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I Neocatecumenali possono ritenersi membri della
Chiesa Cattolica solo a condizione di condividere la sua fede in tutte le verità
di seguito elencate. Altrimenti devono rassegnarsi ad esserne respinti come
eretici, particolarmente pericolosi perchè scaltramente inseriti e nascosti nel
suo seno.
I Cattolici esigono che i Neocatecumenali, rompendo il loro silenzio, dichiarino
espressamente (e lo dimostrino concretamente nei fatti, aggiungiamo noi) di:
1° credere nella Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, non solo
carismatica, ma anche gerarchica. Chiesa dei Papi succedutisi da Pietro ad oggi,
e dei Concili ecumenici celebrati, da quello di Nicea al Vaticano II°, rimasto
fedele al magistero infallibile del grande Concilio di Trento;
2° credere che in essa il potere - e quindi la gerarchia - si fonda
sull'Ordine sacro, che conferisce il sacerdozio ministeriale, essenzialmente
distinto da quello comune a tutti i battezzati;
3° credere che il supremo atto del sacerdozio gerarchico è l'offerta del
Sacrificio eucaristico, ossia del " Sacrificio del Calvario reso
sacramentalmente presente sui nostri altari " (PAOLO VI, Prof. di fede);
4° credere che il Sacrificio eucaristico è condizionato essenzialmente
alla transustanziazione, che rende veramente, realmente e sostanzialmente
presente Cristo sotto le apparenze del pane e del vino, distintamente
consacrati;
5° credere che Gesù s'immola sulla croce e sull'altare per soddisfare la
giustizia di Dio, offeso dai nostri peccati, e così redimere il mondo da ogni
male, temporale ed eterno;
6° credere che la grazia da Lui meritata rigenera realmente le anime e,
mediante l'esercizio delle virtù morali e teologali, dispone alla santità e alla
salvezza eterna;
7° credere che la rigenerazione delle anime dipende non soltanto dal
battesimo, ma anche dal sacramento della penitenza, nel quale il
Sacerdote-Confessore, "nella persona e nel nome di Cristo", rimette i peccati,
previa la sincera contrizione del penitente, che promette - e si sforzerà - di
emendarsi nella partecipazione alla morte espiatrice e redentrice del Salvatore;
8° credere nell'esistenza del Purgatorio quale condizione necessaria per
le anime dei fedeli morti in stato di grazia, ma non ancora pienamente
purificati...; e nell'eterna realtà dell'Inferno, morti nell'impenitenza finale.
La misericordia di Dio non esclude, ma suppone il rispetto dell'ordine richiesto
dalla sua giustizia."
"Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno
dalla Fede, dando retta a spiriti menzogneri e dottrine diaboliche, sedotti
dall'ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza..." (1 Tm
4, 1-2)
p. Enrico Zoffoli
A questo illuminante promemoria noi aggiungeremmo:
una volta accettate queste verità di fede, devono altresì:
1 rinunciare agli Orientamenti alle catechesi martellanti e
antiecclesiali;
2 rinunciare agli scrutini, risonanze, monizioni, ecc.;
3 rinunciare alla tavola eucaristica con annesso candelabro ebraico;
4 rinunciare a stravolgere la funzione dell'altare, del Santissimo, delle
ostie consacrate;
5 rinunciare a prendere la comunione seduti;
6 rinunciare a riunirsi segretamente a porte chiuse nelle parrocchie il
sabato sera;
7 rinunciare a ritenersi "eletti" disprezzando gli altri fedeli;
8 rinunciare alle danze davidiche, ai balli tribali, ai tamburi berberi e
chitarre flamenche;
9 rinunciare ad inventarsi nuovi templi, nuovi simboli, nuove icone ad
immagine e somiglianza delle fantasie di Kiko.
Insomma, ritornare semplicemente al modo corretto di fare chiesa e starvi
dentro, così come tramandato da Cristo e predicato dagli Apostoli e dai Santi.
Queste riflessioni scaturiscono dal nostro
weblog, Il
nostro biglietto da visita: quello di sentinelle della Chiesa. A pensarci, non appare peregrino né presuntuoso.
L'intero blog è una sorta di postazione di guardia, un
avamposto che sta lanciando continui segnali d'allarme alla propria comunità di
fede. Un importante ed umile compito!
Cos'è una sentinella, se non un soldato, che sta di vedetta
per consentire agli altri di riposare tranquilli; che scruta costantemente
l'orizzonte per avvistare in tempo un pericolo insorgente; che per primo si
oppone al nemico quando d'improvviso porta un attacco alla fortezza?
Ecco, se una delegazione del blog si volesse presentare al
Santo Padre, ed egli volesse riceverla, mi pare appropriata questa definizione,
anche se sa un po' di crociati della fede, perché è esattamente la funzione che
si è svolta finora.
Sentinelle che sono anche allieve in spirito e umili
prosecutori nel proprio piccolo di altrettanto umili e santi sacerdoti come
padre Enrico Zoffoli, grande predecessore in questo scomodo ruolo e alla cui
memoria si dedicano altresì gli sforzi profusi in queste pagine per amore della
verità, di Cristo Nostro Signore e della sua Santa Chiesa.
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