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Perché i Neocatecumenali non potrebbero partecipare al Family Day
e perché l'Argüello non ha titolo a parlare della famiglia cristiana

  1. Perchè la struttura di riferimento del Cammino non è la famiglia tradizionale, creata da Dio e basata sul matrimonio, ma la "comunità" creata da Kiko e basata spesso sulla rottura del matrimonio. (Tragiche e numerose testimonianze di vite spezzate lo dimostrano: resistono solo le famiglie di cui entrambi i coniugi aderiscono al Cammino NC)

  2. Perchè la famiglia tradizionale è formata da una coppia stabile di coniugi liberamente uniti dall'amore e sposati dalla Chiesa (o dallo Stato), mentre la comunità neocatecumenale è formata da una grande famiglia instabile di individui, sposati o no, artificiosamente uniti fra loro da una dottrina .

  3. Perchè nella famiglia tradizionale l'autorità riconosciuta è il capofamiglia, normalmente rappresentato dal padre, mentre nella comunità neocatecumenale l'autorità è il catechista, il quale si sostituisce al padre, sminuendone il ruolo.

  4. Perchè nella famiglia tradizionale l'autorevolezza del padre proviene da un ruolo riconosciuto quasi universalmente, mentre nel cammino neocatecumenale l'autorevolezza del catechista proviene dall'esercizio arbitrario di un potere riconosciuto solo dai fondatori e responsabili di tale movimento.

  5. Perchè nella famiglia tradizionale la diversità tra i coniugi è condizione ricorrente e fattore vitale, mentre nella comunità neocatecumenale la diversità tra coniugi è fattore di rottura e separazione tra loro, sollecitate ed imposte dagli stessi responsabili.

  6. Perchè nella famiglia tradizionale vi è libero confronto nel rispetto dei ruoli contemplati dal vincolo matrimoniale, mentre nella comunità neocatecumenale non vi è confronto ma solo l'obbedienza cieca ed assoluta dovuta al catechista.

  7. Perchè la famiglia tradizionale vive del dialogo con gli altri e con il mondo nella sua complessità, mentre nella comunità noecatecumenale ci si chiude al mondo e si parla solo al proprio interno.

  8. Perchè la famiglia tradizionale è un istituto dinamico che nella soluzione di eventuali problematiche si affida normalmente ad aiuti esterni, mentre la comunità neocatecumenale è un'istituzione totale che tende a risolvere tutti i problemi al suo interno, e non consentendo il libero sviluppo dell'individuo, si configura come sistema patologico.

  9. Perchè dalla famiglia tradizionale, in caso di gravi e conclamate problematiche, si può anche uscire, mentre dalla comunità neocatecumenale, perfino in presenza di patologie, risulta difficile uscire, se non a prezzo di ulteriori sofferenze...


Osserviamo nel dettaglio:

Il concetto di famiglia come prima comunità di pace affermato da Papa Benedetto XVI è importante.

Primo, perchè riconduce alla disgregazione del nucleo familiare l'origine primigenia dei conflitti che poi si estendono a tutti gli altri aspetti della vita collettiva.
Secondo, e ciò investe il discorso da noi affrontato, se la famiglia è la prima comunità di pace, i neocatecumenali risultano essere gli ultimi al mondo che possano proporsi come difensori della famiglia.

I neocatecumenali nella famiglia non portano la pace bensì la guerra.

Quando una famiglia non si piega ai disegni dei neocatecumenali, diventa un nemico da abbattere, mettendo mogli contro mariti, fratelli contro fratelli e figli contro genitori. La casistica in proposito è ormai comprovata.

Per i neocatecumenali, l'unico modello di famiglia ammissibile è quella succube e obbediente al loro programma iniziatico.

Se una famiglia aderisce solo parzialmente al Cammino, l'azione dei responsabili non si fermerà fino a che non avrà separato e diviso gli adepti convinti di quella famiglia dai componenti dubbiosi o riottosi.

Dietro le adunate giubilanti ed osannanti per la famiglia dei capi del Cammino si intravede dunque un'azione controversa e contraddittoria.

Il più chiaro effetto della penetrazione del neocatecumenato in una famiglia è di ingabbiarla del tutto o di spaccarne l'unità laddove non riesce a conquistarne tutti i componenti. Il problema si può sintetizzare in questi termini:

1. quando il Cammino opera favorevolmente in una famiglia, la riduce in soggezione e schiavitù psicologica, in cellula chiusa ed impermeabile dal mondo esterno.
2. quando invece opera bellicosamente nei suoi confronti, il Cammino non si ferma fino a che non la disgrega e distrugge nella sua intima unità.

Nell'uno e nell'altro caso, l'influenza del Cammino verso l'istituto familiare non è mai positivo né pacifico, né privo di conseguenze.

In definitiva, i neocatecumenali, con il loro stesso comportamento, appaiono i più gravi rinnegatori del concetto papale di famiglia come comunità di pace nello stesso momento in cui se ne fanno plateali sostenitori. Non si può continuare a non tenerne conto solo perché con l'esaltante coercizione che li contraddistingue sono soliti riempire le piazze e garantire natalità da record (ma non emerge a che prezzo, escludendo la "paternità responsabile" ammessa dalla Chiesa...)

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