SUGGERIMENTI
PER L'ORGANIZZAZIONE
DELLA SETTIMANA DI PREGHIERA
PER L'UNITÀ DEI CRISTIANI
Adattamento del testo
Il
testo viene proposto nella
convinzione che, ove possibile,
venga adattato agli usi locali, con
particolare attenzione alle pratiche
liturgiche nel loro contesto
socio-culturale ed ecumenico.
In alcune località già esistono
strutture ecumeniche in grado di
realizzare questa proposta, ma ove
non esistessero se ne auspica
l'attuazione.
Utilizzo
del testo
- Per
le Chiese e comunità cristiane che
celebrano la Settimana di Preghiera
in una singola liturgia comune viene
offerto un servizio di culto
ecumenico.
- Le Chiese e comunità cristiane
possono anche inserire il testo
della Settimana di Preghiera in un
servizio liturgico proprio. Le
preghiere della Celebrazione
ecumenica della Parola di Dio, gli
"8 giorni" nonché le
musiche e le preghiere aggiuntive
possono essere utilizzate a proprio
discernimento.
Le Comunità che celebrano la
Settimana di Preghiera possono
trarre spunti dai temi degli "8
giorni".
- Coloro che desiderano svolgere
studi biblici sul tema della
Settimana di Preghiera possono usare
come base i testi e le riflessioni
proposte negli "8 giorni".
Ogni giorno l'incontro può offrire
l'occasione per formulare preghiere
d'intercessione.
- Chi desidera pregare privatamente
per l'Unità dei Cristiani può
trovare utile questo testo come
guida per le proprie intenzioni di
preghiera. Ricordiamo che ognuno di
noi si trova in comunione con i
fedeli che pregano nelle altre parti
del mondo per costruire una più
grande e visibile unità della
Chiesa di Cristo.
Cercare
l'unità: un impegno per tutto
l'anno
La
data tradizionale per la
celebrazione della Settimana di
Preghiera per l'Unità dei Cristiani
va dal 18 al 25 gennaio. Tale data
venne proposta nel 1908 da P. Paul
Wattson, nel periodo compreso tra la
festa della Cattedra di San Pietro e
quella della conversione di San
Paolo; assume quindi un significato
simbolico. Nell'emisfero sud, in cui
gennaio è periodo di vacanza le
Chiese celebrano la Settimana di
Preghiera in altre date, per esempio
nel tempo di Pentecoste, (come
suggerito dalla Commissione Fede e
Costituzione nel 1962), tempo
altrettanto simbolico per l'unità
della Chiesa.
Ma la ricerca dell'unità non deve
essere limitata ad una settimana
l'anno. Incoraggiamo i fedeli non
solo ad una flessibilità delle date
ma altresì a trovare l'opportunità
in tutto l'arco dell'anno per
esprimere il senso di comunione già
in atto tra le Chiese e per pregare
insieme per il raggiungimento della
piena unità che è il volere di
Cristo stesso.
Per
coloro che organizzano la Settimana
di Preghiera
Gli
incaricati dell'organizzazione della
Settimana di Preghiera per l'Unità
dei Cristiani dovranno costituire un
gruppo di preparazione composto da
rappresentanti di tutte le Chiese
partecipanti per organizzare una
celebrazione ecumenica secondo le
varie necessità della situazione
locale, tenendo sempre presente il
tema fondamentale dell'Unità dei
Cristiani. I canti saranno scelti in
base agli usi locali ma
costituiranno anche un'opportunità
per introdurre nell'assemblea inni
provenienti da tutte le Chiese. La
processione all'inizio e alla fine
sarà il simbolo della
partecipazione di tutto il popolo di
Dio alla sua lode e all'unità che
l'intera celebrazione si propone.
Si
dovranno anche assegnare le varie
parti della liturgia a coloro che ne
sono preposti, tenendo conto della
diversità dei partecipanti,
sacerdoti e laici, uomini e donne,
giovani e anziani. Essendo coinvolte
più persone sarà necessario
preparare con cura i vari elementi
che compongono la celebrazione
ecumenica (struttura e finalità da
raggiungere) come suggerito per ogni
incontro in occasioni particolari,
avendo ben chiaro il tipo di
organizzazione.
