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Nel Kazan l'icona che
Giovanni Paolo II aveva restituito al popolo russo
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Con una solenne
cerimonia il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Alessio II ha
consegnato oggi alla città di Kazan la copia dell'icona della
Madonna di Kazan.
Secondo quanto riferisce il
patriarcato di Mosca la visita di Alessio II nel Kazan è
strettamente legata alle celebrazioni per il 450° anniversario
della diocesi ortodossa.
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Il 28
agosto dello scorso anno una delegazione della Santa Sede (guidata dal
card. Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità
dei cristiani) aveva riportato l’immagine sacra in Russia per volontà
di Giovanni Paolo II e dopo essere stata per dieci anni nella casa del
papa. L’icona era accompagnata da un messaggio personale di papa Wojtyla.
"Dica, questa antica immagine della Madre del Signore, a Sua Santità
Alessio II e al venerando Sinodo della Chiesa Ortodossa russa – si legge
nella missiva - il desiderio e il fermo proposito del Papa di Roma di
progredire insieme con loro nel cammino di reciproca conoscenza e
riconciliazione, per affrettare il giorno di quella unità piena dei
credenti per la quale il Signore Gesù ha ardentemente pregato".
Secondo quanto riferisce l’agenzia giornalistica francese Afp, nel corso
di una conferenza stampa, il Patriarca Alessio II ha accennato ai rapporti
con il Vaticano. "Non escludevo prima e non escludo ancora una visita
del papa in Russia", ha detto il Patriarca, ribadendo però ancora
una volta che questa visita sarà possibile "a certe condizioni e se
si risolvono alcuni problemi esistenti" tra le due chiese.
Non si sa ancora dove
sarà conservata l’icona che, probabilmente, verrà esposta solo a
Pasqua e a Natale nella cattedrale. La cappella dove per secoli rimase fu
distrutta dai bolscevichi, che al suo posto costruirono una fabbrica di
tabacco. Il vicino monastero della Vergine è stato appena riaperto.
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