La grande Santa, Dottore della Chiesa e protettrice
d'Italia e d'Europa, così si rivolgeva al Papa: «Vi prego,
Padre mio dolce, che voi... usiate lo strumento della potentia e virtù
vostre: che nel giardino della Santa Chiesa voi ne traggiate li fiori
puzzolenti, pieni di immondizie e di putridità, enfi di superbia, cioè
li mali pastori e rettori che attorniano e imputridiscono questo
giardino della Chiesa. Gittateli fuori, che non abbiano a governare
più. Piantate in questo giardino fiori odoriferi, pastori e governatori
che siano veri servi di Gesù Cristo...». E chiude la lettera dicendo: «Io
vi dico: venite, venite, venite (esortava il Papa a ritornare a Roma) e
non aspettate il tempo, ché il tempo non aspetta voi» Chissà se nella temperie odierna la Santa avrebbe scritto negli stessi termini? Forse sì. | home | |
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