Pensiero di Pentecoste
Francesco riferiva in un suo post:
"le navate della chiesa hanno tremato al ritmo dei loro
tamburi e di canti tribali ossessivi ritmati dai battimani di un codazzo di
bambini (la terza generazione neocatecumenale) inconsapevoli di tutto."
Ciò fa riflettere su due ulteriori aspetti, poco
evidenziati.
- La setta neocatecumenale sta trasformando le chiese da luoghi di
raccoglimento silenzioso, di meditazione, di preghiera, in palcoscenici
teatrali dove viene messo in scena lo spettacolo di una religiosità pagana,
tribale, aggressiva e totalizzante. Le loro cerimonie tendono a scatenare una sorta di trance collettiva, che
ricorda i riti vodoo, in cui la coscienza viene annullata da un vero e
proprio annichilimento ed asservimento mentale.
Questo è tipico delle sette pagane ed esoteriche, NON DELLA TRADIZIONE
CATTOLICA.
- La strumentalizzazione dei minori. Il Cammino tende a condizionare fin
dall'infanzia i figli degli adepti, inculcandogli modi di agire e di pensare
rigorosamente condizionanti della libera manifestazione del pensiero
individuale.
È come se si volesse costruire, destrutturandone la
personalità e formandola esclusivamente secondo le logiche del Cammino, nuove
generazioni completamente condizionate dalle teorie e metodi del Cammino.
Ciò è tipico di tutti i regimi totalitari e violenti: la setta neocatecumenale
non ha fatto altro che adottarne il metodo coercitivo.
Quanta differenza con il catechismo della nostra Chiesa, che insegna ai
bambini il modo corretto di essere buoni cristiani senza violarne le
personalità in formazione!!
Se è vero come è vero tutto questo, a maggior ragione è necessario fermare
questa tremenda setta che sta stravolgendo le basi dell'insegnamento di Nostro
Signore, muovendosi ed operando secondo le logiche dell'Anticristo.
È questo il grande segnale di salvezza che attendiamo tutti dal Santo Padre,
per allontanare dalla Santa Madre Chiesa questa devastante e distruttiva
eresia, riportando ordine e serenità nella Casa del Signore.
Questo perchè purtroppo nelle gerarchie continuano a commettere il grave
errore di vedere il Cammino parte dei movimenti ecclesiali e dunque della
Chiesa, e non un elemento spurio ed anomalo. E pertanto, tendono a
minimizzarne le aberrazioni e ad esaltarne gli aspetti apparentemente
positivi, tipo le nuove adesioni, le vocazioni, il ritorno dei "lontani", e
non ultimo, il flusso di soldi che il Cammino gestisce.
Ma è tutto fumo di Satana, questo è il punto.
Se il Cammino avanza, non è un vantaggio per la Chiesa, ma un passo avanti
nella sua disgregazione unitaria, nella sua sostituzione da parte di una setta
eretica onnivora, aggressiva ed invadente. Prima lo capiscono in Vaticano, prima si sanerà
la piaga.
Anche perchè, è bene evidenziarlo, la protesta oggi ancora generica verso il
Cammino, testimoniata anche attraverso il
nostro blog, potrebbe coagularsi domani
in una opposizione organizzata e condotta in nome della difesa della
tradizione ed ortodossia cattolica, con reali pericoli di divisione nel corpo
stesso della Chiesa, a causa dell'inerzia e del temporeggiamento delle
gerarchie.
Il che sarebbe un male non meno peggiore della piaga neocatecumenale, giacché
si scatenerebbe per la prima volta nella storia una crociata all'interno
stesso della Chiesa.
È per evitare tali pericoli che il Santo Padre deve intervenire al più presto
con decisione e fermezza, per il bene della Chiesa e della intera comunità dei
credenti.
In tal senso, per grazia di Dio, Benedetto XVI è un profondo teologo ed è
stato in precedenza il prefetto delegato proprio alla difesa della fede.
Questa, inutile negarlo, è una delle nostre maggiori certezze in tutta questa
brutta e tragica vicenda del Cammino neocatecumenale.
Il Cammino può aver ingannato a volte due papi, ma non può ingannare sempre
tutti i papi.