PRESENTAZIONE
"L'unico fondamento della Chiesa è Gesù Cristo (1 Corinzi 3, 1-23)
L'unico fondamento della Chiesa
è Gesù Cristo!
Questa è un'affermazione comune e cara a tutte le chiese cristiane - è anche un
inno famoso in alcune tradizioni protestanti -, non solo perché ne focalizza l'identità, ma anche
perché costituisce un programma di vita per ciascun cristiano, in qualsiasi contesto si trovi. Il
tema di preghiera per l'unità proposto quest'anno alle nostre chiese e comunità, offre
l'opportunità di riflettere sui modi in cui Cristo viene percepito come fondamento della sua
Chiesa.
- Le chiese della
Slovacchia ci invitano a pregare assieme a loro. Il Signore le ha benedette concedendo loro nuove
opportunità per servire, riconciliare, e ricevere doni spirituali. Ispirati dal loro stesso
ministero, riflettiamo insieme a tutti i cristiani del mondo, sul fondamento della nostra fede
comune: Gesù Cristo Signore.
- Potremmo
chiederci: "Qual è la relazione fra la struttura della Chiesa e il suo fondamento?".
Quando descrive il grado di preparazione dei cristiani di Corinto a ricevere ed assimilare il cibo
solido, Paolo, in realtà, sta parlando della relazione fra la struttura della Chiesa, che siamo
noi, e il suo fondamento. Paolo nota come tutti, uomini e donne, manchino di maturità dal momento
che discutono e litigano nel tentativo di stabilire quale dei loro predicatori sia il migliore.
Essi hanno perso di vista il legame spirituale con la sorgente; si sono insuperbiti, confidando più
sulle capacità umane, che su Colui che è il vero "datore dei doni": Dio.
Non dobbiamo forse chiederci se e in quale misura questo quadro possa riferirsi
anche alla situazione odierna? Sarebbe forse opportuno che le chiese al loro interno, ed ogni
cristiano nella propria comunità, meditassero su che cosa accade quando perdiamo di vista che
Dio, e non noi, deve essere considerato sempre al centro del nostro universo come creatore e
datore dei doni. Per Paolo, infatti, questa tendenza indica il medesimo peccato dell'Eden: voler
prendere il posto di Dio.
- Paolo si
rende conto che, sebbene egli avesse gettato le fondamenta, altri sarebbero sopraggiunti e
avrebbero edificato sopra ciò che lui aveva costruito. Questo è naturale in ogni costruzione,
giacché nessuno può far tutto; questo è il motivo per cui l'Autore di tutti i doni ha elargito
molti e diversi carismi. La competizione fra rivali spesso conduce all'invidia e alla gelosia.
Paolo esorta perciò i suoi discepoli a gareggiare nella carità. Ciò richiede umiltà;
riconoscere che Dio è il solo datore dei doni è l'unica condizione che ci impedisce di
inorgoglire, di diventare narcisisti, di pensare solo a noi stessi. Ogni altro atteggiamento
offusca il fondamento vero e unico, Gesù Cristo, che è stato "sottoposto alla prova del
fuoco", e di cui è stata "provata la consistenza".
Le chiese e tutti i cristiani sono chiamati ad imitare Cristo in tutto, ad
"entrare nel piano di Cristo", a seguire i suoi passi, a vivere in obbedienza perfetta
alla volontà di Dio e, perciò, ad essere uniti con il Padre. Forse oggi noi vacilliamo nella
ricerca di questa comunione e di questa unità fra i credenti, perché siamo diventati troppo
chiusi in noi stessi.
- Non diversamente dai Corinti, anche noi forse abbiamo dimenticato che siamo
il tempio di Dio e a Lui sacri. Che cosa può voler dire ciò per la vita dei cristiani di oggi?
Meditando questo testo nel corso dell'anno, sarebbe bene chiederci quanto abbiamo testimoniato
questa sacralità al mondo. In quale misura abbiamo testimoniato insieme la nostra comune fede
nell'affermazione che siamo il popolo di Dio, un sacerdozio santo, una nazione regale?
- Paolo ancora
oggi ci sfida. Ci sfida ad imparare ad essere gli "stolti" che rifiutano la
"saggezza umana" per accogliere la saggezza di Dio. Vivere secondo la sapienza di Dio
significa accettare ciò che le chiese hanno già in comune cioè il Signore, Gesù Cristo, il
Pantocratore della Chiesa che unisce in sé tutti i battezzati. Per amore del vangelo i cristiani
devono imparare la "follia", rifiutando continuamente il peccato della divisione e
testimoniando la loro appartenenza a Cristo, unico fondamento su cui poggia la Chiesa. Se
apparteniamo a Cristo, apparteniamo anche a Dio. Paolo sa quanto Dio ha operato nella creazione
attraverso Cristo per "fare nuove tutte le cose" e riconciliare tutto. Quali servitori e
cooperatori al ministero, saremo uniti quando finalmente discerneremo che il nostro servizio
inizia in Cristo ed è diretto a Dio che ha gettato le fondamenta della nostra fede, e da cui
proviene l'unità.
Chiesa Cattolica
|
Vincenzo Paglia
Vescovo di Terni-Narni-Amelia
Presidente, Segretariato CEI per l'Ecumenismo e il Dialogo
|
Federazione delle Chiese Evangeliche in
Italia
|
Prof. Gianni Long
Presidente |
Vicariato Ortodosso Romeno d'Italia
|
Arciprete Traian Valdman
Vicario eparchiale |
INTRODUZIONE
È con profonda gioia che annunciamo
l'inizio di una nuova epoca di collaborazione fra la Chiesa cattolica e il Consiglio ecumenico
delle chiese, che rappresenta un piccolo ma significativo passo verso l'unità dei cristiani.
Quest'anno, per la prima volta, il testo della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
non è stato solamente preparato insieme dal Pontificio consiglio per la promozione dell'unità
dei cristiani e dalla Commissione Fede e Costituzione, ma - nella versione inglese e francese -
viene anche pubblicato congiuntamente da questi due organismi.
Esprimiamo la nostra gratitudine al Centro Pro Unione che ha gentilmente
accettato la responsabilità di tradurre in italiano l'intero testo e ha concordato, insieme con
altri gruppi ecumenici italiani, il testo ufficiale distribuito in Italia.
Raccomandiamo
vivamente di utilizzare nel miglior modo questo testo, non limitandolo alla sola Settimana di
preghiera, ma considerandolo una struttura base per momenti di preghiera, individuali o
comunitari, durante tutto l'anno.
|
Brian Farrell, LC
Segretario |
Pontificio consiglio per la
promozione dell'unità dei cristiani
|
Rev. Samuel Kobia
Segretario generale |
Consiglio ecumenico delle
chiese
| home
| | indietro
| | inizio
pagina | |