POL 11/06/2008 17.26.23 Titoli Stampa
DOPO ‘MESSA IN LATINO’ ARRIVANO STATUTI NEOCATECUMENALI
Approvati dal Papa, consegnati venerdì mattina al movimento
Città del Vaticano, 11 giu. (Apcom) - Dopo il
motu proprio dell’anno
scorso che ha liberalizzato il messale preconciliare (la cosiddetta messa in
latino), arrivano altre novità liturgiche in Vaticano. Il Papa, a quanto si
apprende, ha approvato definitivamente gli statuti del Cammino
Neocatecumenale e il relativo decreto verrà consegnato ai leader del
movimento venerdì prossimo presso il Pontificio consiglio per i laici. Se
con la ‘Summorum pontificum’ Benedetto XVI ha teso una mano ai
tradizionalisti, non senza creare scontento nei settori più progressisti
della Chiesa cattolica, il semaforo verde ai neocatecumenali sembra
avallare, invece, gli usi liturgici (ma anche, più in generale, la
spiritualità e l’ecclesiologia) di un movimento che ha dato più di un
grattacapo ai custodi della prassi liturgica tradizionale. I quali, ad
esempio, contestano l’uso di una mensa addobata al centro della chiesa
invece del consueto altare in fondo alla navata. Aggiunte a perplessità di
ordine pastorale - come la ’segretezza’ delle catechesi e il ruolo centrale
del catechista nella vita delle comunità - queste divergenze hanno creato
attorno ai neocatecumenali sospetti e diffidenze tanto nelle parrocchie che
nella Curia romana. Sentimenti controbilanciati, però, dalla stima di altri
settori della Chiesa cattolica, al punto che è arrivata, appunto,
l’approvazione papale degli statuti. La notizia, non ufficiale, trova
riscontro in Vaticano. Non sono, però, noti i contenuti dei documenti
approvati da Ratzinger e di conseguenza non è possibile stabilire in
anticipo quante e quali istanze neocatecumenali siano state recepite, né se
tutti i documenti siano stati approvati definitivamente e non, in parte, ‘ad
experimentum’. Di certo c’è solo che alle 11 di venerdì mattina, a quanto si
apprende, il cardinal Stanislao Rylko, presidente del Pontificio consiglio
per i laici, consegnerà il decreto di approvazione definitiva degli statuti,
insieme con il testo finale degli stessi statuti, a Kiko Arguello e Carmen
Hernandez, iniziatori del Cammino Neocatecumenale che, insieme con il padre
Mario Pezzi, formano l’equipe internazionale responsabile dei
neocatecumenali. La consegna si svolgerà nella sede dello stesso dicastero
responsabile per i movimenti cattolici. Ska 11-GIU-08 17:20
Questa è la notizia, adesso ci sono da verificare le modalità.
Del tutto improprio e frutto di ignoranza paurosa o di crassa malafede che
l’approvazione degli statuti venga fatta passare per una novità liturgica
messa sullo stesso piano del Vetus Ordo!!!
Dovremo vedere i dettagli dell'approvazione, ma chi alimenta le notizie in
questi termini non parte bene.
Per ora facciamo nostre queste parole di un nostro interlocutore:
“È l’umanità che ha abbandonato la Chiesa o è la Chiesa che ha
abbandonato l’umanità?”. Parole del poeta Thomas Eliot .
Non le conoscevo, così come non conoscevo la spiegazione data da Giussani a
questa terribile domanda: “La Chiesa ha cominciato ad abbandonare
l’umanità perché ha dimenticato chi era Cristo … ha avuto vergogna di Cristo
…”.
Io non so se si sia ancora in tempo, ma queste parole debbono essere gridate
ovunque, con forza, da coloro che si ritengono Cattolici, perché nessun
altro lo può fare, come la storia della Chiesa ha dimostrato attraverso i
lunghi secoli che ne sostanziano il passato. Ciò che l’ha salvata, nelle
crisi più gravi, è stato sempre qualcuno al di fuori della gerarchia, ma
armato soltanto della fede in Gesù e attraverso di quella capace di vedere e
denunziare gli errori, le debolezze, i tradimenti della Chiesa-Istituzione.
La crisi delle strutture organizzative della Chiesa – suore, preti, ordini
monastici – è drammatica nelle sue cifre concrete (anche se ci si ostina a
non discuterne pubblicamente), salvo quelle relative alle strutture
tradizionali (o del Motu Proprio). Dal Concilio Vaticano II in poi il
declino è stato inarrestabile. Il numero complessivo dei Sacerdoti si è
ridotto di due terzi, senza prendere in considerazione l’età media che
supera i sessanta anni. Le Religiose, che hanno rappresentato fin
dall’inizio la presenza più diffusa e più fattiva della Chiesa Cattolica in
tutte le parti del mondo e il cui rapporto con i consacrati di sesso
maschile è stato sempre di tre a uno, oggi in Europa non esistono quasi più
(le si cerca in India, in Africa, nelle Filippine).
Dunque, è vero: la Chiesa-Istituzione moderna “si vergogna di Gesù”; si
vergogna della bellezza, della trascendenza, della verità del suo messaggio.
Qualcuno, però, alla fine si scuoterà dall’inerzia del conformismo, dalla
vigliaccheria: ne sono sicuro. Non occorrono né decine, né centinaia di
preti o di religiosi che ammiccano dal video esperti di tutto: dal calcio
alla prostituzione, ai drogati. È sufficiente che uno, uno solo gridi ad
alta voce di non voler tradire Gesù. Saranno i laici ad unirsi a lui. E
prova di questo sono le ‘poche’ Messe Tridentine (in Italia forse perchè nel
resto del mondo stanno spuntando come funghi)!