INTRODUZIONE
"Io
vi lascio la mia pace" (Giovanni 14,
23-31)
È
un testamento di vita. Un impegno per la vita.
Mentre Gesù si avvia alla sua passione
redentrice, in un contesto di incertezza tra i
discepoli, forse di paura e di tensioni,
certamente di incomprensione, egli li rassicura
con la promessa della pace. Della "sua"
pace, non della pace "come" la dà
"il mondo".
-
La
proposta di preghiera per l'unità dei
cristiani di quest'anno è incentrata sulla
pace. Vi è un nesso fondamentale fra l'unità
dei cristiani e la pace tra gli uomini,
soprattutto se si considera la "qualità"
della pace che promette Gesù. Il tema della
pace è strettamente legato alla persona del
Cristo. A Betlemme gli angeli cantano
"Pace agli uomini", Gesù risorto
nella prima apparizione ai discepoli annuncia:
"Pace a voi". Paolo espone la
catechesi: "Egli è la nostra pace".
-
Il
tema è proposto da un gruppo ecumenico della
città di Aleppo (Siria), gruppo composto da
rappresentanti cattolici, ortodossi,
precalcedonesi, protestanti. Un mosaico
cristiano in un contesto non cristiano. Lì lo
sforzo quotidiano è quello della convivenza
fraterna nel reciproco rispetto, nella ricerca
di cooperazione, nella solidarietà. La loro
positiva esperienza, aiutata dallo spirito
ecumenico, può sollecitare nelle altre parti
del mondo orientamenti esistenziali simili. Il
gruppo di Aleppo, rispondendo alla richiesta
avanzatagli, ha inteso presentare, con
semplicità e fraternità, la propria
testimonianza. Il tema della pace e le
motivazioni che lo sorreggono provengono
quindi da un'esperienza penosamente cercata e
gioiosamente vissuta.
-
Il
concetto di pace – nei testi si cita il
termine ebraico shalom e quello arabo salaam
– è globalizzante, comprende il rapporto
verticale con Dio e quello orizzontale con gli
uomini. È un concetto che implica l'assenza
delle violenze e delle tensioni, ma
soprattutto le dimensioni interiori di
hesichia, di tranquillità dello spirito, di
"coscienza pura", come si esprimono
i Padri greci. È proprio per questo che il
riferimento alla pace implica un forte appello
alla conversione evangelica, con le connesse
conseguenze di esigenza di giustizia, di
rispetto dei diritti umani per ogni popolo,
nazione, gruppo sociale o culturale.
-
"La
testimonianza di pace data da una Chiesa
divisa è segnata da gravi ambiguità",
in ogni modo è strutturalmente debole, poco
credibile, nonostante la bontà dello scopo.
Da qui proviene un forte appello
all'intensificazione dell'azione ecumenica e
in particolare alla preghiera per l'unità.
Perché se si è convinti che l'unità è un
dono dello Spirito Santo, si è altrettanto
consapevoli che la meta della piena comunione
supera le forze umane. Si tratta di qualcosa
che è connesso al peccato che solo Dio può
perdonare. Anche questo fa parte del mistero
della redenzione. La preghiera fa che ci
abbandoniamo alla misericordia e alla volontà
di Dio e nello stesso tempo rafforza le povere
capacità umane. Ugualmente la preghiera
stimola l'impegno di cooperazione all'opera di
Dio.
-
L'unità
dei cristiani può diventare lievito
nell'intera comunità umana: lievito di una
nuova società di pace. Nel movimento
ecumenico a varie riprese si è riflettuto sul
tema del rapporto fra unità ecclesiale e unità
dell'umanità. L'ispirazione di fondo è nel
Vangelo di Giovanni, là dove Gesù ha pregato
per i suoi discepoli e per coloro che
crederanno alla loro parola, che siano uno,
affinché il mondo creda. I cristiani hanno il
compito di annunciare insieme al mondo la pace
di Cristo, che è indirizzata all'intera
umanità. Questa pace deve essere operante
anche al giorno di oggi, non solo evitando i
conflitti, ma promuovendo una convivenza
fraterna.
-
La
natura e la qualità della pace promessa dal
Signore, "Vi lascio la mia pace…non
come la dà il mondo" deve far sì che i
cristiani non si lascino strumentalizzare per
azioni di lotta in nome di Dio, ma deve
sollecitare i cristiani ad una testimonianza
diversa, aperta alla trasfigurazione del volto
di questo mondo.
Chiesa
Cattolica
|
Giuseppe
Chiaretti
Arcivescovo
di Perugia-Città della Pieve
Presidente, Segretariato CEI per
l'Ecumenismo e il Dialogo
|
Sacra
Arcidiocesi Ortodossa d'Italia
ed Esarcato per l'Europa Meridionale
|
Metropolita
Gennadios
Arcivescovo
Ortodosso d'Italia
ed Esarca per l'Europa Meridionale |
Federazione
delle Chiese Evangeliche in Italia
|
Prof.
Gianni Long
Presidente |
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