18-25
gennaio 2005
Tema della settimana: "Unico fondamento della Chiesa è Gesù
Cristo" (1 Cor 3, 1-23) |
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Testo
biblico: (1 Corinzi 3, 1-23)
Io, fratelli, non ho potuto parlarvi come a
cristiani maturi. Eravate ancora troppo legati ai valori di questo mondo, e ancora troppo bambini nella fede in
Cristo. Ho dovuto nutrirvi di latte, non di cibo solido, perché non avreste potuto sopportarlo. Nemmeno ora lo
potete, perché siete come tutti gli altri. Le vostre discordie e le vostre divisioni dimostrano che voi ancora
pensate e vi comportate come gli altri. Quando uno di voi dice: "Io sono di Paolo", e un altro ribatte:
"Io invece di Apollo!", non fate forse come fanno tutti?
Ma chi è poi Apollo? E chi è Paolo? Semplici servitori per mezzo dei quali voi siete giunti alla
fede. A ciascuno di noi Dio ha affidato un compito. Io ho piantato, Apollo ha innaffiato, ma è Dio che ha fatto
crescere. Perciò chi pianta e chi innaffia non contano nulla: chi conta è Dio che fa crescere. Chi pianta e chi
innaffia hanno la stessa importanza. Ognuno di loro riceverà la ricompensa per il lavoro svolto. Noi infatti siamo
collaboratori di Dio nel suo campo, e voi siete il campo di Dio.
Voi siete anche l'edificio di Dio. Dio mi ha dato il compito e il privilegio di mettere il
fondamento, come fa un saggio architetto. Altri poi innalza su di esso la costruzione. Ciascuno però badi bene a come
costruisce. Il fondamento già posto è Gesù Cristo. Nessuno può metterne un altro. Su quel fondamento altri
costruiranno servendosi di oro, di argento, di pietre preziose, di legno, di fieno, di paglia. Ma nel giorno del
giudizio Dio rivelerà quel che vale l'opera di ciascuno. Essa verrà sottoposta alla prova del fuoco, e il fuoco ne
proverà la consistenza. Se ciò che uno costruisce sul fondamento resisterà, ne avrà la ricompensa. Se invece la sua
opera sarà distrutta dal fuoco, egli perderà la ricompensa. Egli personalmente sarà tuttavia salvo, come uno che
passa attraverso un incendio.
Voi sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi. Ebbene, se qualcuno
distrugge la vostra comunità che è il santo tempio di Dio, Dio distruggerà lui.
Nessuno inganni se stesso. Se qualcuno pensa di essere sapiente in questo mondo, diventi pazzo, e
allora sarà sapiente davvero.
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Dio infatti considera pazzia quel che il mondo crede sia sapienza. Si legge infatti nella
Bibbia:
Dio fa cadere i sapienti
nella trappola della loro astuzia.
E ancora in un altro passo leggiamo:
Il Signore conosce i pensieri dei sapienti.
Sa che non valgono nulla.
Perciò non vantatevi di appartenere a capi terreni, perché tutto vi appartiene: Paolo, Apollo, Pietro, il
mondo, la morte, il presente e il futuro: tutto è vostro, voi invece appartenete a Cristo e Cristo appartiene a
Dio.
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Cercare l'unità: un
impegno per tutto l'anno
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Il comitato misto
internazionale che annualmente prepara i sussidi per la preghiera
per l'unità ha offerto la seguente indicazione: La data
tradizionale per la celebrazione della Settimana di preghiera per
l'Unità dei Cristiani va dal 18 al 25 gennaio. Tale data venne
proposta nel 1908 d P. Paul Wattson, nel periodo compreso tra la
festa della Cattedra di S. Pietro e quella della conversione di S.
Paolo; essa assume quindi un significato simbolico. Nell'emisfero sud, in cui gennaio è periodo di vacanza, le Chiese celebrano la
Settimana di Preghiera in altre date. La flessibilità delle date ci
ricorda che la ricerca dell'unità non deve essere limitata ad una
settimana l'anno od esaurirsi nell'ambito di una momentanea
disposizione d'animo, ma essa deve costantemente essere tesa a
esprimere e rafforzare il senso di comunione già in atto tra le
Chiese, pregando insieme per il raggiungimento della piena unità che
è volere del Signore Gesù. |
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