
Hezbollah rispetteranno il cessate-il-fuoco, ma che resisteranno
alla presenza di Israele in Libano, dopo il varo della
risoluzione.
La diplomazia
mondiale si appresta intanto a varare la forza internazionale
che dovrebbe andare a rafforzare le truppe Onu (Unifil), con il
mandato di far attuare il cessate il fuoco. Francia, Italia, ma
anche Turchia e Malaysia si sono dette pronte a inviare le loro
truppe. Per il loro dispiegamento sarà necessario attendere
settimane, facendo aumentare i timori che il fragile
cessate-il-fuoco non sarà mantenuto.