Internet:
i siti cattolici italiani toccano quota 10.000
Comunicato
Il
primo dicembre i siti cattolici italiani sono arrivati a quota 10.000. Un
numero notevole che pone il variegato mondo cattolico italiano sulla web al
primo posto tra le nazioni europee. In una intervista concessa a ZENIT,
Francesco Diani, fondatore e responsabile di “siti cattolici italiani” (http://www.siticattolici.it/
) ha spiegato che siamo di fronte ad una “crescita di quantità e
qualità che mostra la vitalità e maturità dalla Chiesa italiana che ha
creduto nel mezzo telematico”. “Internet è ormai uno strumento di
formazione, informazione ed evangelizzazione ed i web-master cattolici
possono ormai assumere il ruolo di operatori pastorali della
comunicazione”, ha aggiunto. “Dal punto di vista dell’accelerazione
della crescita – ha raccontato Diani – abbiamo avuto momenti più rapidi
come nel 2000. Adesso abbiamo una crescita naturale che è più matura e
solida”.
“Il risultato è il frutto di un grande impegno della Santa Sede e della
Chiesa Italiana. Già nel 2002 il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni
Sociali ha pubblicato “La
Chiesa e Internet (28 febbraio 2002)” e “Etica
in Internet (28 febbraio 2002)”. Nel maggio del 2002 c’è stato il
Messaggio del Pontefice per la Giornata delle Comunicazioni Sociali
‘Internet mezzo per annunciare il Vangelo’”.
Diani che è collaboratore dei progetti informatici della Conferenza
Episcopale Italiana (CEI) e Vicepresidente dell'Associazione WebCattolici,
ha precisato che “la Chiesa italiana nel 2000 ha fatto un Convegno ad
Assisi dal titolo ‘www.chiesa in
rete - Nuove tecnologie e pastorale’, e poi nel 2002 mentre uscivano i
due documenti della Santa Sede, erano riuniti a Roma i principali web-master
dei siti cattolici che hanno fondato l’associazione web-master cattolici (http://www.webcattolici.it)”.
Da questo punto di vista, è stato anche “decisivo il Convegno ‘Parabole
mediatiche’, organizzato dalla Conferenza Episcopale Italiana, da cui si
è sviluppata l’idea dell’operatore pastorale della comunicazione”.
Lei ha sottolineato che si tratta di una crescita più di qualità che di
quantità
Diani: Proprio così. Stiamo assistendo ad crescita di Chiesa, con siti che
hanno le fondamenta più robuste. I siti delle parrocchie non sono fatte dal
primo ragazzino di turno. Molte associazioni hanno scelto di usare internet
come strumento del proprio lavoro di collegamento e promozione. I siti delle
Congregazioni religiose oggi offrono molto sotto l’aspetto di documenti,
storia, carisma, testimonianze. C’è una nutrita frequentazione dei siti
cattolici da parte del mondo giovanile. Ci sono delle comunità come
“Totus Tuus” (http://www.totustuus.net)
che hanno creato un vero e proprio movimento per la promozione,
preparazione, e formazione degli utenti.
Quante sono le pagine cattoliche in Internet?
Diani: Una indagine fatta tre anni fa da “Profeta” parla di 500mila
pagine cattoliche, numero elevato ma non indicativo, perché il motore
utilizzato ha contato solo pagine statiche, mentre oggi i grandi siti
producono pagine dinamiche.
Un sito come quello della Curia generalizia dei Comboniani per esempio,
contiene tutto quello che ha scritto Comboni, cioè almeno 7.500 pagine per
ogni lingua. E sono pagine dinamiche, che non vengono calcolate o viste dai
sistemi come quello utilizzato da “Profeta”.
Per non parlare di www.chiesacattolica.it
che raccoglie tutti i documenti della CEI. Basta pensare che in Italia ci
sono 82 diocesi per realizzare che per ogni Vescovo e Diocesi c’è un
mondo da scoprire.
Ma qual è la geografia di questa presenza sul web?
Diani: La categoria prevalente è quella delle parrocchie (sono 2.391, quasi
un quarto del totale), seguita dalle associazioni (2.067), ordini religiosi
e istituti missionari (1.222). Un pò più distanti, in quarta posizione, i
629 siti istituzionali (CEI, diocesi e uffici pastorali diocesani),
tallonati dai 589 siti personali. Sono 403 i siti legati ai centri culturali
e alle università e 353 le realtà del mondo dell'informazione, stampa ed
editoria.
Il tasso di crescita è costante (+ 25% in questi ultimi due anni), tenuto
conto anche della cancellazione dei 1.400 siti non più raggiungibili in
rete. Ma ancor più veloce è la crescita dei siti legati alla musica
cristiana (+33,6%), alle radio e tv cattoliche (+32,8%) e all'arte sacra
(+31,5%).
_________________________
[Fonte: Zenit.org 4 dicembre 2005]
v. anche: la Sezione: Chiesa
e Comunicazioni sociali