CELEBRAZIONE EUCARISTICA IN SUFFRAGIO
DI SUA SANTITÀ GIOVANNI PAOLO II

REGINA CÆLI

Solennità della Divina Misericordia
Domenica In Albis, 3 aprile 2005

Nelle ore più lunghe intorno al Vaticano i gesti di vicinanza di tanti uomini di fedi diverse hanno mostrato quanto la straordinaria iniziativa del 1986 abbia lasciato il segno. Soffia anche nel dolore il vento di Assisi. Qualcosa di più di un semplice omaggio a un Papa che ha speso tante energie per il dialogo tra le religioni. Ieri uomini di fedi diverse in tutto il mondo si sono ritrovati uniti nella preghiera durante le ultime ore di vita del Pontefice. Pubblichiamo il suo splendido ultimo messaggio, che ci illumina e continua a nutrire la nostra fede.

 
Al termine della solenne Celebrazione Eucaristica in suffragio di Sua Santità Giovanni Paolo II, presieduta dall’Em.mo Card. Angelo Sodano, il Sostituto della Segreteria di Stato, l’Arcivescovo Leonardo Sandri, prima della recita del Regina Cæli, dà lettura di un testo che il Santo Padre aveva precedentemente preparato in occasione della solennità della Divina Misericordia che si celebra la II Domenica di Pasqua.

Carissimi Fratelli e Sorelle!

1. Risuona anche oggi il gioioso Alleluja della Pasqua. L’odierna pagina del Vangelo di Giovanni sottolinea che il Risorto, la sera di quel giorno, apparve agli Apostoli e "mostrò loro le mani e il costato" (Gv 20,20), cioè i segni della dolorosa passione impressi in modo indelebile sul suo corpo anche dopo la risurrezione. Quelle piaghe gloriose, che otto giorni dopo fece toccare all’incredulo Tommaso, rivelano la misericordia di Dio, che "ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito" (Gv 3,16).

Questo mistero di amore sta al centro dell’odierna liturgia della Domenica in Albis, dedicata al culto della Divina Misericordia.

2. All’umanità, che talora sembra smarrita e dominata dal potere del male, dell’egoismo e della paura, il Signore risorto offre in dono il suo amore che perdona, riconcilia e riapre l’animo alla speranza. È amore che converte i cuori e dona la pace. Quanto bisogno ha il mondo di comprendere e di accogliere la Divina Misericordia!

Signore, che con la tua morte e risurrezione riveli l’amore del Padre, noi crediamo in Te e con fiducia ti ripetiamo quest’oggi: Gesù, confido in Te, abbi misericordia di noi e del mondo intero.

3. La solennità liturgica dell’Annunciazione, che celebreremo domani, ci spinge a contemplare con gli occhi di Maria l’immenso mistero di questo amore misericordioso che scaturisce dal Cuore di Cristo. Aiutati da Lei possiamo comprendere il senso vero della gioia pasquale, che si fonda su questa certezza: Colui che la Vergine ha portato nel suo grembo, che ha patito ed è morto per noi, è veramente risorto. Alleluia!

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