Pubblichiamo
una
segnalazione sull'evento del 27 dicembre prossimo, apparsa sul blog Messa in Latino con relativa risposta e
aggiungendo nostre considerazioni. E' confortante constatare che non siamo più i soli a parlare
di questi problemi. Richiamiamo la vostra
attenzione sulle URL segnalate, che non si riferiscono al nostro sito.
La fonte è
tradizionalista; ed ha il pregio di sottolineare quel che c'è da
stigmatizzare
Neocatecumenali padroni di Roma!
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Quello che segue è il comunicato tratto da un sito neocatecumenale:
notare come partono da un problema reale, per proporre e alla fine imporre
il loro 'modello' a tutta la Chiesa.
""Si sta distruggendo la famiglia cristiana, si sta distruggendo la società
del domani. L'Europa sta abbandonando le sue radici cristiane, ha ripetuto
il Santo Padre. Quest'anno l'incontro si terrà nella Piazza di Lima di
Madrid, dove Giovanni Paolo II nel 1982 fece il primo incontro sulla
famiglia. E dove ha gridato: "Il futuro dell'umanità passa attraverso la
famiglia". In questo nostro incontro uniti a Benedetto XVI potremo fare
memoria di Giovanni Paolo II, dato che è stato lui a dire che è necessaria
nella Chiesa una "nuova evangelizzazione". Saranno presenti Cardinali e
Vescovi assieme a famiglie dei paesi d'Europa. Come negli anni scorsi il
Papa Benedetto XVI da Roma rivolgerà la sua parola all´Assemblea riunita
nella piazza di Lima, nell'Angelus. Termineremo con la Celebrazione della
Messa della Sacra Famiglia di Nazareth, dove pregheremo la Sacra Famiglia
per l'Europa, per le famiglie e per una nuova evangelizzazione.""
A dire di Kiko l'iniziativa parte dal card. Rouco... ma egli sta cavalcando i
problemi del nostro tempo e ormai, dal family day, ha istituzionalizzato
queste clamorose ed eclatanti dimostrazioni di piazza, che indubbiamente
danno visibilità alla Chiesa, ma purtroppo sono anche prove di forza ed un grande battage
pubblicitario per il cammino. Ovviamente diciamo purtroppo perché sappiamo
l'adesione al cammino a cosa porta (riguardo alla famiglia, lo troverete nei
punti sotto elencati)... Brandendo lo stendardo della difesa della
famiglia e della morale, Arguello continua ad infltrare la Chiesa
cattolica con le sue prassi catechetiche e liturgiche che ben poco hanno
a che vedere con quelle cattoliche. Ai cattolici autentici invece
interessa la famiglia, eccome, ma difesa nei suoi valori cristiani, non
in strumentali vaneggiamenti.
Ci saranno tutti i suoi sponsor: Rouco, Cordes, Rylko, molti vescovi
europei...
per il resto, aggressiva propaganda a partire dalla strumentalizzazione di
Giovanni Paolo II...
Povera Chiesa, in mano ai lupi!
Non aggiungiamo altro. Vi richiamiamo solo questo documento:
Perché i Neocatecumenali non potrebbero partecipare alla "Giornata delle
famiglie" e perché l'Argüello non ha titolo a parlare della famiglia
cristiana
- Perchè la struttura di riferimento del Cammino non è la famiglia
tradizionale, creata da Dio e basata sul matrimonio, ma la "comunità" creata
da Kiko e basata spesso sulla rottura del matrimonio. (Tragiche e numerose
testimonianze di vite spezzate lo dimostrano: resistono solo le famiglie di
cui entrambi i coniugi aderiscono al Cammino NC)
- Perchè la famiglia tradizionale è formata da una coppia stabile di coniugi
liberamente uniti dall'amore e sposati dalla Chiesa (o dallo Stato), mentre
la comunità neocatecumenale è formata da una grande famiglia instabile di
individui, sposati o no, artificiosamente uniti fra loro da una dottrina.
