“Prima conosciamo le altre confessioni e
religioni.
Poi dialoghiamo”
Prima di dialogare
con le altre Chiese e religioni bisogna conoscerle, e conoscere anche
la propria. È questa l’idea alla base del nuovo Master “Chiesa, Ecumenismo e
Religioni”, un’iniziativa della Facoltà di Teologia dell’Ateneo
Regina Apostolorum di Roma che inizierà ad ottobre.
Intervista al professor Joan-Andreu Rocha
Scarpetta, direttore di questo nuovo programma, che insieme al decano
della Facoltà di Teologia, P. Thomas Williams, LC, ha creato il
Master.
Perché avete deciso di lanciare questo nuovo Master, quando ce ne
sono altri sull’ecumenismo e il dialogo?
Rocha: Questo Master risponde alla necessità di conoscere meglio le
religioni nell’odierno contesto mondiale, in cui la dimensione
religiosa ha dimostrato la sua importanza, ma dove il relativismo
spunta spesso per una mancanza di criteri.
Esistono altre iniziative di dialogo ecumenico e interreligioso, ma
noi ci muoviamo sul livello che precede il vero dialogo, cioè sul
piano della conoscenza degli altri. Il dialogo viene dopo.
Il Master si dirige piuttosto a persone che abbiano voglia e necessità
di conoscere cosa sono e cosa credono le altre confessioni cristiane,
le altre religioni, i movimenti religiosi alternativi (sette, New Age,
ecc.), e cosa dice la Chiesa Cattolica in rapporto a loro.
In questo senso, il Master si colloca in completa sintonia con il
desiderio del Papa Benedetto XVI, che ha assunto “come impegno
primario quello di lavorare senza risparmio di energie alla
ricostituzione della piena e visibile unità di tutti i seguaci di
Cristo”.
Non esiste un pericolo che il tentativo ecumenico e il dialogo
interreligioso danneggino la forza dell’evangelizzazione e lo
spirito missionario?
Rocha: Dobbiamo distinguere: l’ecumenismo è molto diverso dal
dialogo interreligioso, anche se il nuovo Master affronta ambedue gli
aspetti. L’ecumenismo cerca la promozione dell’unità dei
cristiani, divisi per motivi storici e dottrinali ma che hanno come
punto di riferimento Gesù Cristo. È lo stesso Gesù Cristo che
desidera che “tutti siano uno” (Ut Unum Sint).
Se i cristiani non sono uniti, è difficile che siano credibili al
mondo. Senza ecumenismo, la missione e l’evangelizzazione sono
deboli, perché puntano al di fuori senza aver risolto il problema
dentro.
Da qui l’importanza prima di conoscere le altre confessioni, Chiese
e comunità cristiane, per camminare dopo verso un dialogo che porti
all’unità.
Il discorso del dialogo interreligioso è un’altra cosa: qui si
tratta, come cattolici, di capire il perché della diversità
religiosa, come fatto storico e culturale. Perché ci sono tante
religioni? Qual è il senso di esse alla luce della Rivelazione di
Cristo? Per arrivare a queste domande bisogna prima conoscere chi sono
gli altri.
La conoscenza, insieme alla propria identità, è la base per il
dialogo. Non ha senso dialogare quando non sai chi sei né chi sono
gli altri.
La missione si fonda su questa conoscenza, ed il dialogo non è un
sostituto di essa. Anzi: come ha accennato chiaramente il Magistero,
il vero dialogo è un aspetto della missione, perché significa
innanzitutto la testimonianza della propria fede. Non significa la
perdita dell’identità, ma la riaffermazione delle propria identità
religiosa di fronte agli altri, riconoscendo l’“alterità”
dell’altro, ma allo stesso tempo la particolarità della propria
fede.
Noi intendiamo fornire gli strumenti di conoscenza per un ulteriore
dialogo. Prima, conoscere. Dopo, dialogare. Una prospettiva del nuovo
Master è presentare la dottrina della Chiesa Cattolica sulle
confessioni cristiane ed il pluralismo religioso.
Il nuovo Master offre gli elementi previi ed indispensabili per
avviare un dialogo ecumenico ed interreligioso fecondo, cioè la
conoscenza basilare delle altre confessioni cristiane, delle altre
religioni e dei movimenti religiosi alternativi, additando le
somiglianze e differenze rispetto alla fede cattolica.
Come si svolgerà questo programma di conoscenza delle altre
confessioni e religioni?
Rocha: Gli scopi del Master sono fornire gli elementi necessari per
affermare e dare consistenza alla propria fede di fronte alle altre
confessioni e religioni e conoscere la storia, dottrina,
caratteristiche ed attualità delle altre confessioni cristiane, delle
altre religioni e dei movimenti religiosi alternativi.
Per farlo, il Master si divide in due anni di lezioni che si terranno
i mercoledì pomeriggio. Il programma è diviso in quattro moduli che
comprendono lo studio comparato delle religioni, le confessioni
cristiane e l’ecumenismo, le grandi religioni del mondo e il dialogo
interreligioso, e i movimenti religiosi alternativi (sette, New Age,
ecc.)
Come metodologia si punterà sulla presentazione delle confessioni
cristiane e delle grandi religioni del mondo, mostrando i rapporti
storici con queste e studiando i documenti magisteriali e teologici
che esprimono le direttive e gli orientamenti di questi rapporti.
Accanto alle lezioni in aula, il percorso del Master comprende anche
la lettura di testi offerti tramite Internet, complentando così il
lavoro in aula con la lettura di testi e documenti
d’approfondimento.
Per il primo anno il programma include la presentazione dei grandi
temi delle religioni presentati in modo comparativo (primo semestre) e
la fede cattolica in rapporto ad altre confessioni cristiane, così
come la Chiesa cattolica e l’ebraismo (secondo semestre). Il Master
partirà ad ottobre 2005.
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[Fonte: Zenit.org 25 maggio 2005]
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