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Roma apre il
confronto tra le religioni. Incontro in Campidoglio tra Cardinale, Rabbino e
Imam.
Roma
si candida a svolgere un ruolo pacificatore e di confronto nella delicatissima
vicenda dello scontro tra Islam e cattolicesimo nato dal discorso di Benedetto
XVI a Ratisbona. Domani 19 settembre, alle 15, in Campidoglio, s'incontreranno e
discuteranno tra loro il cardinal Paul Poupard, il rabbino della sinagoga di
Roma Riccardo di Segni e l'imam della moschea capitolina Sami Salem.
L'incontro, già previsto per la presentazione di una rivista
interconfessionale, ha assunto un significato tutto particolare in questi
giorni di crisi, che hanno visto il dilagare di feroci attacchi al Papa. "Roma città della pace - fa notare il sindaco Veltroni,
tra i promotori dell'iniziativa - conferma la sua vocazione alla promozione
del dialogo fra culture e religioni".
Oltre al cardinal Poupard, presidente del consiglio pontificio per il dialogo
interreligioso e per la cultura, il rabbino capo di Roma e l'imam della
moschea, ci saranno anche il segretario generale del centro culturale
islamico, Abdallah Redouane, il presidente della comunità di Sant'Egidio,
Andrea Riccardi e il presidente della comunità ebraica romana, Leone Paserman.
"In un momento in cui ancora più forte si avverte l'esigenza di dialogo
fra culture e religioni - recita una nota del Campidoglio - si concretizza il
progetto, sostenuto dall'amministrazione, di una pubblicazione che offra alle
comunità di ogni credo uno spazio permanente per confrontarsi in modo
costruttivo e far conoscere ad un più vasto pubblico la propria
cultura".
Dialogo Interreligioso: Card.
Poupard, il dialogo “necessità vitale per il nostro futuro”
Si concluso con una stretta di
mano tra i partecipanti l'incontro interreligioso, svoltosi, oggi pomeriggio,
in Campidoglio per presentare la rivista interreligiosa “Conoscersi per
convivere”. Sul ruolo prioritario della comunicazione sono intervenuti il
card. Paul Poupard e Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio,
che ha evidenziato come “rischiamo di restare vittime delle semplificazioni
mediatiche veloci, ma non esaurienti”. “Non possiamo negare – ha
aggiunto Riccardi – che soffia una pubblicistica del disprezzo e dell'odio,
che libera dalla responsabilità di incontrare l'altro. Occorre evitare
descrizioni demonizzanti per far spazio a quelle più culturali".
"In questo momento così difficile non possiamo non ricordare l'invito al
dialogo come necessità vitale da cui dipende il nostro futuro, fatto dal Papa
a Colonia - ha detto il card. Poupard - e il fatto che ad Assisi è stato
raggiunto un impegno comune da rappresentanti delle diverse religioni, anche
con il messaggio di Benedetto XVI per un impegno al dialogo aperto e
sincero". "In questa sede ringrazio quanti hanno accolto
positivamente le parole ultime del Papa all'Angelus di domenica - ha detto
infine il card. Poupard - e riaffermiamo il reciproco rispetto".
Redouane (Centro Cult. Islamico
di Roma), “concluso il capitolo” delle polemiche.
Salem (Imam di Roma), “occorre continuare a parlare”
“Noi musulmani della
moschea di Roma consideriamo concluso questo capitolo e invitiamo tutti i
musulmani d'Italia a impegnarsi a questo livello”. Queste le parole
scandite da Abdallah Redouane, segretario generale del Centro culturale
islamico di Roma, durante l'incontro interreligioso in corso oggi pomeriggio
in Campidoglio, a proposito delle polemiche insorte nel mondo islamico
sull’intervento del Papa all’Università di Ratisbona. “Abbiamo
accolto positivamente le parole di domenica del Papa”, ha aggiunto. “La
mia presenza qui è già un segno di apertura al dialogo - ha detto a sua
volta Sami Salem, imam della moschea di Roma -. Certamente il dialogo non è
parola vuota. Ora necessita di continuare a parlare concretamente”.
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