- Perchè nella famiglia tradizionale l'autorità riconosciuta è il
capofamiglia, normalmente rappresentato dal padre, mentre nella comunità
neocatecumenale l'autorità è il catechista, il quale si sostituisce al
padre, sminuendone il ruolo.
- Perchè nella famiglia tradizionale l'autorevolezza del padre proviene da un
ruolo riconosciuto quasi universalmente, mentre nel cammino neocatecumenale
l'autorevolezza del catechista proviene dall'esercizio arbitrario di un
potere riconosciuto solo dai fondatori e responsabili di tale movimento.
- Perchè nella famiglia tradizionale la diversità tra i coniugi è condizione
ricorrente e fattore vitale, mentre nella comunità neocatecumenale la
diversità tra coniugi è fattore di rottura e separazione tra loro,
sollecitate ed imposte dagli stessi responsabili.
- Perchè nella famiglia tradizionale vi è libero confronto nel rispetto dei
ruoli contemplati dal vincolo matrimoniale, mentre nella comunità
neocatecumenale non vi è confronto ma solo l'obbedienza cieca ed assoluta
dovuta al catechista.
- Perchè la famiglia tradizionale vive del dialogo con gli altri e con il
mondo nella sua complessità, mentre nella comunità noecatecumenale ci si
chiude al mondo e si parla solo al proprio interno.
- Perchè la famiglia tradizionale è un istituto dinamico che nella soluzione
di eventuali problematiche si affida normalmente ad aiuti esterni, mentre la
comunità neocatecumenale è un'istituzione totale che tende a risolvere tutti
i problemi al suo interno, e non consentendo il libero sviluppo
dell'individuo, si configura come sistema patologico.
- Perchè dalla famiglia tradizionale, in caso di gravi e conclamate
problematiche, si può anche uscire, mentre dalla comunità neocatecumenale,
perfino in presenza di patologie, risulta difficile uscire, se non a prezzo
di ulteriori sofferenze...
- Resta inoltre la dicotomia tra la indiscriminata 'apertura alla vita'
- che non si esaurisce ovviamente solo nella generazione di
figli - e la 'paternità e maternità responsabili' insegnata dal
Magistero nella Humane Vitae
Osserviamo nel dettaglio:
Il concetto di famiglia come prima comunità di pace affermato da Papa
Benedetto XVI è importante.
- Primo, perchè riconduce alla disgregazione del nucleo familiare l'origine
primigenia dei conflitti che poi si estendono a tutti gli altri aspetti
della vita collettiva.
- Secondo, e ciò investe il discorso da noi affrontato, se la famiglia è la
prima comunità di pace, i neocatecumenali risultano essere gli ultimi al
mondo che possano proporsi come difensori della famiglia.
Il Cammino neocatecumenale nella famiglia non porta la pace bensì la guerra.
Quando una famiglia non si piega alla struttura e ai modelli
del Cammino nc, diventa un
nemico da abbattere, mettendo mogli contro mariti, fratelli contro fratelli
e figli contro genitori. La casistica in proposito è ormai comprovata.
Per i neocatecumenali, l'unico modello di famiglia ammissibile è quella
succube e obbediente al loro programma iniziatico.
Se una famiglia aderisce solo parzialmente al Cammino, l'azione dei
responsabili non si fermerà fino a che non avrà separato e diviso gli adepti
convinti di quella famiglia dai componenti dubbiosi o riottosi.
Dietro le adunate giubilanti ed osannanti per la famiglia dei capi del
Cammino si intravede dunque un'azione controversa e contraddittoria. Il più
chiaro effetto della penetrazione del neocatecumenato in una famiglia è di
ingabbiarla del tutto o di spaccarne l'unità laddove non riesce a
conquistarne tutti i componenti.
Il problema si può sintetizzare in questi termini:
- quando il Cammino opera favorevolmente in una famiglia, la riduce in
soggezione e schiavitù psicologica, in cellula chiusa ed impermeabile dal
mondo esterno.
- quando invece opera bellicosamente nei suoi confronti, il Cammino non si
ferma fino a che non la disgrega e distrugge nella sua intima unità.
