Un appello a tutta l’India perché si
interrompa la violenza e “l’abuso della
religione” è stato lanciato da Sr Nirmala
Joshi, superiora delle Missionarie della
carità. Nell’appello consegnato ad AsiaNews,
la suora, succeduta a Madre Teresa, chiede
di “gettare via le armi dell’odio e della
violenza” e di “amarci gli uni gli altri” a
esempio della Beata Teresa di Calcutta, per
costruire in India e nel mondo “la civiltà
dell’amore”.
Le parole di Sr Nirmala giungono dopo la serie di violenze scoppiate contro i
cristiani nell’Orissa, dopo l’assassinio del radicale indù Swami Laxamananda
Saraswati ad opera di un gruppo di maoisti. Finora il bilancio è di almeno 20
morti, centinaia di feriti, 45 chiese incendiate, centri sociali, ostelli,
orfanotrofi, ospedali saccheggiati e distrutti, centinaia di case bruciate.
Decine di migliaia di fuggitivi sono ancora nelle foreste o in rifugi approntati
dal governo locale (v. foto). La suora chiede il riposo eterno per Swami
Laxanananda e per i cristiani trucidati, supplicando “fratelli e sorelle”
dell’India a “non usare la religione per dividerci” e a non utilizzare la
religione come strumento di violenza.
L’appello di sr Nirmala giunge a pochi giorni dalla festa liturgica della
Beata Teresa di Calcutta (5 settembre). Per l’occasione, anche la Conferenza
episcopale italiana ha deciso di proporre una giornata di preghiera e digiuno
“come segno di vicinanza spirituale e solidarietà ai fratelli e alle sorelle
tanto duramente provati nella fede”.
Ecco il testo completo dell’appello di Sr Nirmala:
Cari fratelli e sorelle dell’Orissa e di tutta l’India,
non dimentichiamo la nostra vera identità, quali amati figli di Dio, nostro
Padre. Siamo fratelli e sorelle uno dell’altro, qualunque sia la nostra
religione, razza, cultura o linguaggio, ricchi o poveri. Nulla ci dovrebbe
separare.
Soprattutto, non usiamo la religione per dividerci. L’essenza di tutte le
religioni è l’amore, l’amore per Dio e l’amore l’uno per l’altro. La violenza in
nome della religione è un abuso della religione.
“La religione è un’opera di amore. Non è fatta per distruggere la pace e
l’unità. Le opere dell’amore sono opere di pace. Utilizziamo la religione per
divenire un solo cuore pieno di amore nel cuore di Dio” (Beata Teresa di
Calcutta).
Cari fratelli e sorelle, in nome di Dio e della nostra umanità creata per
cose più grandi – amare ed essere amati eternamente, in nome della nostra
nazione e della nostra nobile eredità, in nome dei poveri, dei bambini, e di
tutti i nostri fratelli e sorelle che soffrono come vittime di queste insensate
violenza e distruzione, faccio questo appello:
preghiamo, apriamo le nostre menti e i cuori alla luce alla luce e all’amore
di Dio. Gettiamo via le armi dell’odio e della violenza e indossiamo l’armatura
dell’amore. Perdoniamoci gli uni gli altri e domandiamo perdono gli uni agli
altri per il male che abbiamo fatto gli uni agli altri e giungiamo ad amarci
reciprocamente.
Preghiamo per il riposo delle anime di Swami Laxamananda Saraswati e dei suoi
collaboratori e di tutti i nostri fratelli e sorelle che hanno perso la loro
vita durante queste violenze. Preghiamo gli uni per gli altri e domandiamo alla
nostra Madre, la Beata Teresa di Calcutta, di pregare per noi così che possiamo
divenire strumenti di Dio, della sua stessa pace, amore e gioia gli uni per gli
altri e costruttori della civiltà dell’amore!
Dio vi benedica,
Sr Nirmala Mc
Superiora generale
[Fonte: AsiaNews 2 settembre 2008]
v. anche, nel sito