Preparazione
del testo della Settimana di
Preghiera per l'Unità dei Cristiani
2002
Il
testo degli "8 giorni" è
stato preparato da un gruppo
internazionale appositamente
nominato dalla Commissione Fede e
Costituzione del Consiglio Mondiale
delle Chiese e dal Pontificio
Consiglio per la Promozione
dell'Unità dei Cristiani. Il
gruppo, composto da 14 persone si è
radunato presso il Centro Ecumenico
Ottmaring di Asburgo, Germania.
Ottmaring è un villaggio ecumenico
ove convivono i membri della
Fraternità di Vita in Comune, sorta
con la Chiesa Evangelica Luterana e
gli aderenti ai vari Focolari nati
in seno alla Chiesa Cattolica. I
membri della Commissione sono stati
ospiti del Consiglio Europeo delle
Conferenze Episcopali (ECBC)
incaricato dell'organizzazione. Il
gruppo esterna la propria
gratitudine al Centro Ottmaring per
il caldo benvenuto e la preziosa
collaborazione. L'incontro è
iniziato con la stesura di una bozza
preparata da un gruppo ecumenico
composto da rappresentanti del
Consiglio Europeo delle Conferenze
Episcopali (CCEE) che raggruppa le
34 Conferenze Episcopali cattoliche
del continente e i rappresentanti
delle Conferenze delle Chiese
Europee (KEK) composte da 125
aderenti tra Protestanti, Ortodossi,
Anglicani e membri delle Chiese
cattoliche tradizionali. Il lavoro
ecumenico è stato coordinato dal
Segretariato generale dei due
gruppi.
INTRODUZIONE
"In
te è la sorgente della vita"
(Salmo
36, 6- 10)
Nonostante
l'intralcio di molti ostacoli
storici, teologici, culturali e
psicologici, grande è la speranza
che nel nuovo millennio dell'era
cristiana possa essere presto
raggiunta la riconciliazione tra
coloro che credono in Cristo. Sembra
che non si sia ancora trovato il
modo d'infrangere le barriere che ci
dividono e impediscono una
proclamazione unitaria del Vangelo
nel mondo.
Le
Chiese Europee hanno offerto
all'intero movimento ecumenico un
segno di speranza nella Charta
Ecumenica, (firmata a Strasburgo
nell' incontro svoltosi dal 17 al 22
aprile 2001) redatta a seguito delle
due Assemblee ecumeniche
continentali di Basilea (nel 1989) e
di Graz (nel 1997). Queste Assemblee
hanno avuto lo scopo di far
riflettere sulle proprie
responsabilità sia nei confronti
del Vangelo che della storia. Il
documento che esprime l'impegno
delle Chiese verso reciproche
riflessioni, testimonianze e azioni
comuni in una Europa unita se pur
diversa, è simile a una carta di
navigazione che le Chiese devono
seguire per affrettare la traversata
verso il porto dell' unità
visibile. Dobbiamo chiederci di
nuovo: dove è il segreto della
riconciliazione e la chiave per fare
buon uso di uno strumento che tale
Charta rappresenta?
Il
tema della Settimana di Preghiera
per l'Unità dei Cristiani del 2002:
"In te è la sorgente della
vita " (Salmo 36, 6-10)
suggerisce che per trovare la chiave
di questo segreto si deve scoprire
la via che porta alla sorgente della
vita. Il simbolo della sorgente ci
ricorda la necessità di tornare
alle origini, al principio, alle
radici, all'essenziale. Per
procedere insieme i cristiani hanno
bisogno di essere radicati nella
Parola di Dio, che rivela il suo
volto in Gesù Cristo, nella forza
rinnovatrice dello Spirito, nella
scoperta dell'amore di Dio, Padre,
Figlio e Spirito Santo. Senza la
luce proveniente dalla sorgente di
tutte le luci, i problemi che
incontreremo lungo il cammino
resteranno avvolti nell'oscurità e
diventeranno insormontabili pietre
d'inciampo. La fonte richiama
l'immagine dell'acqua sgorgata
abbondantemente. Noi conosciamo la
ricchezza simbolica e teologica
dell'acqua nella Bibbia, dal libro
della Genesi all'Apocalisse. L'acqua
dà la vita e purifica. La fede, la
preghiera e l'azione comune possono
far scaturire l'acqua anche dalle
aride rocce dell'amarezza e
purificare il peccato della
divisione nella cristianità.