Nell'uno e nell'altro caso, l'influenza del Cammino verso l'istituto
familiare non è mai positivo né pacifico, né privo di conseguenze.
In definitiva, i neocatecumenali, con il loro stesso comportamento, appaiono
i più gravi rinnegatori del concetto papale di famiglia come comunità di
pace nello stesso momento in cui se ne fanno plateali sostenitori. Non si
può continuare a non tenerne conto solo perché con l'esaltante coercizione
che li contraddistingue sono soliti riempire le piazze...
Emerge tuttavia come sia i vescovi che il Papa diano molta importanza ai
"numeri". Osiamo pensare e sperare che non sappiano a che prezzo!
Il cammino infatti è noto per il suo appeal esteriore e per i "frutti" che
sbandiera; ma ormai dovrebbe essere noto anche per il suo metodo che ha
proliferato grazie al "segreto", oggi smascherato, ma tuttavia ben ricoperto
da un'abile opera di mimetizzazione, agevolata da appoggi potenti (basti
pensare a mons. Filoni, il n.2 della Segreteria di Stato che è dei loro)
nonché molti vescovi
Sono sensibili ai numeri, e l'Arguello porterà numeri.. tutti obbediranno, tanto la
provvidenza/comunità/ decima provvederà ai costi.. poi giocano in casa
(anche se la vedo un pò male - da un pò in Spagna le varie lobbj gay-trans-
equant'altro sono stanche dei kikiani) - il Papa manderà il saluto, ed il video farà il giro del
mondo nc - al prossimo annuncio di Pasqua.
Il cnc si serve della famiglia come di uno stendardo, un labello
di qualità.
Furbo l'Arguello, lo è sempre stato, mette in avanti la famiglia ed è sicuro
che nessuno avrà qualcosa da ridire, anzi, susciterà l`ammirazione, il
consenso. Metto avanti la famiglia, sventolo i numeri, mostro il mio potere, perchè
è di questo che si tratta, e dietro faccio quello che voglio, continuo la
mia battaglia in seno alla Chiesa, dopo averla combattuta al di fuori, per
imporre il mio progetto per una nuova Chiesa. Sollevo il polverone della famiglia così acceco tutti e dietro, tranquillo,
impongo tutte le mie difformità, chi oserà dire qualcosa all'eroe della
famiglia?
Comunque questo tipo di esibizionismo spinto dell'iniziatore NC con tutti i suoi
'megaraduni' eclatanti e spettacolari è sempre un po' kitsch e sa tanto di
dimostrazione di forza, di cui un vero cristiano non ha bisogno
Povera la
nostra Chiesa! Siamo nel regno dell'inganno, della menzogna e dell'ignoranza. Tutto sommato l'intransigenza e la
coriacea aggressività dell'"entità-cammino" portano davvero a pensare ad un
progetto portato avanti con pertinacia e con incredibili e molto influenti
appoggi...
quel che comunque registriamo con sconcerto da tempo, ormai, è lo stato di
accelerata dissoluzione del cattolicesimo, da un lato; mentre, dall'altro,
c'è anche la Tradizione che risorge, lentamente ma progressivamente, grazie
al Signore!
E' dura per il "piccolo resto" ma, in Lui con Lui e per Lui, ce la faremo
nei tempi e nei modi che Il Signore vorrà... Le nefandezze della nostra odierna inciviltà si vinceranno nel Signore con
la vera Fede, non con la strategie umane e i 'metodi' alla moda...
Ci
è stato insegnato che la famiglia è immagine della Trinità. Il 'modello', per così
dire, della famiglia non è tanto la famiglia di Nazareth, come sempre si
ripete nel cammino; ma ancor prima di questa è dalla Comunione Trinitaria
che trae la sua origine la sacralità della famiglia umana: il guardarsi e
trovarsi l'uno nell'altra, il fluire d'amore che si fa persona, è immagine
della intimità dei Tre ed è lì che la famiglia trova le sue ragioni più
profonde e le basi su cui fondare il proprio avvenire e le proprie scelte.
