Bartolomeo
I: «ricchezze spirituali da condividere»
Giunge da Istanbul una
conferma alla collaborazione «a beneficio della cristianità a nome
del nostro unico Signore», scandisce il patriarca ecumenico di
Costantinopoli, Bartolomeo I.
Come già
dalla Russia una timida
apertura, dopo il tempo del gelo con Roma, verso un impegno comune
«per diffondere i valori cristiani» in un «mondo secolare che sta
perdendola sua strada spirituale»: così il patriarca di Mosca Alessio
II all'indomani dell'elezione di Benedetto XVI.
L'ascesa di
Joseph Ratzinger, al soglio pontificio dunque non è passata nel
silenzio del mondo ortodosso, tutt'altro. Ma la diversa qualità delle
relazioni ecumeniche con le molteplici anime dell'ortodossia suscita
una pluralità di attese e prospettive. Da sondare con visione
d'insieme e, nel contempo,lucida valutazione delle peculiarità. fermo
restando quanto Benedetto XVI - ieri nella Cappella Sistina - ha
affermato essere suo «impegno primario»: «Lavorare senza risparmio
di energie alla ricostruzione della piena e visibile unità di tutti i
seguaci di Cristo». Una sfida - ha precisato - che non può limitarsi
ai «buoni sentimenti» ma che richiede «conversione interiore»,
toccando anche i piani della teologia, della storia, della
«purificazione della memoria».
Costantinopoli saluta il teologo
Da sottolineare le parole di Bartolomeo
I quando nel messaggio d'auguri al nuovo Papa scrive: «Egli è
eccellente studioso della teologia e della storia, ma anche un
profondo conoscitore della realtà contemporanea», perciò
«sicuramente in grado di apprezzare la ricchezza della teologia e
della spiritualità della nostra Chiesa Orientale Ortodossa con la
quale, auspichiamo, vorrà continuare nella collaborazione». Il
patriarca ecumenico di Costantinopoli ha espresso «la certezza» che
il nuovo Papa «si adopererà perla riconciliazione tra gli
uomini e la pace nel mondo». E ha aggiunto: «Provenendo da una
nazione come la Germania che per tanti anni ha vissutola divisione e
le sue conseguenze, sarà sicuramente in grado di apprezzare il valore
che rappresenta il bene dell'unità e della collaborazione a
favore della pace».