Il
gruppo locale di quest'anno ci ha
offerto l'opportunità di riflettere
positivamente sul senso comune della
vita che condividiamo. Tutti noi
traiamo vita da un'unica sorgente
della creazione: Dio Uno e Trino,
datore di vita. Nella storia della
salvezza Dio ha mostrato il suo
immutabile amore nel creare,
sostenere, rinnovare e redimere
l'umanità. Come sorgente di vita e
fonte della luce, Dio ha rivelato la
profondità del suo amore in Gesù
Cristo che è venuto per attirare
tutti a sé con l'offerta della
pienezza della vita, la vera vita di
Dio. L'amore di Gesù non ha
conosciuto limiti poiché egli ha
abbracciato l'intera creazione
peccatrice nella sua morte sulla
croce. Dall'albero della vita egli
ha riconciliato i peccatori con Dio.
Nella risurrezione di Gesù, Dio ha
confermato la sua offerta
dell'abbondanza di vita a tutti
coloro che riconoscono che Gesù è
il Signore, sono battezzati in
Cristo e si rivestono di Cristo: in
lui noi siamo uno ed eredi secondo
la promessa di Dio (cf. Gal. 3,
27-29). È nell'unico battesimo che
siamo uniti a Cristo nella fede così
come siamo uniti gli uni agli altri
nella comunione del Corpo di Cristo
(cf. 1Cor, 12-13). Questa
fondamentale unità è quella
condivisa da tutti i cristiani; è
quella per cui Gesù ha pregato alla
vigilia della sua morte. Lo scandalo
dei cristiani divisi ci incita a
riconoscere ciò che condividiamo
nell'unico battesimo e a portare una
testimonianza visibile nel mondo.
Il
testo per gli "8 giorni"
ci offre una riflessione sulla fonte
comune della vita che tutti noi
condividiamo.
- Siamo parte della
creazione di Dio (giorno 1)
-
vivificati dalla Trinità e creati a
sua immagine e somiglianza. Il
fedele amore di Dio viene
liberamente offerto a tutti coloro
che lo accetteranno in Gesù
salvatore e redentore dell'umanità.
Quando Gesù viene battezzato, Dio
rivela che tutti hanno accesso alla
fonte della vita in lui, roccia
spirituale da cui scaturisce la
sorgente di vita (giorno 2).
-
Inoltre, nel nostro viaggio,
incontriamo molte sfide personali e
comuni. Ciò vale anche per il
cammino ecumenico delle Chiese.
Nonostante la tentazione di
rinunciare di fronte a queste ansie
e dubbi, Dio ci dona la certezza del
suo sostegno tramite l'acqua della
sorgente della vita (giorno 3).
- Il
peccato è entrato nel mondo, per
libera scelta degli esseri umani. La
stessa acqua sgorgata dalla sorgente
della vita deve adesso ripristinare
la vita lì dove ha regnato la
morte. Grazie al suo amore
incommensurabile Dio ha rinnovato la
creazione nel suo Figlio Gesù,
venuto a mostrare la via che conduce
al Regno di Dio. Gesù ha insegnato
che nessuno può entrarvi se non è
rinato dall'acqua e dallo Spirito. I
cristiani devono essere consapevoli
che tramite il battesimo sono nuova
creazione e membra reciproche
dell'unico Corpo di Cristo (giorno
4).
- L'incontro con Dio, sorgente di
vita, produce nel battesimo una
visione nuova della persona umana e
della comunità e un nuovo modo di
agire e di testimoniare nel mondo (giorno
5).
- Come discepoli di Cristo
siamo invitati a continuare la
missione di portare la guarigione e
la vita all'umanità (giorno 6).
- I
frutti della nuova vita,
costantemente alimentati dalla
Parola di Dio, brilleranno nella
vita di ogni cristiano. Così come
nel cammino ecumenico delle chiese (giorno
7).
- Dio, sorgente di vita è
anche fonte di speranza. L'offerta
di una nuova vita in Cristo è un
dono. Accettandolo, entriamo in
comunione con coloro che hanno
accolto Cristo come Signore e
tramite il battesimo comune si
impegnano a ricercare l'unità
visibile del suo Corpo (giorno 8).
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