Secondo quanto propone Benedetto XVI al
Presidente della Bulgaria
Cattolici e ortodossi hanno
un dovere comune, ha affermato Benedetto XVI: “edificare insieme un’umanità
più libera, più pacifica e più solidale”.
E’ questa la proposta che il Papa ha fatto questo lunedì ricevendo in
udienza Georgi Parvanov, Presidente della Bulgaria, Paese che ha definito
“uno dei ponti tra Occidente ed Oriente”.
Il Santo Padre ha accolto il suo ospite salutandolo cordialmente in italiano.
Dopo un incontro privato di dieci minuti, nella Biblioteca del Palazzo
Apostolico, ha pronunciato in francese un discorso in cui ha ricordato Cirillo
e Metodio, copatroni d’Europa, ed il contributo che hanno offerto alla
spiritualità bulgara.
La visita del Presidente, che era accompagnato dalla moglie e da un seguito,
celebrava la festa liturgica ortodossa dei santi di Salonicco (Grecia),
evangelizzatori dei popoli slavi e creatori dell’alfabeto cirillico, nel IX
secolo.
Dopo aver chiesto al Presidente di salutare da parte sua il patriarca della
Chiesa ortodossa bulgara, Sua Santità Maxime, il Vescovo di Roma ha
riconosciuto che ortodossi e cattolici hanno “un dovere comune”: “siamo
chiamati a costruire insieme un’umanità più libera, più pacifica e più
solidale”.
“Da questo punto di vista, vorrei formulare il fervido desiderio che la
vostra Nazione sappia promuovere continuamente in Europa i valori culturali e
spirituali che costituiscono la sua identità”, ha detto il Papa.
Il Santo Padre ha sottolineato i buoni rapporti che la Bulgaria mantiene con
la Santa Sede dopo la caduta del comunismo e che hanno visto i loro momenti più
importanti nella visita di Giovanni Paolo II al Paese tre anni fa e nella
vicinanza del Presidente, del Governo e del Parlamento alle esequie del
Pontefice e nella Messa di inizio di pontificato del nuovo Papa.
In base ad alcune statistiche, in Bulgaria, Paese di 7 milioni e mezzo di
abitanti, l’82,6% della popolazione è ortodosso, il 12,2% musulmano,
l’1,7% cattolico, lo 0,1% ebreo, mentre il 3,4% è composto da altre
confessioni cristiane, come protestanti ed armeni.
Testo integrale del discorso