"Il futuro dell'umanità passa attraverso la famiglia" perché in essa c'è la
traccia più eloquente e spudorata della bellezza di Dio, che ci ha voluti
come Lui, a Sua immagine. Il futuro dell'umanità passa, dunque, per le mani
di Dio che è Signore del Tempo e della Storia.
Il cammino ci sembra invece che riconduca la santità della vita familiare ad
una pragmatica imitazione della famiglia di Nazareth, nella lode,
nell'umiltà. Cosa che può essere buona se però non si lascia tra parentesi o
si tace o addirittura si disconosce l'essenza stessa della famiglia, il suo
essere cioè immagine di Dio e perciò stesso votata alla santità, nella
libertà dei Figli di Dio e quindi nel Suo Progetto di Salvezza e non secondo modelli prefabbricati di conio
esclusivamente umano.
Riflessioni conclusive
Si può davvero pensare che per promuovere i valori della famiglia
siano necessarie manifestazioni di piazza e messe-spettacolo o non serva
piuttosto una NORMALE AUTENTICA PROFONDA VISSUTA VITA SACRAMENTALE e
corrispondente catechesi (non kikiana) per avere nutrimento e Grazia,
Consiglio, Discernimento, Amore sia accogliente che donativo, capacità
di guida e di ascolto e tutte le capacità che, pur con i limiti
inevitabili interni ed esterni (purtroppo il momento storico è dei più
difficili), possono riuscire a costruire una famiglia cristiana che
permetta di crescere in età sapienza e grazia?
Inoltre è bene sottolineare un dettaglio antropologico e psicologico non
irrilevante: se per lo sviluppo armonico ed equilibrato della persona (e
corrispondentemente della famiglia, composta da un insieme di persone
coeso da forti legami affettivi e relazionali) è importante la vita
comunitaria, ancor più e prioritariamente importante è quel tesoro
inalienabile di intimità condivisa, di 'vissuto' quotidiano, di dialogo
generazionale, di gesti e attenzioni particolari, di responsabilità
diversificate, che agiscono innanzitutto nel 'nucleo' familiare e solo
successivamente possono interagire col 'resto del mondo', a partire dai
più prossimi, che possono comprendere anche i fratelli di comunità per
chi sceglie una 'crescita' di tipo comunitario.
Ma se i meccanismi, i tempi e i luoghi propri della comunità prendono il
sopravvento, appare evidente il 'diluirsi' dei ruoli materno e paterno e
il loro venir meno, con la conseguenza che si raggiungono degli
equilibri, perchè alla fine un'organizzazione così rigida e direttiva
come il cammino li crea forzosamente a sua immagine e somiglianza; ma
sono equilibri 'di gruppo' e la sfera personale di chi vi è coinvolto
rimane in qualche modo imbrigliata e anche 'castrata' o comunque
depauperata di possibilità di crescita e di sviluppo sue proprie e
diventa funzionale al contesto e non alla sua peculiare, unica,
irripetibile realtà, che è la sua identità inscritta nel profondo del
suo essere a immagine del Padre e che la vita di fede rivela e/o
costruisce nel Figlio, per Opera dello Spirito Santo. Possiamo credere
che lo Spirito Santo debba essere monopolio dei catechisti-megafoni e di
iniziatori così direttivi o, per agire, non abbia bisogno di
atteggiamenti e di un 'clima' di libertà dei figli di Dio? Guidati,
magari accompagnati, ma sempre con particolare rispetto e protezione
della sfera intima personale, che riguarda esclusivamente "IO e DIO" e
non è condivisibile con gli altri se non nelle sue manifestazioni, che
sono il frutto di questa relazione sana e vitale col Signore e non
possono essere messe in piazza o coartate -il che equivale a 'profanate'-,
perchè la dignità e l'intimità della persona sono sacre e inalienabili,
pena la spersonalizzazione e il dissipamento delle sue energie e dei
suoi doni più belli...