La delegazione della Santa Sede ha riconosciuto che in Europa e in
altri Paesi raggiunti dall’Organizzazione promotrice dell’incontro
“l’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani e i membri
delle altre religioni sono fenomeni preoccupanti, ai quali è
necessario porre fine con la stessa determinazione con cui si
combattono l’antisemitismo e la discriminazione dei musulmani”.
Intervento alla conferenza
di Cordoba “Antisemitismo e altre forme di
violenza”
La Santa Sede ha chiesto di lottare con lo stesso impegno contro
l’antisemitismo e contro le altre forme di violenza e
discriminazione delle religioni, in particolare del cristianesimo.
Monsignor Antonio Cañizares, Arcivescovo di Toledo, ha dato voce a
questa preoccupazione della Chiesa nella conferenza internazionale
promossa dall’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in
Europa sul tema “Antisemitismo e altre forme di violenza” l’8 e
il 9 giugno.
Il prelato, che è intervenuto in due occasioni davanti
all’assemblea – i suoi interventi sono stati pubblicati questo
martedì dalla Sala Stampa della Santa Sede –, ha chiesto in primo
luogo ai delegati dei Paesi rappresentati di trarre le conclusioni
dell’Olocausto contro il popolo ebraico.
La Shoà, ha affermato, “si stende come un’ombra sull’Europa e
sul mondo intero” ed è “un crimine che offusca per sempre la
storia dell’umanità”.
“L’enorme tragedia dell’olocausto è anche un drammatico appello
ad educare, soprattutto le giovani generazioni, a non cedere ad
ideologie che giustificano la possibilità di ‘calpestare’ la
dignità umana basandosi sulle differenze etniche, linguistiche,
nazionali o religiose”, ha affermato.
La Chiesa cattolica, ha aggiunto, “deplora tutte le manifestazioni
di antisemitismo di cui sono stati vittime gli ebrei di qualsiasi
epoca e da parte di qualsiasi persona”.
La delegazione della Santa Sede ha riconosciuto che in Europa e in
altri Paesi raggiunti dall’Organizzazione promotrice dell’incontro
“l’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani e i membri
delle altre religioni sono fenomeni preoccupanti, ai quali è
necessario porre fine con la stessa determinazione con cui si
combattono l’antisemitismo e la discriminazione dei musulmani”.
“Sarebbe paradossale, infatti, omettere misure concrete per
garantire ai cristiani e ai membri delle altre religioni la libertà
religiosa senza alcuna forma di discriminazione ed intolleranza,
proprio quando su un piano generale si tratta di eliminare la
discriminazione e l’intolleranza”, ha precisato.
Monsignor Cañizares ha chiesto di “evitare che si faccia
sull’antisemitismo e sulle discriminazioni dei musulmani o dei
cristiani una specie di gerarchia”.
“Ognuna di queste ‘piaghe’ fa sì che l’uomo ‘si ammali’,
lo degrada e, quindi, deve essere ‘curata’ rapidamente”, ha
affermato.